martedì 3 settembre 2019

Review Party: Nevernight. Mai dimenticare - Jay Kristoff


Buongiorno Lettori Accaniti e benvenuti in questo evento! 
Oggi io ed Erika vi parleremo di "Nevernight. Mai dimenticare" in questo Review Party che abbiamo avuto l'onore di organizzare. Quella di Jay Kristoff è una serie che abbiamo atteso tantissimo e nelle prossime due settimane vi parleremo anche degli altri due volumi che la compongono.
Quindi stay tuned, perché le notizie su Nevernight non finiscono qui!



Titolo: Nevernight. Mai dimenticare
Autore: Jay Kristoff
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Serie: Accadimenti di illuminotte #1
Pagine: 480
Prezzo: € 9,99 (ebook)
             € 20,00 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 03 Settembre 2019


Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un'arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici - e gli amici - più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all'omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.
Accadimenti di illuminotte Series:
1. Nevernight. Mai dimenticare
2. Nevernight. I grandi giochi
3. Nevernight. Alba oscura

Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori 

recensione

Buongiorno carissimi Lettori Accaniti! Siamo tornate da poco dalle nostre vacanze estive, eppure in queste ultime settimane io ed Erika, che oggi mi accompagnerà durante questo Review Party, ci siamo dedicate alla lettura di una serie che aspettavamo ormai da mesi. Cari Lettori, dovete sapere che io e la mia partner in crime abbiamo gusti pressoché uguali e, quando abbiamo saputo che oggi Mondadori Oscar Vault avrebbe pubblicato la serie di Nevernight, abbiamo contato i giorni. Capite bene quindi la nostra gioia quando abbiamo avuto la possibilità di leggere la serie in anteprima e addirittura organizzare un intero evento dedicato alla serie! 
Eccoci oggi, quindi, a parlarvi del primo volume, dal titolo “Nevernight. Mai dimenticare” scritto dalla meravigliosa penna di Jay Kristoff.
Nevernight parla delle avventure di una protagonista tutt’altro che convenzionale, Mia Corvere, una ragazzina appena sedicenne che si appresta a compiere un omicidio per poter, in seguito, cercare di entrare a far parte della Chiesa Rossa.
La Chiesa Rossa sono un gruppo di assassini, maestri delle spade, degli inganni, dei veleni e di tutto ciò che può portare morte nel mondo.
Ma cosa può spingere una ragazzina di sedici anni a voler far parte di un gruppo di assassini? Semplice, Mia Corvere ha perso tutto quando era appena una bambina di dieci anni. Costretta a vedere suo padre morire impiccato, al grido di traditore, ben presto vede la sua famiglia cadere a poco a poco per mano del console Scaeva. La madre e il fratellino da poco nato vengono rinchiusi in una prigione a vita; lei, invece, catturata con lo scopo di essere affogata di lì a poco. 
Ma Mia, grazie alla sua abilità di controllare le tenebre, riesce a scappare e cresce covando dentro di sé il desiderio di vendetta per la sorte che è toccata alla sua famiglia.
Cosa avrà in serbo il destino per Mia Corvere?
«Sarai una diceria. Un sussurro. Il pensiero che fa svegliare i bastardi di questo mondo madidi di sudore nell’illuminotte. L’ultima cosa che sarai mai, ragazza, è l’eroe di qualcuno.»
Mercurio le riconsegnò la lama.
«Ma sarai una ragazza che gli eroi temeranno.»

