sabato 31 dicembre 2016

BlogTour: Must Read 2016

Buongiorno a tutti, miei lettori accaniti!
Lo so, lo so, in questo momento dovremmo essere tutti in vacanza, a pensare a cosa fare stasera dopo la mezzanotte e soprattutto, a goderci queste ultime ore del 2016!
Ma, come ormai saprete, non riusciamo a stare troppo lontani da voi e per questo motivo oggi vi presentiamo un blogtour in cui i partecipanti vi propongono una lista di libri che per noi sono i cosiddetti MUST READ, libri che non potete non leggere! 
Ma bando alle ciance, andiamo a noi! Ecco qui i libri consigliati da noi! Per visitare i blog partecipanti, basta cliccare sul banner; per leggere la recensione relativa al libro consigliato bisogna cliccare sul titolo!
Enjoy!
GR



È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell’inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.

venerdì 23 dicembre 2016

Merry Christmas And A Happy New Year! — Chiuso per feste!

Buon pomeriggio a tutti Lettori Accaniti!
Questo è stato un anno molto speciale per noi e per questo ci tenevamo ad augurarvi Buon Natale e tutto il meglio per questo 2017 che deve arrivare!
Ma ora smettiamo di farfugliare e vi lasciamo ai nostri singoli auguri 



Beh, che dire, questo 2016 è stato uno degli anni più duri, ma più belli e appaganti che io abbia mai vissuto. 
Se penso a tutte le cose che sono cambiate dall'inizio dell'anno, sento la testa mettersi a girare come una trottola. 
All'inizio del 2016 non avevo mai messo piede in ospedale, nè indossato la mia divisa da infermiera-papera. E la cosa scioccante è che adesso quella tuta da gelataio mi è familiare quanto un pigiama.
All'inizio del 2016 non avevo mai provato l'emozione, la trepidazione e l'eccitazione di organizzare un evento tutta da sola, così come mi ero risparmiata lo stress, il nervosismo e l'esaurimento.  
All'inizio del 2016 non avevo idea di cosa volesse dire mollare tutto ed inseguire la propria passione, ripartendo con niente in mano, ma il cuore pieno dell'affetto delle persone più care. Nè avevo idea delle soddisfazioni che si possono ottenere lavorando sodo e smettendo di giudicare l'operato altrui.
All'inizio del 2016 pensavo di sapere tante cose, ed invece non sapevo un bel niente, così come non lo so adesso.
All'inizio del 2016 non conoscevo tante persone che adesso fanno parte della mia quotidianità, così come avevo rapporti con altre che ad oggi mi sembrano solo lontani puntini neri.
Potrei continuare per un bel pezzo con questa lista, ma credo che per voi sia più piacevole festeggiare l'avvento del nuovo anno con i vostri amici, piuttosto che leggendo gli scleri di una povera pazza.
Quello che voglio dire in sintesi è che so che quest'anno per tante persone (inclusa me) è stato un anno duro e pieno di batoste, ma ci ha insegnato tanto, così come ce lo insegneranno gli anni a venire. Questo 2016 è stato necessario affinché potessimo avere un 2017 pieno di soddisfazioni e belle cose.
Vi auguro tutto il bene che questo nuovo anno vi può portare e vi ringrazio con tutto il cuore per l'incredibile (ne vero senso del termine, in-credibile) risposta che ci avete dato fin dall'inizio di questa avventura! Grazie di tutto 


Incredibile come anche quest'anno è giunto al termine! All'inizio dell'anno ero piena di certezze e convinzioni che, nel corso dei mesi, sono crollate a poco a poco.
Credevo che non sarei mai riuscita ad andare avanti con l'università, che prima o poi avrei mollato sul serio e probabilmente non mi sarei mai laureata. E adesso? Adesso ho una data: Luglio 2017.
Credevo di aver trovato delle persone che tenevano a me per quella che ero, eppure non era così. 
Credevo che non avrei mai avuto la forza di intraprendere un cammino tutto mio, e invece eccoci qui...
Il 2016 è stato un anno veramente incredibile, sia positivamente che negativamente, e non rimpiango nulla di tutto ciò che è successo.
Ho raggiunto i miei obiettivi, ho aperto gli occhi, sono diventata quello che sono oggi e tutto per un 2017 migliore.
E devo proprio dirvelo: GRAZIE. Grazie dal profondo del cuore perché, in questi tre soli mesi, ci avete dato più di quanto speravamo. E' incredibile quanto enorme sia stato il vostro supporto, e quanto, speriamo, crescerà ancora! 
Vi auguro di passare un santo Natale con le vostre famiglie e, mi raccomando, se qualcuno vi regala un pacchetto a forma di libro... è la persona giusta! E spero anche che il 2017 sia un anno incredibile e meraviglioso per ciascuno di voi! Grazie ancora! 


