martedì 11 settembre 2018

Review Party: Gone. Un bacio è troppo poco - Tania Paxia





Titolo: Gone. Un bacio è troppo poco
Autore: Tania Paxia 
Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton
Serie: Liar Liar #2
Pagine: 288 
Prezzo: 1,99 (ebook)
Data di pubblicazione: 11 Settembre 2018


Franklyn Reeves (detta Frankie) dopo aver trovato suo padre, lascia New York con la delusione nel cuore. La scoperta della sua identità, infatti, riporta in superficie le tante, troppe, bugie raccontate da sua madre e da suo nonno, allo scopo di non farla soffrire. Nascondendole la verità per anni, hanno distrutto i suoi sogni.  L’unica cosa che vuole adesso è allontanarsi da tutti, anche da Jayden, seppure lui abbia soltanto la colpa di aver mantenuto un segreto non suo. Il loro è un amore appena nato, ma già destinato a doversi confrontare con una serie di ostacoli: Frankie si trasferisce in un’altra città per provare ad alleviare il senso di smarrimento, dimenticarsi della musica e delle sue chitarre, e inizia a lavorare come cameriera; Jayden vive in Connecticut, ad Hartford, la sua città natale, per stare accanto alla sua famiglia in un momento molto delicato. L’unico modo che ha Jay per comunicare con Frankie è tramite i messaggi in segreteria. Il loro rapporto viene messo a dura prova anche da un vecchio amore di Jayden, Bianca, mentre Frankie è alle prese con un collega di lavoro, Mason, aspirante chitarrista che ha problemi con le esibizioni in pubblico. La distanza, le incomprensioni, i malintesi fanno sì che il loro legame si faccia sempre più sottile e precario, fin quando entrambi hanno il bisogno di un contatto, di sentirsi vicini per non perdersi, anche se lontani. Jay non ha idea di dove sia Frankie e farà di tutto per trovarla. Lei invece vorrebbe raggiungerlo. Le cose, però, non sempre vanno secondo i nostri piani…

Liar Liar Series:
1. Lost. Per colpa di un bacio (recensione)
1,5. Left. Il bacio che aspettavo (recensione)
2. Gone. Un bacio è troppo poco

recensione

Ho aspettato tanto questo libro. Davvero tanto. Avevo bisogno di sapere come sarebbe continuata la storia tra Frankie e Jay, capire come tutto il casino che era successo alla fine di "Lost. Per colpa di un bacio" si sarebbe risolto... Poi "Gone. Un bacio è troppo poco" è arrivato, grazie a Newton Compton che ha gentilmente fornito la copia in anteprima, e adesso siamo qua.
La storia riprende da dove eravamo rimasti. Frankie è fuggita, adesso si trova a Chicago e ha trovato lavoro come cameriera. Ha cambiato molto il suo aspetto, per non farsi riconoscere. Adesso ha i capelli del suo colore naturale, porta degli occhiali anche se non ne ha assolutamente bisogno e... ha rinunciato totalmente alla musica. Non tocca una chitarra da due mesi e decisamente non vuole ricominciare a suonare.
Jay, invece, è dove "Left. Il bacio che aspettavo" ci ha mostrato che fosse: nella sua città natale Hartford, a causa di un malore del padre.
Patetica, ecco cos'ero. Una ragazzina patetica che si credeva forte per il solo fatto di essere cresciuta senza conoscere suo padre e che invece era più fragile di un fuscello piegato dal vento. Pensavo di essere coraggiosa e invece mi ero dimostrata la peggiore delle codarde; me n'ero andata, proprio come aveva fatto mio padre. Doveva essere una cosa ereditaria, quella di scappare. 

