venerdì 21 febbraio 2020

Review Tour: La ragazza con la macchina da scrivere - Desy Icardi

















Titolo: La ragazza con la macchina da scrivere 
Autore: Desy Icardi 
Genere: Narrativa 
Editore: Fazi Editore
Pagine: 366
Prezzo: ebook 9.99
              cartaceo 15.00
Data di pubblicazione: 20 Febbraio 2020


Cosa ricordano le dita? Se la memoria scompare, possono gli oggetti aiutare a ritrovare i ricordi?Sin da ragazza, Dalia ha lavorato come dattilografa, attraversando il ventesimo secolo sempre accompagnata dalla sua macchina da scrivere portatile, una Olivetti MP1 rossa.Negli anni Novanta, ormai anziana, la donna viene colpita da un ictus che, pur non rivelandosi letale, offusca parte della sua memoria. I ricordi di Dalia tuttavia non si sono dissolti, essi sopravvivono nella memoria tattile dei suoi polpastrelli, dai quali possono essere liberati solamente nel contatto con i tasti della Olivetti rossa. Attraverso la macchina da scrivere, Dalia ripercorre così la propria esistenza: gli amori, i dispiaceri e i mille espedienti attuati per sopravvivere, soprattutto durante gli anni della guerra, riemergono dal passato restituendole un’immagine di sé viva e sorprendente, la storia di una donna capace di superare decenni difficili procedendo sempre a testa alta con dignità e buonumore. Un unico, importante ricordo, però, le sfugge, ma Dalia è decisa a ritrovarlo seguendo gli indizi che il caso, o forse il destino, ha disseminato lungo il suo percorso.La narrazione alla ricerca del ricordo perduto si arricchisce pagina dopo pagina di sensazioni e immagini legate a curiosi oggetti vintage: la protagonista del libro ritroverà la memoria anche grazie a questo tipo di indizi, che appaiono ogni volta in luoghi inaspettati, in una specie di caccia al tesoro immaginaria, tra realtà e fantasia.
Dopo L’annusatrice di libri, sul senso dell’olfatto e la lettura, un romanzo appassionante sul tatto e la scrittura, un viaggio a ritroso nella vita di una donna sulle tracce dell’unico ricordo che valeva la pena di essere conservato.


Copia omaggio fornita gentilmente da Fazi Editore 

recensione

Buongiorno e benvenut* in questo scintillante Review Tour!
Ultimamente mi sono parecchio appassionata alla Narrativa moderna e sto leggendo moltissime storie  stupende. E questa è proprio una di quelle! 



Sin da quando aveva 17 anni, Dalia ha sempre lavorato e aiutato il padre con le finanze familiari. Il suo lavoro da dattilografa non le frutta molto ma è quanto basta per vivere. E con la sua Olivetti rossa se ne va in giro per la città su una bicicletta, casa per casa di ogni cliente a scrivere a macchina lettere, volantini, e anche romanzi. Siamo alla fine degli anni '30 e l'Italia sta vivendo un periodo molto difficile e instabile: il fascismo di Mussolini imperversa per le strade italiane e vige un regime durissimo soprattutto dal punto di vista dell'espressione politica e non solo. Difatti, Dalia si ritroverà proprio faccia a faccia con un soldato fascista che insieme ad una pattuglia, è andato a controllare e minacciare il suo datore di lavoro. Da quel momento Dalia rimarrà sempre molto allerta a riguardo perché mai vorrebbe mettere in pericolo il signor Borio. 
E' una verità universalmente riconosciuta che una donna in possesso di una lunga storia abbia bisogno di una memoria adeguata.

La storia si sviluppa su due piani temporali: il passato in cui Dalia è una ragazzina volenterosa e dedita alla sua macchina da scrivere e il presente in cui ormai è una donna anziana che ha subìto "un piccolo incidente" come lo definisce lei stessa, ovvero un ictus. Dunque, i capitoli si intervallano tra passato e presente e camminano quasi in parallelo. Di certo, la storia di Dalia da giovane è molto più appassionante! 


L'autrice che ha uno stile incredibilmente elegante e al tempo stesso molto ritmato è riuscita a ricreare l'atmosfera del periodo della gioventù di Dalia ma anche la difficoltà di una donna che cerca di orientarsi in una vita che, adesso, non sembra più la sua. C'è una profonda dolcezza, tenerezza nella narrazione del presente di Dalia che troviamo scritta in seconda persona come se la protagonista quasi parlasse a sè stessa, come se si volesse sviluppare un'ulteriore linea narrativa oltre alle due sopracitate. 
Ora accarezzi la tua vecchia macchina da scrivere; un lieve formicolio ti scorre lungo le dita facendoti fremere i polpastrelli. Colta da un improvviso ghiribizzo, accosti gli scruti della finestra, infili un foglio nel carrello dell'Olivetti rossa e, immersa nel buio, lasci che il formicolio ai polpastrelli svanisca al fresco contatto con i tasti. Le tue dita danzano sulla tastiera seguendo una coreografia che sfugge alla tua comprensione ma che decidi di assecondare e, senza opporre resistenza, inizi a scrivere una nuova storia.
Un romanzo decisamente da leggere se siete amanti del genere! E lo consiglio comunque a tutti: specialmente a chi ha voglia di una storia coinvolgente, scritta bene e  soddisfacente. Persino l'epilogo è stato perfetto! 

Buona lettura,

VOTO:

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