mercoledì 29 maggio 2019

Review Party: Dall'odio all'amore - A.M. Hargrove




Titolo: Dall'odio all'amore
Autore: A.M. Hargrove
Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton Editori
Serie: West Brother Series #1
Pagine: 480
Prezzo: 3,99 € (e-book)
Data di pubblicazione: 28 Maggio 2019



Erano passati solo cinque minuti da quando ero stata assunta per occuparmi dei suoi figli, e già odiavo Greydon West. Non riuscivo a capire perché avesse mai voluto avere dei bambini. Uno scorbutico padre single che non sembrava nemmeno conoscere il significato della parola divertimento. L’unica cosa a cui il mio serissimo, affascinante capo mostrava affetto, erano i suoi maledetti fogli di calcolo.  Ma per qualche ragione, le sue maniere intransigenti mi affascinavano. Sapevo che sotto la sua scorza dura era nascosto qualcosa. E così, ho cercato la chiave per capire chi fosse davvero Mister West. E ho cominciato a pensare a lui ogni notte, facendo del mio meglio per nascondere di giorno i sogni che avvenivano nella mia testa.  Ma poi ci siamo baciati. È stato come superare l’ultimo confine prima dell’ignoto. Perché sapevo che dal momento in cui le nostre labbra si fossero sfiorate, non sarebbe più stato possibile tornare indietro. Un incendio mi è divampato nel cuore e so di non avere il minimo potere di spegnerlo.
West Brothers Series:
1. Dall'odio all'amore
2. From ice to flames
3. From smoke to flames

Copia omaggio fornita gentilmente da Newton Compton 

recensione

Dopo una serie di letture che mi avevano resa ancora più irritabile e per nulla soddisfatta, mi imbatto in un romanzo che possiede tutte le carte in regola per far battere il mio cuoricino, da sempre a caccia di storie indimenticabili! 
Lo so ora vi state chiedendo quali siano le caratteristiche che portano un romanzo in alto nella mia personale classifica romance. Semplice: basta che ponga l'accento su tre parole chiave: passione, personalità e tormento.
Forse lei era passata oltre ma per me le cose non stavano così. Era mia, ora e per sempre, e dovevo solo escogitare un modo di farglielo capire.
Il romanzo Dall'odio all'amore di A.M. Hargrove le possiede tutte! Procediamo con ordine e parliamo in primis di questa autrice, come è possibile che io non abbia mai letto nulla di suo? Dove ero? In Patagonia? Dopo questa confessione shock mi tocca recuperare il tempo perduto rileggendo altri suoi romanzi. Ritornando alle origini del mio discorso voglio soffermarmi sul concetto di passione. La Hargrove è molto abile a parlare di passione. Passione per il proprio lavoro: Grey è uno stimato cardiochirurgo e Marin un'ambiziosa giornalista costretta per non scendere a compromessi ad  accantonare la sua vocazione e mettersi in gioco come babysitter. Passione per i figli: l'amore di Greyson per Kingsley e Aaron permea tutto il romanzo. Passione intesa come tumulto interiore, come voglia di stare con l'altra persona ed abbandonarsi completamente.
«Non rinunciare a noi due. Perché se ho imparato una cosa, nella vita, è che se ti accorgi che esiste una cosa che vuoi, non devi arrenderti. E io non rinuncerò mai a te, Marin».