Unicorni favolosi! Questo è l'ultimo post dell'anno e quasi mi commuovo. Siamo qui con voi da soli tre mesi eppure in così poco tempo siamo riusciti a raggiungere obiettivi che non ci aspettavamo completamente. Se siamo arrivati fin qui è grazie a voi che ci sostenete e sopportate la nostra follia :3 Quindi, buone vacanze e buon Natale, ve lo meritate tutto! Spero solo che il 2017 ci dia qualche gioia che quelle non bastano MAI. AHAHAH Baci stellariiiii



Diciamoci la verità, qui c'è una Hecate che non vede l'ora che arrivi il 2017. Le note positive sono assai poche. Non mi sono ancora laureata, sono stata male (sto ancora male, mannaggia all'influenza). Però, c'è un però. Ho iniziato a collaborare con persone meravigliose, persone stupende che avevo già avuto modo di conoscere. Sono contenta di ciò perché mi trovo a casa e questa non è una cosa che potrei dire a chiunque! Mi sono ripromessa molte cose in questo anno e alcune le ho mantenute, altre non proprio, ma ehi!, si spera che nel 2017 le cose vadano meglio. Vi auguro un Natale pieno di libri, piccoli divoratori! E ci si vede l'anno prossimo (sembra chissà quanto tempo, invece sono solo otto giorni OMG). Vi ringrazio per il supporto che ci avete dato, in soli tre mesi siamo cresciuti moltissimo grazie a voi. All'anno nuovo e passate delle buonissime feste!



Sono contenta di aver trovato persone così speciali che condividono con me questa passione bruciante per i Libri. Spero che questa sete di sapere non muoia mai per nessuna di noi. Buon Natale!


Salve a tutteeeeeee! Lo so, lo so.. sono una latitante in questo periodo, ma sono stata letteralmente risucchiata dal lavoro. Tornerò, non temete.. prima che voi pensiate. Non potevo però mancare nell'augurarvi un felice Natale è un buon anno nuovo! Questo 2016 è stato un anno strano... facendo un bilancio posso dire che senz'altro è stato l'anno dei cambiamenti in positivo e in negativo. Cosa desidero dal nuovo anno? Come dice una nota canzone dei Goo goo dolls: "And you ask me what I want this year and I try to make this kind and clear, just a chance that maybe we'll find better days." Vi auguro che questo anno vi possa regalare giorni migliori! Bacini natalizi a tutti!!


Ciao ragazze! Per augurarvi un buon Natale noi lettrici accanite abbiamo deciso di dedicare un post a voi. Io volevo dirvi che nel mio 2016 ho provato tante emozioni, ho letto un sacco di bei libri e tante cose nella mia vita si sono rimesse a posto. Ho trovato e conosciuto delle persone fantastiche, tra cui le collaboratrici di questo blog (a proposito io vi adoro e voi lo sapete!) che oltre ad essere collaboratrici sono delle pazze schizzate e delle amiche fantastiche. Quindi ringrazio voi che venite a visitare il nostro blog e ci sostenete e ringrazio loro perché ascoltano i miei scleri. Buon Natale ragazzi!


Ci vediamo l'anno prossimo, ma non temete, noi non vi lasciamo mai! Tenete d'occhio il blog, le sorprese sono dietro l'angolo!


giovedì 22 dicembre 2016

Segnalazione: Vicino a te ritorno ad amare - Alycia Berger

Oggi segnalazione all'insegna del Made in Italy, con Alycia Berger ed il suo "Vicino a te ritorno ad amare". Una tormentata e travolgente storia d'amore tra Emma e Bryan, ambientata nella vita caotica di Milano. Tematiche tanto attuali quanto drammatiche, tra cui l'autismo, la violenza fisica e psicologica che si consuma all'interno delle mura domestiche, il rapporto spesso burrascoso tra genitori e figli. Un connubio tra ironia, romanticismo e dramma!

07 DICEMBRE






Titolo: Vicino a te ritorno ad amare
Autore: Alycia Berger
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 152
Prezzo: 0,99
Data di pubblicazione: 7 Dicembre 2016







Emma è una ragazza che sente il peso delle preoccupazioni e delle varie responsabilità verso la famiglia: un fratello autistico, una madre in condizioni di salute precarie, a cui si aggiunge la violenza psicologica del marito, nonché padre di Emma. La sua è una vita fatta di rinunce e sacrifici. Bryan, figlio scapestrato di un dirigente aziendale, è lo scapolo più ambito di Milano, desideroso di mettere la testa a posto per lasciarsi alle spalle un passato un po' troppo sopra le righe. Entrambi lavorano nello stesso ristorante e i rapporti tra loro non sono idilliaci. Anzi, si detestano. Tra un'accesa discussione e l'altra, però, sembra che qualcosa spinga l'uno a non fare a meno dell'altra. Se da una parte, quindi, il destino farà di tutto per unirli, dall'altra una serie di eventi rischierà di dividere le loro strade per sempre, affidando il loro amore ad una vera e propria corsa contro il tempo.
Una storia d'amore che percorrerà le pagine del libro tra ironia, passione, lacrime per alcune realtà dolorose, e dove sarà il destino ad avere l'ultima parola.

