giovedì 18 aprile 2019

Review Party: La congiura dei fratelli Shakespeare — Bernard Cornwell



Buongiorno lettori! Oggi noi di Cronache di Lettrici Accanite ci siamo alzate presto e solo per voi, infatti vi presentiamo il Review Party di un nuovo romanzo targato Longanesi che esce proprio oggi! Si tratta de La congiura dei fratelli Shakespeare di Bernard Cornwell, un romanzo in cui la famiglia Shakespeare è protagonista! Tra storia e mistero, ma anche inventiva, ecco a voi un romanzo che ci mostra come la famiglia di William (e lo stesso autore) potrebbero essere stati! Non vi resta che rimanere con noi e leggere fino in fondo, non ve ne pentirete!

Titolo: La congiura dei fratelli Shakespeare
Autore: Bernard Cornwell 
Genere: Narrativa storica / Mistero
Editore: Longanesi
Serie: / / 
Pagine: 428 pp
Prezzo: 12,99 € (ebook) — 22,00 € (cartaceo)
Data di pubblicazione: 18 Aprile 2019


Nel cuore dell'Inghilterra elisabettiana, Richard Shakespeare sogna una carriera brillante all'interno del mondo teatrale londinese, mondo dominato da suo fratello maggiore, William. Ma Richard è un attore squattrinato, che sopravvive solamente grazie al suo bel viso, alla lingua tagliente e a piccoli furti. A poco a poco allontanatosi dal fratello, la cui fama cresce sempre di più, Richard è fortemente tentato di abbandonare la fedeltà alla famiglia. Così quando un manoscritto dal valore inestimabile sparisce, i sospetti ricadono su di lui. Costretto in un doppio gioco ad alto rischio che minaccia di rovinare non solo la sua carriera e l'eventuale ricchezza futura, ma anche quella dei suoi colleghi, Richard deve affidarsi a tutto ciò che ha imparato sugli spalti dei teatri più frequentati e nei vicoli meno battuti della città. Per evitare il patibolo, dovrà ricorrere a tutta la sua astuzia...


Copia omaggio fornita gentilmente da Longanesi

recensione


Buongiorno lettori accaniti e buon giovedì! Oggi iniziamo la giornata davvero molto presto, ma questo perché così potrete fare la fila in libreria e andare ad acquistare il romanzo di cui sto per parlarvi. Oggi, infatti, grazie ad un Review Party e alla casa editrice Longanesi posso recensire per voi La congiura dei fratelli Shakespeare. La storia è incentrata sul fratello del più famoso William Shakespeare: Richard. Giovane e scapestrato, finirà nei guai a causa di un manoscritto scomparso. Insomma, una storia adrenalinica ambientata nella Londra elisabettiana e a contatto con le opere di uno dei più grandi maestri di teatro!

La morte mi ha colto dopo che la pendola ne corridoio aveva battuto i nove rintocchi. C'è chi sostiene che Sua Maestà, Elisabetta, per grazia di Dio regina d'Inghilterra, Francia e Irlanda, non permetta mai alle pendole che si trovano nei suoi palazzi di battere le ore. Lei nega al tempo il diritto di scorrere. Lo ha sconfitto. Eppure quei rintocchi sono risuonati. Ne ho un chiaro ricordo. 



