Titolo: Gone. Un bacio è troppo poco
Autore: Tania Paxia
Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton
Serie: Liar Liar #2
Pagine: 288
Prezzo: 1,99 (ebook)
Data di pubblicazione: 11 Settembre 2018
Franklyn Reeves (detta Frankie) dopo aver trovato suo padre, lascia New York con la delusione nel cuore. La scoperta della sua identità, infatti, riporta in superficie le tante, troppe, bugie raccontate da sua madre e da suo nonno, allo scopo di non farla soffrire. Nascondendole la verità per anni, hanno distrutto i suoi sogni. L’unica cosa che vuole adesso è allontanarsi da tutti, anche da Jayden, seppure lui abbia soltanto la colpa di aver mantenuto un segreto non suo. Il loro è un amore appena nato, ma già destinato a doversi confrontare con una serie di ostacoli: Frankie si trasferisce in un’altra città per provare ad alleviare il senso di smarrimento, dimenticarsi della musica e delle sue chitarre, e inizia a lavorare come cameriera; Jayden vive in Connecticut, ad Hartford, la sua città natale, per stare accanto alla sua famiglia in un momento molto delicato. L’unico modo che ha Jay per comunicare con Frankie è tramite i messaggi in segreteria. Il loro rapporto viene messo a dura prova anche da un vecchio amore di Jayden, Bianca, mentre Frankie è alle prese con un collega di lavoro, Mason, aspirante chitarrista che ha problemi con le esibizioni in pubblico. La distanza, le incomprensioni, i malintesi fanno sì che il loro legame si faccia sempre più sottile e precario, fin quando entrambi hanno il bisogno di un contatto, di sentirsi vicini per non perdersi, anche se lontani. Jay non ha idea di dove sia Frankie e farà di tutto per trovarla. Lei invece vorrebbe raggiungerlo. Le cose, però, non sempre vanno secondo i nostri piani…
Liar Liar Series:
1. Lost. Per colpa di un bacio (recensione)
1,5. Left. Il bacio che aspettavo (recensione)
2. Gone. Un bacio è troppo poco
recensione
Ho aspettato
tanto questo libro. Davvero tanto. Avevo bisogno di sapere come sarebbe
continuata la storia tra Frankie e Jay, capire come tutto il casino che era
successo alla fine di "Lost. Per colpa di un bacio" si sarebbe
risolto... Poi "Gone. Un bacio è troppo poco" è arrivato, grazie a
Newton Compton che ha gentilmente fornito la copia in anteprima, e adesso siamo
qua.
La storia
riprende da dove eravamo rimasti. Frankie è fuggita, adesso si trova a Chicago
e ha trovato lavoro come cameriera. Ha cambiato molto il suo aspetto, per non
farsi riconoscere. Adesso ha i capelli del suo colore naturale, porta degli
occhiali anche se non ne ha assolutamente bisogno e... ha rinunciato totalmente
alla musica. Non tocca una chitarra da due mesi e decisamente non vuole
ricominciare a suonare.
Jay, invece,
è dove "Left. Il bacio che aspettavo" ci ha mostrato che fosse: nella
sua città natale Hartford, a causa di un malore del padre.
Patetica, ecco cos'ero. Una ragazzina patetica che si credeva forte per il solo fatto di essere cresciuta senza conoscere suo padre e che invece era più fragile di un fuscello piegato dal vento. Pensavo di essere coraggiosa e invece mi ero dimostrata la peggiore delle codarde; me n'ero andata, proprio come aveva fatto mio padre. Doveva essere una cosa ereditaria, quella di scappare.
Come avevamo
già visto nella novella, a Jay Frankie manca proprio come l'aria. La chiama, le
manda messaggi, lascia vocali in segreteria, il tutto senza mai ricevere una
risposta. Perciò, nell'attesa, fa quello che riesce a fare meglio: compone
musica. E chi sarà la sua musa? Ovviamente la nostra Frankie! Infatti, nel giro
di poco tempo, Jay riesce a incidere un vero e proprio EP che intitolerà Gone
interamente dedicato alla bellissima fuggitiva che ha conquistato il suo cuore.