Mabye it’s my destiny to be with you.




07 DICEMBRE

mercoledì 21 dicembre 2016

Segnalazione: Fahryon & Il Risveglio di Fahryon - Daniela Lojarro


Buon pomeriggio favolosi Lettori Accaniti!
Oggi vi proponiamo le due parti de "Il Suono Sacro di Arjiam", della saga fantasy di Daniela Lojarro, Il Risveglio di Fahryon.






Titolo: Fahryon. Il suolo sacro di Arjiam. Parte prima
Autore: Daniela Lojarro
Genere: Fantasy Classico
Editore: GDS 
Pagine: 290
Prezzo: € 2,46 (ebook)
           € 15,90 (cartaceo)
Data di pubblicazione: Luglio 2015






Dopo secoli di pace e prosperità per il regno di Arjiam si profila una terrificante minaccia: il nobile Mazdraan, affascinante e astuto Primo Cavaliere del Re, contravvenendo a tutti i divieti imposti a suo tempo da Sahrjym, pratica la Malia con cui, all’avverarsi di determinate condizioni, potrà ottenere addirittura il controllo assoluto delle vibrazioni del Suono Sacro, il divino principio creatore di tutto l’universo. Il compito di ripristinare l’equilibrio della magia e d’impedire che il Mondo creato precipiti nel caos, spetta alla giovane Fahryon, neofita dell’Ordine sacerdotale dell’Uroburo, il cui cammino sembra casualmente incrociarsi con quello del nobile Mazdraan, dell’anziano Magh del Conclave Tyrnahan, tenace e irriducibile avversario del Primo Cavaliere, e dell’ingenuo e valoroso Cavaliere Uszrany. Le difficoltà con cui saranno messi a confronto durante la lotta per il possesso di un magico cristallo e del trono del regno, permetteranno ai due giovani di crescere e di diventare consapevoli del loro ruolo e delle loro responsabilità in questa guerra per il potere sul mondo e sugli uomini. 

L'estate volgeva al termine ma il sole dardeggiava ancora su Tuhtmaar, la capitale del regno di Arjiam. L'acqua scorreva lenta nel letto dei due fiumi, il Suszray e il Whahajam: sembrava adattarsi al ritmo sonnolento di quel pomeriggio afoso trascinandosi pigramente in mezzo alle canne, aggirando rocce e massi per lambire le rive con un debole sciabordio. A un tratto, la fiacca di quelle ore torride fu percorsa da un tremito e poi da una vibrazione d'energia mentre nel cielo si stagliava la sagoma di un'aquila del deserto. Il rapace sorvolò le residenze delle nobili Famiglie di Arjiam, volteggiando più volte sui lussuosi padiglioni del palazzo ter Hamadhen per poi dirigersi al Santuario del Suono Sacro sull'isola in mezzo al fiume Suszray. L'aquila penetrò nel cuore del Santuario e si posò sulla pietra di luna sospesa sulla grande vasca sacra, restando immobile, come in attesa, con gli occhi chiusi. Quando una voce di donna si elevò con dolcezza ipnotica da una delle otto cappelle del Santuario, l’aquila, spalancati gli occhi, girò il capo per fissarne l'entrata. La Magh, attratta da una consonanza incomprensibile e ignota, uscì indugiando però sulla soglia nello scorgere il rapace. Soggiogata dalla forza di quello sguardo magnetico, andò a collocarsi sotto la pietra di luna della piscina sacra, tramutando l'inno del raccoglimento in quello della contemplazione. Il canto acquisì vigore animandosi in un ritmo sempre più frenetico, mentre l'enorme gemma iniziò a vibrare. L'acqua della vasca sacra prese a ruotare rapidamente, innalzandosi in un vortice che, avvolta completamente la donna, giunse a sfiorare la pietra di luna. La voce della Magh fu incrinata da un tremore d'indecisione. Avrebbe desiderato con tutta se stessa abbandonarsi a quelle vibrazioni magiche; ma aveva promesso al suo compagno di non compiere più alcun rito per non mettere in pericolo la vita che portava in grembo. La donna tentò di smettere ma gli occhi dell'aquila tornarono a scrutarla. Il Suono Sacro, la vibrazione che aveva dato vita a tutto il Mondo e che lo animava, non avrebbe mai potuto essere pericoloso per la sua creatura. Rassicurata da quel pensiero che l’aquila pareva averle suggerito, Xhanys dispiegò la sua voce nelle sillabe arcane dell'inno sacro: affrontò con sicurezza le luminose note acute per sprofondare poi nel baratro vellutato e tenebroso di quelle gravi, cedendo al sentimento di piacere e d'ebbrezza che la stava invadendo. Suono e Silenzio, Luce e Oscurità, si cancellarono nella sua percezione e Xhanys si disciolse nella vibrazione della sua Armonia unita al Suono Sacro. L'aria si accese di lampi azzurrognoli e un improvviso scoppio agghiacciante la fece barcollare. La donna, sconvolta dalle immagini che sorgevano dal Tempo che sarebbe venuto, lanciò un urlo di terrore: l'incantesimo s'infranse, l'acqua di colpo ricadde in onde scomposte e l'aquila, dopo aver lanciato uno strido, svanì.
It’s not always necessary to be strong, but to feel strong.