Vi voglio lasciare così, con questo interrogativo, con questo accenno di trama che dice qualcosa ma, allo stesso tempo, non dice nulla. Come sempre, ogni volta che inizio un libro che attendo per moltissimo tempo ho sempre quel timore di poterne, in qualche modo, rimanerne delusa. Mai, mai e sottolineo mai avrei pensato che “Nevernight. Mai dimenticare” potesse prendermi così tanto finendo col diventare la mia personale droga. 
Non riuscivo a staccarmi dal tablet, dovevo necessariamente sapere come la storia andava avanti, cosa avrebbe fatto Mia, come sarebbe riuscita a superare gli ostacoli che, puntualmente, le si presentavano davanti. Jay Kristoff è un genio, l’ho sempre saputo e non smetterò mai di ripeterlo. Ogni cosa di questo libro rasenta, per me, la pura perfezione. Non c’è una singola parola, una singola virgola che cambierei, persino le note a margine, che a volte mi hanno divertita, altre volte quasi annoiata, ma che nel complesso hanno il loro perché.
Tutto, in Nevernight, ha un senso. Non c’è niente che è lasciato al caso, non c’è cosa che non venga spiegata e il lettore viene catapultato immediatamente nella storia. 
Come in ogni fantasy che si rispetti, molto importanti sono sia i personaggi che compaiono all’interno della storia sia il world building che c’è dietro.
Per quanto riguarda quest’ultimo, tanto di cappello per quello che Kristoff è riuscito a fare. Da una trama banale e quasi trita e ritrita, è riuscito a dare una base solida alla sua storia, con una narrazione incalzante, un linguaggio duro e tanti colpi di scena che rendono la lettura sempre piacevole e mai scontata. Il mondo di Nevernight è quanto di più lontano ci possa essere dalla nostra realtà, eppure Kristoff ha fatto in modo che il lettore non abbia difficoltà nell’immaginarsi all’interno di esso.
«Si tratta di un gioco, bambini. Ma è un gioco pericoloso.» Mosse le sopracciglia. «L’unico tipo che valga la pena giocare.»
Ma passiamo a ciò che ha reso questo libro la perfezione assoluta ai miei occhi: i personaggi.
Ragazzi, ma cosa sono i personaggi di questo libro? P-E-R-F-E-Z-I-O-N-E. Lo so, sto ripetenendo questa parola ad oltranza, ma credo che si addica alla perfezione (ops) a questa serie.
Ogni singolo personaggio che compare nel mondo di Nevernight ha un suo perché, ha una sua caratterizzazione, ha una sua storia e, soprattutto, tutti subiscono una crescita durante la storia che è perfettamente visibile al lettore.
Inutile dire che il mio personaggio preferito è e rimarrà sempre Mia Corvere, è anche scontato dirlo. Mia è una protagonista super cazzuta. Non ha bisogno di nessuno per portare avanti la sua vendetta. Sin da quando ha perso tutto e Mercurio si è preso cura di lei, Mia ha sempre saputo quale sarebbe stato il suo destino: uccidere Scaeva e tutti coloro che hanno contribuito alla distruzione della sua famiglia. 
Sei anni di macchinazioni, sei anni di progetti, sei anni di rabbia continua. Fino al suo arrivo alla Chiesa Rossa, fino al suo incontro con Tric e Ashlynn, fino a quando non si lega a qualcuno. Ma come può una persona Mia, che vive solo ed esclusivamente per la sua vendetta, legarsi a qualcuno? È questa la domanda che mi sono posta sin dall’inizio del romanzo. Non ho una risposta da darvi, non ancora. In fin dei conti, cari lettori accaniti, siamo ancora all’inizio del viaggio di Mia Corvere e la strada è ancora lunga…
Voglio lasciarvi così, con questa fine-non fine, e con il suggerimento di leggere ASSOLUTAMENTE questa serie che è una vera bomba. Credetemi, non lo dico tanto per dire.
Adesso vi lascio alle parole di Erika! Ci vediamo alla prossima recensione! La vostra,



PS: Attenzione ai mini infarti, il rischio è molto alto! 