Come avevamo già visto nella novella, a Jay Frankie manca proprio come l'aria. La chiama, le manda messaggi, lascia vocali in segreteria, il tutto senza mai ricevere una risposta. Perciò, nell'attesa, fa quello che riesce a fare meglio: compone musica. E chi sarà la sua musa? Ovviamente la nostra Frankie! Infatti, nel giro di poco tempo, Jay riesce a incidere un vero e proprio EP che intitolerà Gone interamente dedicato alla bellissima fuggitiva che ha conquistato il suo cuore.
Ma le distrazioni per entrambi non mancano...
Frankie, infatti, sarà protagonista delle avances del suo collega Mason che, una volta scoperta la sua vera identità, le chiederà aiuto per riuscire a superare la sua paura di suonare la chitarra in pubblico. Frankie, ben consapevole di questo problema, mossa a compassione decide di aiutarlo e sarà proprio grazie a lui e al suo "Teorema delle Paure" che capirà che scappare non serve a niente, che risolvere i problemi è l'unica vera soluzione. Per questo, GRAZIE MASON.
Per Jay invece la storia è molto diversa... Nello studio di registrazione del suo vecchio amico di infanzia, Jay incontrerà Bianca, sorella del suo amico e, soprattutto, sua ex fidanzata nonché protagonista della canzone Who Knows. Sin dal primo momento Bianca non fa mistero di essere ancora attratta da Jay e, dopo un invito a cena, le cose tra i due si fanno bollenti... molto bollenti.
Riusciranno Jay e Frankie a ritrovare la strada che li porta l'uno dall'altra? Riuscirà il loro amore a sopravvivere alla distanza?
Fa uno strano effetto quando qualcuno canta solo per te e per nessun altro. Ti fa sentire speciale, l'unica donna al mondo per pochi minuti. E io, in quel momento, mi sentivo l'unica nel suo mondo, come lui era l'unico nel mio.

Lo ammetto, questo libro mi ha fatta arrabbiare, davvero tanto. Ci sono stati molti momenti in cui avrei volentieri preso a schiaffi sia Frankie che Jay; più lei che lui, tra l'altro.
Ho trovato il comportamento di Frankie molto infantile, nonostante capisca che la rivelazione che aveva avuto ha avuto un grande impatto nella sua vita, però non condivido la sua scelta di scappare così a lungo, facendo un po' la preziosa nei confronti di Jay che invece ha fatto di tutto pur di ritrovarla.
Beh, anche Jay non è che sia un santo. E okay che ha avuto un solo momento di debolezza, ma quel piccolo istante per me è stato anche troppo. No, no, no e ancora no!
Nel complesso il romanzo mi è piaciuto, Tania Paxia riesce sempre a catturare l'interesse e praticamente non riuscivo a staccarmi dal tablet finché non avessi finito di leggere. Però. C'è un però. Ho trovato, a tratti, la narrazione un po' lenta, gli eventi un po' troppo semplici. Non ci sono sconvolgenti rivelazioni nel romanzo e, più che altro, avrei voluto che ci fosse una soluzione al problema un po' prima rispetto a quando è successo nel romanzo. La fine non mi ha totalmente soddisfatta, mi ha un po' lasciato l'amaro in bocca, dopo una novella come "Left" e un romanzo del genere mi aspettavo un qualcosina di più (me lo meritavo qualcosa di più sostanzioso dopo tanta penaaaa!), però mi rendo conto che ci saranno altri romanzi della serie e che quindi avremo modo di essere ripagate a sufficienza.
Per concludere, non sono rimasta pienamente soddisfatta da questo romanzo, ma ciò non toglie che non valga la pena leggerlo, anzi! Jay e Frankie sono due bei personaggi e sono sicura (soprattutto lo spero!) che nei prossimi romanzi ci regaleranno tante tante gioie (per favore!). Noi ci vediamo alla prossima recensione. La vostra,
 


La risposta era sempre stata nella musica.
La musica era la cura. La musica era la mia cura, il rimedio più efficace per rendermi più forte, l'unica medicina che il mio corpo avesse per guarire.


VOTO:

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