E' possibile acquistare il romanzo su IBS, Amazon, Mondadori e Feltrinelli.




Titolo: Il risveglio di Fahryon. Il suolo sacro di Arjiam. Parte seconda
Autore: Daniela Lojarro
Genere: Fantasy Classico
Editore: GDS 
Pagine: 314
Prezzo: € 2,49 (ebook)
Data di pubblicazione: Dicembre 2015


Fahryon, neofita dell’Ordine dell’Uroburo, fugge dalla capitale del regno di Arjiam insieme ad Uszrany, cavaliere dell’Ordine del Grifo, per evitare di cadere nelle mani del potente nobile Primo Cavaliere del regno, il nobile Mazdraan, segretamente adepto della Malia, l’insidiosa magia legata al Silenzio e al Vuoto.
Tuttavia, durante la precipitosa fuga, il nobile Mazdraan cattura Uszrany; Fahryon, invece, è tratta in salvo da Vehltur, un misterioso Magh. Mentre Uszrany, prigioniero del nobile Mazdraan, scopre sconcertanti segreti sulla storia del regno e impara a convivere con i fantasmi del suo passato, Fahryon, sotto la guida di Vehltur, inizia il cammino iniziatico che, prova dopo prova, la prepara al confronto con il suo avversario, il nobile Mazdraan. 
Il tumulto che udiva e che provava cessò. Fahryon, stordita da quell'improvvisa calma, attese qualche istante con il cuore che batteva all'impazzata; poi, rialzò cautamente il capo, trattenendo il fiato per lo spavento e per lo stupore.
Tranquillamente accovacciato al centro di una grotta ottagonale, un enorme drago, dal corpo ricoperto di squame lucenti e iridescenti, la stava squadrando con un'espressione di divertimento misto a insofferenza.
Era un'assurdità, un parto della sua fantasia: i draghi esistevano solo nelle saghe, nelle leggende e nelle favole, tentò di convincersi Fahryon.
Nonostante la rassicurante logica di quella constatazione, però, non riuscì a scacciare l'inquietudine che quel mostro le procurava.
Il drago scosse la testa con disappunto distendendo le smisurate ali per qualche istante; poi, si sollevò sulle zampe posteriori.
«Non esiste davvero? Ne sei certa?», chiese la voce in tono sinceramente stupito.
Il mostro parve sogghignare, emise dal naso un sibilo d'indignazione e uno sbuffo di fumo avvolse completamente Fahryon, facendole lacrimare gli occhi e soffocandola con il suo acre odore di zolfo.
Il drago esisteva davvero e Fahryon doveva trovare il modo per andarsene da lì, al più presto.
«Questo posto appartiene al drago e solo lui può concederti di uscirne. Prova a chiedergli d'indicarti la via», rispose la voce con ironia.
Fahryon osservò il drago con scetticismo: dubitava che quel mostro sapesse usare il cervello oltre alle mandibole.
Il drago, offeso, portò il muso all'altezza del suo viso e le scoccò un'intensa e feroce occhiata: sibilò pericolosamente soffiando spire di fumo dalle nari, che si avvolsero su se stesse come tanti serpentelli. Fahryon trasalì, costretta ad ammettere che il drago non solo era capace di pensare ma anche di leggere i suoi pensieri.
L'animale, soddisfatto, riprese la sua iniziale posa solenne e rimase immoto a scrutarla con i suoi occhi neri e profondi, muovendo solo di tanto in tanto la coda con indolenza.
«Se imparerai a conoscerlo, non dovrai più averne timore», la rassicurò la voce.
Benché titubante e diffidente, Fahryon sollevò lo sguardo e, incrociato quello terribile del drago, lo fissò a sua volta rimanendone ipnotizzata, mentre rivoli di sudore freddo le colavano giù per la schiena.
Gli occhi del drago la scrutarono, indagatori e implacabili poi, come delle fiere che avessero fiutato la pista di una preda, si gettarono su di lei. Fahryon, terrorizzata, scappò per sottrarsi ai fuochi seducenti e sfolgoranti che volevano sondare la densa e profonda oscurità del suo animo e che la inseguivano senza posa. Nell'istante stesso in cui quegli occhi la ghermirono, Fahryon non riuscì più a distinguere il mostro da sé e, come se per un attimo fuggevole fossero diventati un essere solo, l'istinto violento dell'animale la pervase, facendo scorrere più velocemente il sangue nelle sue vene e accendendo in lei un intenso brivido di vitalità. Sentì allora il suo tremito di paura tramutarsi nel senso di trionfo e di eccitazione del drago per averla in suo potere e si ribellò incalzandolo a sua volta con ferocia. Poco dopo, i ruoli s'invertirono nuovamente e poi ancora, in un'alternarsi estenuante di trepidazione ed ebbrezza, finché Fahryon si accasciò a terra stremata e ansante, incapace di comprendere dove quel folle inseguimento avesse realmente avuto luogo: ricordava però di aver già provato quel genere di sentimenti e di emozioni.