La passione amorosa è latente in tutte le pagine del romanzo, si svela poco a poco e diventa una forza dirompente ed incontrollabile. Marin e Grey sono lo yin e lo yang, il giorno e la notte, l'istinto e la razionalità ma insieme creano scintille potenti.
Paradossalmente sono un'amante del tutto e subito, per intenderci apprezzo molto gli Instalove Books, ma in questo caso il concedersi poco alla volta è stato uno stimolo visivo potente che mi ha fatto capire appieno la psicologia dei singoli personaggi. 
L’atmosfera che si stava creando tra di noi iniziava a confondermi. Il desiderio cresceva e cresceva e non riuscivo ad averne abbastanza di lei, delle sue labbra e della sua bocca. Non avevo mai desiderato che un bacio andasse avanti all'infinito. Era intossicante e mi sentivo ebbro di lussuria.
Grey ha un'involuzione naturale all'inizio del libro, scopre nel peggiore dei modi il tradimento della moglie e nello stesso giorno lei muore insieme all'amante. Il colpo è forte, lo disorienta e lo annienta. La sua capacità di giudizio è offuscata, perde la bussola e non riesce più neanche a fare il padre, La sua unica ancora di salvezza è il lavoro: continua ad aggiustare i cuori altrui mentre il suo continua a sanguinare.
Perdere la fiducia nel prossimo è spesso una strada a senso unico, ci si sforza di aprirsi verso l'esterno ma poi si ritorna indietro perché ci si convince che il gioco non valga la candela! Grey è bravissimo in questo gioco al massacro, peccato che farne le spese per buona parte del romanzo sia la dolce e caparbia Marin.
Come eravamo passati dall'avere difficoltà nel comunicare a questo? E gli avevo a malapena rivolto uno sguardo, prima. Sì, certo, lo avevo notato, ma avevo notato anche la differenza di età. Era andata così. Ma adesso non riuscivo a fare a meno di pensare a quella mandibola squadrata coperta dalla barba incolta, alle guance cesellate, a quegli occhioni enormi contornati da ciglia scure, alla bocca passionale e sensuale. Mi pigiai le dita sulle labbra rievocando come me le avesse strapazzate la sera prima e avvertii d’impeto che ne volevo ancora. Ricordai come le mie mani si erano messe alla ricerca delle sue, come avessero ghermito quei bicipiti marmorei e riconosciuto la sicurezza che sapevano conferire. Come avevano potuto sfuggirmi così tante cose sul suo conto?
Il suo è il personaggio migliore: parlando di passioni, lei ama intensamente. Donna caparbia e determinata, dona il suo corpo ed il suo cuore a Grey, dona la sua anima a Kigsley ed Aaron senza indietreggiare di fronte all'ignoto, senza se e senza ma. Totalmente ed incondizionatamente.
Riceve in cambio colpi su colpi ma resta in piedi, incassa con stile. La ammiro molto, io al suo posto avrei gettato la spugna in più di un'occasione, avrei riversato molte parole poco lusinghiere su di un uomo così scorbutico ed insensibile. Sarei scappata a gambe levate da una situazione di svantaggio emotivo per rifugiarmi, molto probabilmente, in  una storia di comodo. Del resto lei ha solo ventisei anni. 
Non volevo che vedesse quanto stavo soffrendo. Perché la verità era che lo amavo, che lo avevo amato. Non ero sicura di come e perché avessi permesso che accadesse, ma così erano andate le cose, ed era troppo tardi per poter fare qualcosa. Potevo soltanto limitare i danni. Dovevo rimettere assieme i pezzi del mio cuore, della mia anima, e anche di tutta me stessa, prima che tutto ciò mi distruggesse completamente. E la cosa peggiore è che in qualche modo era colpa mia. Avrei portato questo fardello sulle spalle per tutta la vita. Nessuno avrebbe mai potuto prendere il posto di Grey.
Se di passione ne abbiamo in abbondanza, di certo non manca la personalità, e con tale concetto non mi riferisco solo ai personaggi, che ne hanno da vendere di personalità intesa come l'insieme delle caratteristiche individuali che li contraddistinguono. Mi riferisco alla personalità del romanzo: mai titolo Newton fu più azzeccato, Dall'odio all'amore, rende bene quello che accade nelle pagine. La personalità del romanzo si evince dal modo in cui è scritto, dal modo in cui si sviluppano le dinamiche interne e da come avviene la crescita e la trasformazione di ogni singolo personaggio all'interno di un disegno più ampio.
Sei l’unica persona nelle mani della quale affiderei la mia vita e quella dei miei bambini. Sei la donna della mia vita, quella che ha trasformato la mia vita dalla cenere alle fiamme.
La mia parte preferita si riferisce alla terza parola chiave: il tormento. Non amo leggere di personaggi piatti che sanno già quali decisioni prendere e non fanno alcuna fatica ad andare avanti per la loro strada. Mi sanno di cose insipide, il tormento dà quella botta di adrenalina che ogni romance dovrebbe avere. Grey è un'animo tormentato per tutta una serie di valide ragioni: il terribile tradimento, la certezza di essere stato tanti anni con una donna infima, ed infine il tormento di dover scoprire la verità sulla paternità del piccolo Aaron. Questo tormento tortura la sua anima ed anche la nostra. Non sono d'accordo con alcune sue scelte, ma ha tutta la mia umana comprensione. Troppo da digerire, troppo da elaborare. Davvero tanta roba per una sola persona! 
Negli ultimi tempi, ogni volta che la guardavo, vedevo in lei qualcosa in più della bambinaia. Il mio cervello diceva: ehi, amico, non pensarci nemmeno. Ma i suoi occhi sembravano evocare il mio nome, anche se di sicuro lei pensava che non lo facessero affatto. La bramavo così tanto che mi faceva praticamente male. E poi era davvero graziosa. No, più di quello. Era bella tanto dentro quanto fuori.
Una vera delizia per gli occhi è il personaggio di Kingsley. La primogenita di Greyson è un faro luminoso, il "trait d'union" tra Marin e Grey. Con la sua sincerità disarmante si affezionerà molto a "Marnie" ed i dialoghi che le vedono protagoniste sono divertenti, spassosi e dolcissimi allo stesso tempo. 

Nonostante tra Marin e Grey vi siano alcuni anni di differenza, la coppia è ben amalgamata, raggiunge capitolo dopo capitolo un buon equilibrio, un'intesa che parte da un odio viscerale e va a finire ad un innamoramento per gradi. Certo Grey in alcuni punti è da prendere a "mazzate" e a Marin al contrario, andrebbe urlato di darsi una svegliata! Io ad esempio dopo il disastroso viaggio in Europa lo avrei fatto penare a lungo. La povera Marin deve lottare contro il fantasma della prima moglie, contro l'affetto crescente per le piccole pesti e allo stesso tempo non farsi spezzare il cuore dal freddo e bellissimo dottor West. Tutta la mia stima piccola Marnie!
«Comunque, il punto di tutto questo delirio è che ti amo, ti ho sempre amata, probabilmente sin da quando hai bussato alla mia porta. Sono stato un idiota a non accorgermene prima.»
In sintesi vi consiglio questo romanzo perché contiene la giusta dose di tormento, romanticismo e sensualità. Arriva dritto al cuore senza che possiate rendervene conto, vi lascia piacevolmente sorpresi e vorreste leggerne ancora.
In attesa di Hudson, l'altra fratello West, vi consiglio di buttare un'occhio sul buon vecchio Greyson, ne vale davvero la pena! 

Alla prossima,





VOTO:

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