martedì 12 febbraio 2019

Review Part: Non era vero — Clare Mackintosh



Buongiorno lettori accaniti! Oggi il blog si tinge di giallo con un review party all'insegna del thriller. Grazie a DeA Planeta ho avuto l'occasione di leggere Non era vero della già acclamata autrice Clare Mackintosh. Siete curiosi di sapere cosa ne penso? Beh, non vi resta che scorrere e leggere tutto! Fate attenzione anche agli altri blog, mi raccomando! 


Titolo: Non era vero
Autore: Clare Mackintosh
Genere: Thriller 
Editore: DeA Planeta
Serie: /  / 
Pagine: 480 pagine
Prezzo: 9,99 € (ebook) - 17,00 € (cartaceo)
Data di pubblicazione: 12 Febbraio 2019


“Suicidio. Ne sei proprio sicura?”
È un biglietto con queste parole a sconvolgere ancora una volta l’esistenza di Anna, reduce dalla doppia morte, a pochi mesi di distanza, prima del padre e poi della madre. Ma se la polizia non ha mai avuto dubbi nel classificare come suicidio quel duplice volo sulle rocce a picco e le acque agitate di Beachy Head, Anna non sa darsi pace. Il solo a darle ascolto è Murray Mackenzie, agente in pensione che alla cura della moglie malata alterna il servizio come volontario presso la Centrale. All’insaputa dei colleghi, Mackenzie si mette a caccia di indizi in grado di dare sostanza ai dubbi di Anna. Perché non esistono storie senza ambiguità e doppi fondi, né famiglie senza segreti.


Copia omaggio fornita gentilmente da DeA Planeta

recensione


Buongiorno miei cari lettori e benvenuti ad un mio nuovo sproloquio, articolo. Oggi vi parlo di un romanzo thriller di un'autrice che avevo già amato, ma che a suo tempo aveva recensito Giulia per il blog! Si tratta di un romanzo di Clare Mackintosh, Non era vero. Il romanzo in sé è la storia di una figlia che non è convinta di ciò che è successo ai genitori morti, secondo la polizia, per un duplice suicidio. I due coniugi, infatti, si sarebbero buttati in mare, sulle rocce appuntite di Beachy Head. Anna, la figlia, non solo non è convinta, ma non riesce a darsi pace, poiché non ha visto nei genitori, nessun mutamento che potesse, in qualche modo, far pensare a questa tragica fine. Sola e con la polizia che ha, appunto, archiviato il caso, c'è Mackenzie Murray: un agente di polizia in pensione che, con la moglie malata, fa volontariato presso la Centrale. Lui è l'unico ad insinuare il dubbio, proprio come Anna e, dunque, comincerà ad indagare senza dirlo ai suoi colleghi. 




Dicono che gli addii improvvisi siano più semplici, meno dolorosi rispetto a quelli delle lunghe malattie. Sbagliano. Il dolore protratto non è più straziante dell'orrore di una vita rubata senza preavviso.

Wow. Clare Mackintosh ha una capacità descrittiva che rapisce dalla prima pagina e ti tiene incollata al romanzo fino a che non l'hai finito. Ho letto ‘‘ Non era vero ‘‘ tutto in una notte, senza sentire il sonno, senza sentire la stanchezza sopraggiungere. Clare Mackintosh è riuscita nuovamente a incantarmi e a devastarmi, regalandomi squarci di una psicologia complessa e mai, mai!, banale. L'esaltazione nei confronti di questa scrittrice credo non sarà mai abbastanza. La sua penna è sofisticata senza mai scadere nel banale o in parole o contesti che un lettore non può comprendere. E proprio parlando di psicologia, posso dirvi che i personaggi all'interno di questa storia sono stati caratterizzati molto bene. Vividi e intensi proprio come piacciono a me. C'è qualcosa, nel modo di scrivere di questa scrittrice da rendere tutto così bello, da non poterne fare a meno. È stato come se desiderassi di drogarmi con le sue parole. E, in effetti, la storia crea una certa dipendenza. 


Non sarebbe rimasto pietrificato dalla paura all'idea di dover aprire la porta, non sarebbe andato a pezzi sentendo bisbigliare qualcuno senza riuscire a coglierne le parole. Il disturbo borderline non era una gamba fratturata.No, Sarah non stava bene. Ma non sarebbe mai stata bene.

C'è qualcosa in ogni parola del romanzo che ti fa chiedere come e a cosa porterà il resto. Questo viaggio, ovviamente, non può  non essere fatto con la musica. È per questo che, durante la lettura, mi sono immaginata una playlist che vorrei condividere con voi. Non si tratta di molte canzoni, ma sono canzoni che mi hanno fatto pensare alla storia e al suo sviluppo. 


The Devil Within — Digital Daggers 
Amnesia — 5 SOS
Per uno come me — Negramaro
Ci sto pensando da un po' — Negramaro
Abbi Cura di Me — Simone Cristicchi 
Bad Liar — Imagine Dragons 
Stone Cold — Demi Lovato 
Someone you Loved — Lewis Capaldi 
Photograph — Ed Sheeran
When You're Gone — Avril Lavigne 
Lonely Together — Sofia Karlberg


Queste canzoni mi hanno accompagnata durante la lettura e la stesura di queste parole. Credo che, volendo o meno, abbiano qualcosa che mi rimanda a qualcosa del romanzo. Non serve che si parli di argomenti presenti al suo interno. È semplicemente una serie di note, una serie di parole che mi ha colpita e che ha fatto sì che da queste canzoni fosse composta la mia playlist. 
Non mi resta che salutarvi, lettori accaniti. Spero che abbiate trascorso con me un po' di tempo sereno e che vi siate appuntati le canzoni. Ora non vi resta che andare ad acquistare il romanzo e, credetemi, non ve ne pentirete affatto! 

Alla prossima, 








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