«Quando?», domandò la voce.
La giovane donna scosse la testa: non lo sapeva ...
«Non lo sai? Ne sei certa ... Fahryon?», chiese la voce.
Fahryon alzò di scatto il capo: quella voce l'aveva chiamata Fahryon.
Nella sala, fastosamente decorata e affollata di spettatori elegantemente vestiti, si diffondeva la musica accorata e malinconica del canto della regina Elavnys. Nella sua mente poco per volta le note del canto si affievolirono fino a spegnersi.
Fahryon!
Quel nome l'aveva destata dagli inganni della Malia di Kahvjai!
Poi, lei lo aveva ucciso con la sua Armonia ed era in quell'istante che aveva provato la stessa eccitazione del drago!
Quando aveva affrontato il Reggente uccidendolo, le si era svelata una parte di sé che agiva per istinto e che non era stata in grado di controllare. C'era una parte oscura di sé, nella quale non era mai stata costretta a guardare e che, nel momento del pericolo, era affiorata con prepotenza in superficie; ma era in essa che aveva trovato la forza per difendersi e per distruggere. Ne aveva provato un tale terrore da decidere inconsapevolmente di negarla, di cancellarla del tutto.
Fahryon alzò lo sguardo e incontrò gli occhi enigmatici del drago e, per la prima volta, non provò disagio. Il drago allargò maestosamente le ali e la fissò agitando vigorosamente la lunga e possente coda, mentre emetteva sibili sempre più minacciosi.
Fahryon lo osservò pensierosa. Al mostro sarebbe bastato puntare contro di lei uno solo dei suoi artigli per annientarla, ma non l'aveva ancora fatto. Una ragione doveva pure esserci.
«Quale è il significato dell'Uroburo, Fahryon?», le domandò la voce.
L'Uroburo era il simbolo dell'eterno fluire del Tempo, della continuità della vita e del mondo creato: nel cerchio dell’Uroburo Suono e Silenzio, Luce e Oscurità, Vita e Morte nascevano uno dall'altro e non sarebbero mai esistiti uno senza l'altro. Il Magh doveva penetrare nel nucleo, in apparenza vuoto e oscuro, dell'Uroburo per giungere alla Conoscenza del Mistero del Suono Sacro, dove gli opposti si conciliavano nell'Unità del molteplice.
Fahryon tornò a fissare il drago che la osservava con espressione subdola, mettendo in mostra le sue zanne acuminate. Il mostro avanzò di alcuni passi, facendo tremare il terreno sotto i suoi piedi, fino a incombere minacciosamente su di lei. Fahryon, soffocata e spaventata dall'intensità dell'odio e dell'ira che sentiva ribollire dentro lo sguardo minaccioso del drago, tentò di sottrarvisi ma non vi riuscì. Allora comprese.
Negli occhi terrificanti del drago vedeva riflessi i sentimenti brutali e violenti che si agitavano in lei. Suono e Silenzio, Luce e Oscurità: quello era l'Uroburo e lei doveva accettare che quegli opposti facessero parte di lei e cercare di metterli in equilibrio.
«Dove ti hanno condotto le scelte che hai compiuto, Fahryon?», chiese la voce.
La scelta di negare una parte di se stessa per non soffrire l'aveva portata nel labirinto del Vuoto; quella di ascoltare le voci che parlavano al suo cuore in quella grotta, custodita dal drago.
La giovane donna lasciò scorrere lo sguardo attorno a sé.
I draghi nelle leggende vegliavano sui tesori ma lì non c'era assolutamente nulla all'infuori di lei e lei non possedeva nulla di più prezioso oltre se stessa.
Quella grotta era dunque il suo cuore!