Ma le
distrazioni per entrambi non mancano...
Frankie,
infatti, sarà protagonista delle avances del suo collega Mason che, una volta
scoperta la sua vera identità, le chiederà aiuto per riuscire a superare la sua
paura di suonare la chitarra in pubblico. Frankie, ben consapevole di questo
problema, mossa a compassione decide di aiutarlo e sarà proprio grazie a lui e
al suo "Teorema delle Paure" che capirà che scappare non serve a
niente, che risolvere i problemi è l'unica vera soluzione. Per questo, GRAZIE
MASON.
Per Jay
invece la storia è molto diversa... Nello studio di registrazione del suo
vecchio amico di infanzia, Jay incontrerà Bianca, sorella del suo amico e,
soprattutto, sua ex fidanzata nonché protagonista della canzone Who Knows. Sin
dal primo momento Bianca non fa mistero di essere ancora attratta da Jay e,
dopo un invito a cena, le cose tra i due si fanno bollenti... molto bollenti.
Riusciranno Jay
e Frankie a ritrovare la strada che li porta l'uno dall'altra? Riuscirà il loro
amore a sopravvivere alla distanza?
Fa uno strano effetto quando qualcuno canta solo per te e per nessun altro. Ti fa sentire speciale, l'unica donna al mondo per pochi minuti. E io, in quel momento, mi sentivo l'unica nel suo mondo, come lui era l'unico nel mio.
Lo ammetto,
questo libro mi ha fatta arrabbiare, davvero tanto. Ci sono stati molti momenti
in cui avrei volentieri preso a schiaffi sia Frankie che Jay; più lei che lui,
tra l'altro.
Ho trovato
il comportamento di Frankie molto infantile, nonostante capisca che la
rivelazione che aveva avuto ha avuto un grande impatto nella sua vita, però non
condivido la sua scelta di scappare così a lungo, facendo un po' la preziosa
nei confronti di Jay che invece ha fatto di tutto pur di ritrovarla.
Beh, anche
Jay non è che sia un santo. E okay che ha avuto un solo momento di debolezza,
ma quel piccolo istante per me è stato anche troppo. No, no, no e ancora no!
Nel
complesso il romanzo mi è piaciuto, Tania Paxia riesce sempre a catturare
l'interesse e praticamente non riuscivo a staccarmi dal tablet finché non avessi
finito di leggere. Però. C'è un però. Ho trovato, a tratti, la narrazione un
po' lenta, gli eventi un po' troppo semplici. Non ci sono sconvolgenti
rivelazioni nel romanzo e, più che altro, avrei voluto che ci fosse una
soluzione al problema un po' prima rispetto a quando è successo nel romanzo. La
fine non mi ha totalmente soddisfatta, mi ha un po' lasciato l'amaro in bocca,
dopo una novella come "Left" e un romanzo del genere mi aspettavo un
qualcosina di più (me lo meritavo qualcosa di più sostanzioso dopo tanta penaaaa!),
però mi rendo conto che ci saranno altri romanzi della serie e che quindi
avremo modo di essere ripagate a sufficienza.
Per concludere,
non sono rimasta pienamente soddisfatta da questo romanzo, ma ciò non toglie
che non valga la pena leggerlo, anzi! Jay e Frankie sono due bei personaggi e
sono sicura (soprattutto lo spero!) che nei prossimi romanzi ci regaleranno
tante tante gioie (per favore!). Noi ci vediamo alla prossima recensione. La vostra,
La risposta era sempre stata nella musica.La musica era la cura. La musica era la mia cura, il rimedio più efficace per rendermi più forte, l'unica medicina che il mio corpo avesse per guarire.
VOTO:
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