Il modo migliore per mantenere una promessa è non farla.
Non molto tempo fa, in una cappella di Las Vegas, ho giurato di amare Karissa per il resto della mia vita. Ma nessuno può promettere un numero infinito di giorni. Nessuno può garantire quanto durerà.
Per uno come me, poi, il futuro è ancora più incerto. A volte, tutto ciò che si può avere è il presente. Carpe diem. Cogli l’attimo.
Ho sperato che fosse finita e che avremmo potuto essere felici, ma ci sono persone che continuano a ostacolare la mia intenzione di vivere in pace. In passato, le mie mani si sono macchiate di tanto sangue e adesso qualcuno vuole che io paghi per questo.
Ogni vero uomo che aspira al “vissero per sempre felici e contenti” è disposto a lottare affinché il suo desiderio si avveri, e ora che hanno messo un bersaglio anche su Karissa, oltre che su di me, non resterò inerme. Nessuno sarà mai al sicuro, quando si tratta di proteggere la donna che amo e la vita per cui mi sono battuto.
Monster in his eyes Series
1. Il mostro nei suoi occhi - Ignazio & Karissa recensione
2. Il tormento della sua anima - Ignazio & Karissa "Pov di Ignazio"recensione
3. Il Bersaglio su di noi - Ignazio & Karissa
Carissimi lettori, non so bene da dove iniziare perché è da tanto che non scrivo una recensione per il blog. Sono stati mesi di intenso lavoro e di ripresa. Non vi nascondo che la situazione pandemia ha messo in stand-by la mia voglia di scrivere. Non ha mai messo in pausa la mia voglia di leggere, la sete di conoscenza quella non credo si esaurirà mai. A ridestare il mio animo però deve esserci sempre una storia potente, una di quelle che ti smuovono qualcosa dentro! Capite cosa intendo?
“Impetuoso è proprio ciò che è. La sua intensità non ha paragoni. I suoi luminosi occhi azzurri mi bruciano l’anima, mentre, lentamente, attentamente, scrutano il mio viso e mi osservano mordere il biscotto, come quando è eccitato. Sento le guance andarmi a fuoco.”
Non amo i racconti banali e quindi quando ho avuto l’opportunità di leggere, grazie alla Hope Edizioni, il capitolo conclusivo della storia di Naz e Karissa ero certa che potesse smuovere in me quella voglia mai sopita di scrivere e portare a galla tutte le emozioni che una grande storia sa dare.
Ormai conoscete la mia penna e quindi non avrete da me nessuna descrizione dettagliata della trama, anche perché mi interessa fino ad un certo punto, quello che amo è quando piano piano davanti ai miei occhi da curiosa lettrice accanita, si manifesta l’emozione quella con la E maiuscola, quella sensazione che mi fa decidere se il libro verrà amato, riletto, accantonato oppure odiato. Posso solo dirvi che con la serie Monster in his Eyes la sensazione di "farfalle nello stomaco" è stata davvero intensa.
“Esco dalla stanza e la sento ridere... una risata fragorosa, leggera. Scuoto la testa, non riesco a impedire al mio sorriso di spuntare. È assurdo. Sono stati i momenti più assurdi di tutta la mia vita. Ma il suono della sua risata, della sua felicità, provoca in me qualcosa che nient’altro riesce a scatenare.
Apre una breccia nella mia oscurità.
Con lei, riesco quasi a percepire la luce.”
Il secondo libro Il Tormento della sua anima era molto oscuro ed è certamente quello che ci permette di capire il lato più dark di Ignazio Vitale. Immergerci nel suo punto di vista è stato potente ed intenso, ed era qualcosa di assolutamente necessario.
In quest'ultimo capitolo non si perde l'intensità del rapporto tra i due amanti. Tutto è amplificato: l'amore, il dolore, la sofferenza, la paura di perdere l'altro. Ogni cosa.
Mi sento come se avessi vissuto più di una vita intera, e ognuna di queste vite mi pare sia durata un’eternità. Un’eternità fatta di rabbia e risentimento e misfatti... di sicuro ha il suo peso. Ma nessuna di queste cose ha avuto su di me anche solo metà degli effetti che ha avuto quest’ultimo anno. Quello che ho imparato è che i sentimenti possono sfinirti.
“Mi tremano le mani. La rabbia si fonde alla paura, finché da rosso inizio a vedere blu. Sento freddo. Un brivido mi percorre la schiena.
Non mi porteranno via un’altra vita.
Non possono avere mia moglie.
Non possono avere lei.
Non possono rubare la mia felicità.
Non glielo permetterò.
Né ora né mai.
Non di nuovo.
Non di nuovo.”
Ero solito non avere nessuna considerazione per me stesso, o per chiunque altro, se è per questo. Non avevo più alcuna ragione per vivere. Ma ora che mi importa di lei, di quello che le accade — della sua sicurezza, della mia — una preoccupazione costante mi sta sfinendo.
La preoccupazione che il mio passato avrà la meglio su di me.
La preoccupazione che lei sarà l’unica a pagare per quei peccati.
È una conseguenza, penso, del fatto che mi ami.
“Carpe diem. Le parole incise intorno al pendente. Il domani non è una garanzia. Non c’è niente di sicuro. Ma oggi? Cogli l’attimo.
È così che Naz ha vissuto la sua vita.
È così che voglio vivere con lui.”