 «... più brillante è la luce, più cupa è l’ombra...» 
Ecco la partner in crime di Chiara!
Finalmente sono pronta per parlarvi di questo libro che con la mia amica abbiamo amato ed a tratti odiato con un'intensità che solo un fantasy degno di nota ti riesce a far provare.
Abbiamo atteso con trepidazione questa trilogia e quando Chiara mi ha detto che potevamo addirittura leggerlo in anteprima per avere il piacere di parlarvene, per me è stato letteralmente un sogno.
Come ha detto Chiara, i nostri gusti sono moooooolto simili e quando lei ha iniziato a divorare letteralmente i primi capitoli di questo romanzo, sapevo che avrebbe regalato gioie (e dolori) anche a me.
Quello che non immaginavo, nella prima parte del libro che ho trovato un po' più lenta, è che superato lo scoglio iniziale di un'introduzione doverosa, la storia mi prendesse così morbosamente da non riuscire a staccarmi, da non voler fare nient'altro che scoprire il destino di Mia e della sua avventura nella Chiesa Rossa.
«Ferro o vetro?» avevano chiesto. Mia serrò la mascella e scosse il capo. Non era nessuno dei due. Lei era acciaio.

Ultimamente devo dire che mi sono buttata sulla lettura del genere fantasy e quindi ho molto materiale su cui lavorare e su cui avere termine di paragone. In merito a questo libro posso dire che oltre alla storia, i personaggi che hanno caratteristiche ben strutturate, non campate in aria e l'ambientazione, la penna di Kristoff è a tratti poetica.
Lo scrittore è infatti riuscito a fondere il modo di scrivere tipico del fantasy alla suo stile di scrittura che ti fa riflettere tanto da sottolineare praticamente l'intero romanzo. Questa è una caratteristica insolita e piacevole per un fantasy e io l'ho apprezzata decisamente.
Durante una delle tantissime, innumerevoli conversazioni che abbiamo avuto io e Chiara su questo libro, la mia partner mi ha chiesto quale fosse il mio personaggio preferito. Adesso posso dirlo con certezza: Mia Corvere.
Mia è una pura forza oscura ed è la protagonista anticonvenzionale perchénon è l'eroina della storia bensì la vendicatrice.
Mia non conosce una vita che non sia difficile perché fin da molto piccola scopre cosa significa soffrire per la perdita di qualcuno e questo la porterà a non voler attaccarsi emotivamente a nessuno.
Tutto cambia quando? Quando al fine di vendicare suo padre, entra come studentessa all'interno della Chiesa Rossa, un luogo dove vengono istruiti potenziali assassini. E se fosse proprio lì che tutto ha inizio?
Da quando Mia entra in quella scuola il romanzo prende la piega che terrà fino alla fine. Piena di colpi di scena da lì in poi il romanzo ti fa entrare nel mood dell' “O mio dio, ma cosa sto leggendo??” e fa si che fino all'ultima pagina il lettore stia col fiato sospeso.
«I libri che amiamo, ci amano a loro volta. E proprio come noi segniamo certi passi sulle pagine, quelle pagine lasciano il loro segno su di noi. Lo posso vedere in te, come sicuramente tu lo vedi in me. Tu sei figlia delle parole. Una ragazza con una storia da raccontare.»

Ho adorato ed odiato allo stesso tempo il finale di questo primo capitolo della storia di Mia, l'ho trovato perfetto anche se doloroso e scioccante e questo mi ha decisamente invogliato a continuare a leggere.
Non posso che essere d'accordo con Chiara nel dire che DOVETE LEGGERE questa trilogia perché non ve ne potete certo pentire.
Perciò che aspettate? Correte in libreria a comprare questo primo libro sususuuuuu!
Volete sapere cosa ne pensiamo del secondo capitolo della storia?
Restate connessi perché prossimamente su questi schermi, vi aggiorneremo e 'bisso e sangue (in pieno stile Nevernightiano) non vedo l'ora di potervene parlare!
Alla prossima lettori!





VOTO:

1 commento:

  1. Ciao, bella recensione! Finalmente ho letto questo libro (qui la mia recensione!), non vedevo l’ora di mettere le mani su questa trilogia e finalmente eccoci qui!
    Splendido! Un po’ scontato, forse, in alcune sue parti, ma assolutamente affascinante per quanto riguarda l’ambientazione, l’impianto socio-politico, l’aspetto religioso… E poi che protagonista! Mia è l’eroina che penso tutti vorremo essere e senza dubbio uno dei personaggi che ho amato di più in tutta la mia esperienza di lettrice.
    Non vedo l’ora di leggere il secondo!
    Un abbraccio, Rainy

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