Ognuno compiva le sue scelte determinando il suo cammino: lei nel giardino delle erbe profumate aveva scelto e poi, al Santuario, aveva riconfermato il cammino della Conoscenza, causando involontariamente la rovina della sua famiglia. Era un essere umano, aveva dei limiti e non poteva combattere contro la volontà e le scelte del nobile Mazdraan. Ora comprendeva che nemmeno la confessione di Tyrnahan avrebbe mai potuto distogliere il padre di Uszrany dal cammino che lui si era scelto e che perseguiva con determinazione. Nessuno avrebbe mai potuto salvare la sua famiglia, anche se lei lo aveva creduto possibile. Anche Kahvjai aveva scelto e ora Fahryon sapeva di non averlo ucciso con la sua Armonia: il Reggente, ricusando in punto di morte il Mistero del Suono Sacro per il Silenzio e l'Oscurità, aveva compiuto la sua scelta determinando la sua condanna per l'eternità.
«Tu hai ancora la possibilità di scegliere, Fahryon, ma questa volta la tua scelta sarà definitiva», l'ammonì la voce.
La giovane donna trasalì riconoscendo finalmente la voce di Tyrnahan.
«Sì, sono io, Fahryon», confermò la voce dolcemente. «Solo ora anche io ho compreso: il Suono Sacro, tramite le parole di Xhanys, mi aveva indicato la via ma io l'avevo frainteso. Il mio dono era per proteggerti da Kahvjai e poi per accompagnarti alla grotta di questo drago conducendoti sul cammino della memoria: così, insieme abbiamo potuto smantellare il Vuoto nel quale avevi chiuso il tuo cuore carico di dolore. Ma se tu non avessi sondato le profondità del tuo animo prendendo consapevolezza anche dell'esistenza del tuo lato oscuro, non avresti mai potuto trovare l'equilibrio con te stessa necessario per dominare l'Armonia. Però, sei tu che devi scegliere di uscire da questa grotta affrontando il drago», la ammonì con gravità. «Rifletti su ciò che provi e cosa vedi quando i tuoi occhi s'immergono in quelli del drago, Fahryon», la esortò.
La giovane donna gettò un'intimorita occhiata al drago che, immobile al centro della grotta, la fissava enigmatico. Di fronte alla sua incertezza, l'espressione misteriosa negli occhi del drago si tramutò poco per volta in una selvaggia, carica di primitiva forza ferina. Tutto l'iridescente corpo del mostro fremette, scosso dal desiderio d'impadronirsi di lei e, pregustando il sapore del suo trionfo, iniziò ad avanzare determinato. Fahryon arretrò terrorizzata interrrogandosi freneticamente su cosa avesse visto quando era riuscita a sua volta a scrutare nell'immensità di quegli abissi.
«Fahryon!», esclamò ad alta voce con esultanza.
Il drago si bloccò sorpreso.
«Tu sei me, tu sei la forza e l'istinto che si celano nel cuore d'ogni essere umano, che incessantemente si generano, si distruggono e si rigenerano», gridò in tono vittorioso ed ergendosi con sfida per affrontarlo un'ultima volta. «Riconoscendoti per quello che sei, ti ho domato e non ti temo più. Tu non mi annienterai e non ti servirai di me per distruggere, ma io attingerò alla tua forza per creare, drago, perché ormai tu mi appartieni».
Il drago sollevandosi sulle zampe posteriori spalancò le immense ali, ruggendo la sua rabbia per essere stato soggiogato. Con un fragore, che fece rimbombare la grotta, ripiombò a terra e, dimenando la coda, sibilando furioso nel vedersi sfuggire la preda, si protese, eruttando fuoco dalle fauci e soffiando contro di lei, in un ultimo disperato tentativo di non essere sottomesso.
Fahryon fissò con determinazione gli occhi del drago che brillavano di uno sfavillio sanguinario, consapevole che, se in quell'istante il minimo dubbio o timore avessero incrinato la sua conoscenza, il drago ne avrebbe approfittato a suo vantaggio. Con voce stanca e appannata, intonò l'inno sacro della contemplazione più profonda, che ora poteva sentire risuonare attorno a sé e dilagare nel suo animo e nel suo cuore con esultanza, annullando ogni affanno e apportandovi nuovamente la gioia della consapevolezza di esistere.
Il Suono Sacro del Mondo la accolse, avvolgendola nella Sua Vibrazione vivificante. Fahryon, abbandonandosi fiduciosa a Esso, ne trasse nuova forza e sicurezza per continuare a cantare e il drago lentamente si dissolse nella calda polla d'acqua sorgiva del Santuario, inondata dalla rosea luce dell'aurora.
Il suo viaggio era compiuto: Fahryon era rinata sbocciando al calore del sole dell'Astahzar, il Risveglio del Mondo, l’equinozio di Primavera.
We all have an unsuspected reserve of strength inside that emerges when life puts us to the test.