Iniziamo così questa recensione. Vorrei iniziare dalla copertina, è forse ciò che mi ha colpita maggiormente e che mi ha convinta a iscrivermi a questo evento. Ovviamente sono anche un'amante di Shakespeare, ma la copertina, con questi colori cupi, mi ha attratta subito. L'ho apprezzata molto perché nella sua semplicità, è stata d'effetto. Mi è piaciuto anche il font del titolo che, purtroppo, non conosco, mi ha ricordato penna e calamaio e penso che questo fosse l'effetto desiderato. Decisamente promossa. Mi è piaciuto anche come è stato tradotto ed editato il romanzo in sé: credo ci sia stata una buona cura nelle parole per far risaltare certi concetti e far sì che il lettore non si perdesse tra le pagine. Vista l'epoca in cui il libro è stato ambientato credo anche che non vi siano parole fuori posto. Ad esempio, sarebbe stato poco attinente leggere qualcosa come figa o simile. A parte essere veramente molto scurrile, non credo sia una parola che si possa collocare in questa epoca storica, perciò sono contenta che la traduzione ed editing siano state curate così bene. Ammetto che per ora Longanesi mi ha sempre dato una buona impressione e spero che le cose andranno avanti così per lungo tempo: apprezzo davvero moltissimo quelle case editrici che curano così attentamente i propri manoscritti. 


Feci come mi aveva detto, quindi, a spizzichi e bocconi, gli raccontai tutto, nervosamente. Mentre parlavo, lui, seduto al tavolo, sfogliava le sue carte. Quando terminai il mio racconto non alzò lo sguardo verso di me, ma continuò a concentrarsi su ciò che aveva davanti, finché, sempre leggendo, mi disse: «Non puoi stare qui».

Lo stile dell'autore, di cui non avevo ancora letto nulla, mi ha colpita molto. Per quanto possa essere difficile narrare di un tempo in cui non si è vissuti, lui ha saputo farlo egregiamente, tanto da concedermi la possibilità di immergermi nel romanzo completamente. Il fatto che sia scritto in prima persona, inoltre, non mi ha infastidita minimamente, anzi, tutto il contrario. Di solito non apprezzo molto i racconti in prima persona, ma ammetto che in questo modo ho potuto calarmi meglio nella parte, nonostante il protagonista fosse un uomo: Richard. Ci sarebbe tanto da dire su di lui. Richard è un personaggio che, ad averlo nella vita reale, potrebbe essere scomodo, ma soprattutto, non farei fatica ad odiare, ma allo stesso tempo, ho anche compreso quel moto che lo fa mettere contro la famiglia e che lo fa andare alla ricerca di un posto tutto per sé. Come se, con suo fratello, non potesse reggere il confronto. Mentre vede l'altro arrivato, lui freme dalla voglia di diventare qualcuno e questo non è stato sicuramente di aiuto rispetto a ciò che poi gli è successo. 


Lì, nessuno poteva vedermi. Tra me e il fumo che si levava dal lontano villaggio di Islington non c'era null'altro che campi e nudi boschetti. La pesante palizzata racchiudeva un posto chiamato Serraglio dello Spazzino. Non avevo mai capito l'origine di quel nome. 

Forse l'unica nota negativa, per 428 pagine è la lunghezza dei capitoli: dodici più epilogo. Alla lunga può effettivamente stancare. Inoltre è anche vero che la storia prende piede lentamente e questo potrebbe indurre il lettore a non voler leggere il romanzo o a metterci più tempo con la lettura. In verità, vi dirò la mia, non l'ho trovato fastidioso e anche se abbastanza lento, devo dire che lo stile dell'autore ha aiutato ad andare avanti. I personaggi sono ben costruiti e la trama scorre fluida perciò non vi è alcun tipo di problema in ciò che si va a leggere, anzi!
Ad ogni modo, non voglio in alcun modo rovinarvi questo bellissimo romanzo e mi limito, dunque, a consigliarvelo nuovamente. Sono contenta di aver partecipato all'evento. Non mi resta che salutarvi!

Alla prossima, 







2 commenti:

  1. Sono un po' indecisa, anche se mi incuriosisce molto. Il fatto che sia in prima persona mi piace molto ma la lentezza mi scoraggia... intanto me lo segno, poi si vedrà ;)

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    1. Penso che, in questo caso, la lentezza sia stata usata apposta. Bisogna prima conoscere i meccanismi del protagonista ( e non solo ) per capire poi l'intera vicenda!

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