E' possibile acquistare il romanzo su AmazonMondadori e Feltrinelli.
Daniela Lojarro è nata a Torino. Terminati gli studi classici e musicali (canto e pianoforte), vince alcuni concorsi internazionali di canto che le aprono le porte fin da giovanissima a una carriera internazionale sui più prestigiosi palcoscenici in Europa, negli U.S.A., in Sud Corea, in Sud Africa nei ruoli di Lucia di Lammermoor, Gilda in Rigoletto e Violetta in Traviata.


Per contattare l'autrice: Google Plus | Facebook | Twitter | Pagina Facebook | Gruppo Facebook


Recensione: Non dirgli che ti manca - Alessandra Angelini





Titolo: Non dirgli che ti manca
Autore: Alessandra Angelini
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 17 Novembre 2016
Genere: New Adult
Prezzo: e-book 4,99 € cartaceo 9,90 €








Isabella è a pezzi. Deve vedersela con un padre di successo, per il quale non c’è un altro futuro possibile se non quello che lui stesso ha immaginato per la figlia. E come se non bastasse, il suo fidanzato, quello che secondo tutti era il ragazzo perfetto, la tradisce spezzandole il cuore. Così decide che è arrivato il momento di cercare la propria strada e trasferirsi da Roma a Bologna per studiare. Ma la vita è sempre pronta a sorprenderti: nel caso di Isabella l’imprevisto si chiama Denis, tatuatissimo batterista dei Bad Attitude. In una notte che cambia tutto, Isabella infrange ogni regola. I due si imbarcano in una relazione turbolenta, fatta di lunghe separazioni, resa complicata dall’insofferenza del padre di lei e dalle insicurezze della ragazza. Nonostante le differenze sociali, quello che Denis e Isabella provano l’uno per l’altra è un sentimento insopprimibile, forte e delicato, violento e dolce allo stesso tempo, qualcosa che va oltre le regole, ma che non sembra destinato a finire, come quelle melodie che entrano nella testa e non se ne vanno più…




Sono giorni che provo a scrivere la recensione di questo libro e non riesco proprio a buttar giù le parole. Non so se vi è mai capitato di provare sensazioni contrastanti che oscillano dall'amore immenso all'odio totale. In pratica un vortice di emozioni difficile da valutare.
Sto parlando del libro Non dirgli che ti manca di Alessandra Angelini.

Procediamo con ordine e cerchiamo di sbrogliare la matassa: Isabella è una ragazza come tante, con una famiglia molto solida e scomoda alle spalle, amici ed un ragazzo all'apparenza perfetto, proprio un perfetto idiota, figlio di papà che finisce per tradirla con la sua migliore amica.
In seguito a questo evento la nostra protagonista decide di cambiare aria e allontanarsi da tutto e tutti, raggiunge la cugina a Milano e trascorre con lei due settimane. Qui tutto cambia perché Isabella conosce Denis; il batterista di una band emergente, i Bad Attitude. Denis è il classico “bad boy” dalla scorza dura ma con il cuore tenero, alla fine da donnaiolo impenitente appena incontra la nostra “Bella” si innamora all'istante.
Attrazione reciproca e caratteri molto diversi porteranno i due giovani a vivere una storia d’amore molto turbolenta.

Fin qui abbiamo tutti gli ingredienti del classico romance: una giovane e bellissima ragazza con una famiglia importante che ostacola le sue scelte di vita e un’aspirante rockstar scapestrata.
Allora che cosa non mi ha convinta fino in fondo?
Adoro sempre quando ci immergiamo nel mondo rockettaro delle band, ho letto molti libri di questo genere perché sono un’amante della musica e non vi nascondo la mia ossessione per Kellan del “Frutto proibito”, libro che ho letto milioni di volte. Ma mi spiace dirlo Denis non è Kellan e spesso gli manca quel carisma e quella potenza erotica e sensuale che il protagonista di questo tipo di storie deve avere. 
Una volta credevo di avere tutto, una vita perfetta, una famiglia tipo, un fidanzato innamorato.Lo credevo. Poi ho aperto gli occhi e le ho viste […]Ero stata costretta a riconsiderare quello che pensavo di sapere.Pormi le domande che avevo accantonato.Chi ero? Cosa mi spingeva avanti?E poi la domanda più difficile di tutte: ero davvero felice?

martedì 20 dicembre 2016

Recensione: Insieme per sempre - Lauren Rowe






Titolo: Insieme per sempre
Autore: Lauren Rowe
Casa editrice: Newton Compton
Genere: Erotic romance
Serie: The Club #4
Prezzo: 3.99 (e-book)
Data di pubblicazione: 7 dicembre 2016 





Pensavano di avere raggiunto la vetta più alta. Ma si sbagliavano.

Jonas e Sarah sono uniti più che mai, ma la loro bruciante storia non smette di regalare nuove emozioni, fino ad arrivare al culmine, sfiorando vette di sensualità mai neppure immaginate. L’amore e la passione che li lega sono andati crescendo e il frutto sarà un regalo della natura, un’esperienza incomparabile, la nascita di una nuova vita e di un futuro radioso.




Jonas e Sarah Faraday hanno tutto quello che una coppia spostata possa desiderare. Tutto. Una casa accogliente, cognati fantastici, due gemelli in arrivo e un amore talmente grande che farebbe impallidire qualsiasi cosa. Si potrebbe aspirare a qualcosa di più? A QUANTO PARE, SI.
Io non riesco proprio a capire perché accadano queste cose. Come può una trilogia molto carina finirmi con un libro che di carino non ha neanche la copertina?
Jonas  è diventato una mammoletta. Se negli altri libri Platone era il suo migliore amico, ora è diventato di certo il melodramma. Dicono che l'amore ci renda più sensibii... Ma qui si passa da un estremo all'altro in 0,8 secondi. Adoravo lui e le sue citazioni, il suo elevare il sesso ad una religione, la sua conoscenza del tutto e del niente; e soprattutto adoravo il suo proteggere la persona che ama con tutto se stesso. Queste sono cose che capisco, davvero, ma così è troppo. 
Sarah è felice e molto incinta. In attesa di due gemelli al settimo mese è diventata un "condominio estremamente grande" (cito testualmente). E' sicura di aspettare due maschi ma, Jonas non ha voluto sapere il sesso per nulla al mondo.
Il sesso è sempre stato una delle componenti fondamentali del loro rapporto. Non riescono a stare cinque minuti senza toccarsi, baciarsi e fare l'amore. Queste sono tutte cose bellissime perché vuol dire che una coppia a distanza di anni è ancora innamorata, ma un libro non può parlare solo di questo. Non è possibile.

«Le cose stanno così, caro maritino. Per mesi, sei stato estremamente protettivo nei miei confronti,il che è perfettamente comprensibile e molto dolce, e sì, sono ben conscia del fatto che la dottoressa Johnston ci ha detto di non darci troppo alla pazza gioia durante il terzo trimestre, qualsiasi cosa ciò comporti, e sono assolutamente d’accordo che non sia il caso di ammaccare le testoline dei nostri poveri bambini con la tua gargantuesca erezione, ma credo che tu abbia preso la questione dell’essere protettivo e gentile un po’ troppo alla lettera. Lo dico con amore… Be’, no, okay è una bugia. È solo che sono arrapata da morire: credo che sia arrivato il momento di scopare a sangue tua moglie incinta come se fosse la tua puttana sfondata»

Estratti + Giveaway: Christmas in Love Collection - Tiziana Cazziero

Buongiorno a tutti, Lettori Accaniti.
Mancano ufficialmente 5 giorni a Natale e la voglia di regali inizia a farsi sentire! Ecco perchè noi ragazze oggi siamo qui a proporvi un giveaway, che ha come premio la nuova Collection Natalizia di Tiziana Cazziero, Christmas in Love.
Sicuramente conoscerete l'autrice per romanzi come Patto con il Vampiro, Il Coraggio d'Amare, E tu quando lo fai un figlio? Diario di una maternità negata (Youfeel), ora è giunto il momento di conoscere il lato "festivo" di questa scrittrice!








Titolo: Christmas in Love Collection
Autrice: Tiziana Cazziero
Casa editrice: self published
Data d'uscita: 2 Dicembre 2016
Pagine: 124
Prezzo: ebook 0,99
                 cartaceo 6.24



Christmas In love Collection Romance è una raccolta di tre racconti che l'autrice ha voluto raccogliere in questo cofanetto unico per donare ai lettori queste storie insieme per Natale.
Sono tre storie romantiche già pubblicate in ebook.

Il coraggio d'amare
Ritrovarsi, la forza dell'amore
Maya, angelo del mio cuore.


If I had a flower for every time I thought of you...I could walk through my garden forever.
Acquistalo su Amazon

IL CORAGGIO D’AMARE 
Dedicato a tutte le persone che leggeranno questo racconto, a chi ha perso una persona che amavano e hanno avuto il coraggio di riprovare ad alzarsi e riprovare a vivere e ad amare. 

- “Finalmente i loro occhi s’incontrarono e i loro cuori batterono all’unisono per sempre, il loro amore aveva trionfato”. - The end. 

Elga sentì le lacrime scenderle giù per il viso, piangeva sempre alla fine di un romanzo d’amore. Adorava queste letture, anche se significava riportare in superficie ferite nascoste nei meandri più segreti del suo cuore. 
La riportavano indietro nel tempo, in un’altra vita, dove viveva felice con l’uomo che amava e la loro figlioletta Elisa di cinque anni. 
Viveva nel suo piccolo e modesto paradiso, poi era arrivato quel giorno maledetto e, tutto era stato spazzato via. Una tragedia troncò il loro idillio per sempre: un pirata della strada in un attimo aveva spezzato le loro vite. Distrutto una famiglia. 

Erano trascorsi quattro lunghissimi anni da quel lontano gelido venerdì, ma il dolore legato ai quei ricordi persi nel tempo e alla malinconia per quel che aveva avuto e perduto, non si placava mai. 
«Non capisco perché ti ostini a leggere sempre quei romanzi d’amore.» Disse quella voce. La conosceva bene, era quella di Viviana, la sua migliore amica di sempre, che con lei aveva vissuto il suo dramma. Le era stata vicina, cercando di darle, per quanto possibile, l’aiuto necessario per trovare la voglia e la forza per tornare a vivere, o forse sopravvivere, come diceva Elga. 
Viviana era arrivata a casa dell’amica senza preavviso, comportamento abituale che ormai Elga aveva deciso di non contrastare più. Spuntava alla porta di casa improvvisamente, suonava finché Elga sfinita dal suo atteggiamento, non si decideva ad aprire. 
«Lo so che ci sei! Apri! Resterò qui fino a quando non ti deciderai ad aprire. Anche i tuoi vicini di casa ne saranno contenti!» Ripeteva la donna suonando il campanello e bussando ripetutamente sulla porta. 
Nonostante Elga si sentisse furiosa per questo suo atteggiamento, l’ilarità di Viviana era sempre prorompente; riusciva a vincere sull’amica e le sue incertezze. Viviana vinceva sempre, pensò.