lunedì 29 giugno 2020

Review Party - Fondazione, il ciclo completo - Isaac Asimov



Buon pomeriggio lettori accaniti! Benvenuti al terzo articolo della giornata! Oggi pare non ci fermeremo tanto presto, infatti, c'è ancora una sorpresa per voi! Ad ogni modo, oggi inizia ufficialmente il Review Party dedicato ai sette libri de La Fondazione di Isaac Asimov che, finalmente per Oscar Vault, sono usciti tutti insieme. Oggi è il turno di Preludio alla Fondazione. Siete pronti ad immergervi in questo panorama letterario? Allora non vi resta che seguirci! 



Titolo: La fondazione, ciclo completo.
Autore: Isaac Asimov
Genere: Sci - fi, fantascienza
Editore: Mondadori, Oscar Vault
Serie: Saga completa
Pagine: 1476 pp circa
Prezzo: 32 € copertina rigida - 14,99 € ebook 
Data di pubblicazione: 9 Giugno 2020


Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l'intera saga.


Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

recensione

Buon pomeriggio lettori accaniti!
Dopo qualche ora, rieccomi tornata con un nuovo articolo per voi. Questa volta si tratta della recensione di Il Preludio alla Fondazione, di Isaac Asimov. Prima di lanciarmi nella recensione stessa, vorrei ringraziare la Mondadori per avermi dato il permesso di creare un evento che ruotasse intorno a questa grande saga e grazie anche a chi ha deciso di partecipare. <3 
Vorrei anche donarvi qualche informazione e qualche curiosità rispetto questa opera. Benché il Preludio sia un "prequel" della saga stessa, esso è stato pubblicato nel 1988, ben trentasette anni dopo la pubblicazione del primo libro della prima trilogia del Ciclo della fondazione. Dopo di lui, nel 1993 viene pubblicato Fondazione Anno Zero, mentre tutti gli altri libri sono antecedenti a queste date. La trovo una cosa piuttosto affascinante, come se l'autore si fosse sentito in dovere di dare ulteriori spiegazioni dopo aver terminato i cinque libri della saga (l'ultimo nel 1986, anche se notiamo abbiano una distanza di trent'anni circa dalla prima trilogia).
 Il matematico guardò oltre la ringhiera, nel baratro fra le due corsie pedonali che si snodavano in direzioni opposte, incrociando i raccordi posti a intervalli regolari. Rabbrividì leggermente. «Se intende dire paura del vuoto nei punti elevati, no, normalmente no. Ma guardare giù non è piacevole. Che distanza c’è da qui a là sotto?»  

La prima cosa che mi sovviene dire, ma soprattutto che vado a ripetere poiché già ammesso nella tappa del blogtour è quanto Asimov possa essere ritenuto attuale, ma soprattutto un genio. La prima trilogia, scritta a meno di dieci anni dalla fine della seconda Guerra Mondiale, mostra già come egli guardi avanti e nei libri successivi, questo diventa ancora più evidente. Trovo, dunque, che l'autore abbia un certo fascino proprio per la sua capacità di rendere attuale un argomento che, sicuramente, all'epoca non lo era affatto. Va comunque ricordato che "L'epoca" in cui si trova Asimov è distante meno di ottant'anni da noi. Eppure vede più in là. Una qualità, soprattutto per questo tipo di libri, da non sottovalutare. Con le sue 283 pagine, Preludio alla Fondazione ci mostra i meccanismi dietro a quanto accade durante la prima trilogia. Ad ogni modo, nella nuova struttura della Fondazione, Preludio viene messo come primo libro poiché, sebbene non sia in ordine di pubblicazione, egli è in effetti l'antecedente di tutta la prima trilogia, stessa cosa avvenuta con Anno Zero. Cosa mi ha colpito di questo romanzo? Innanzitutto posso dirmi colpita dallo stile dell'autore che, a mio avviso, non è difficile come qualcuno può immaginare. Si tende a pensare che autori famosi e di una certa portata possano scrivere in maniera troppo difficile, ma la realtà è ben diversa, si tratta di un pregiudizio. Asimov è, a mio avviso scorrevole e per nulla difficile. Certamente, se si prende in considerazione di leggere sette volumi di saga sarà lungo e si andrà a rilento, ma ciò che mi ha colpito di questo volume non sono tanto le pagine in sé, che non arrivano nemmeno alle trecento, ma la capacità di dare risposte, porre le domande giuste per ciò che deve avvenire. Ci si dovrebbe accorgere che è un romanzo scritto dopo? Non saprei, onestamente. A rigor di logica, leggendolo in questo ordine è chiaro che troviamo qualcosa di lineare ed è per questo più complicato capire quando qualcosa è stato scritto prima o dopo. Credo che, invece, leggendo tutto in ordine di pubblicazione, le cose cambino.
 Non poté però ammirare il panorama a lungo.

Sicuramente ho apprezzato che, all'inizio di un nuovo capitolo ci sia qualcosa che riguarda l'enciclopedia galattica. Questo, a mio avviso, credo sia ancora meglio, soprattutto se siete assetati di conoscenze come la sottoscritta. Questo Preludio ha instillato in me una certa curiosità che mi ha portata a leggere ancora e ancora. Sì, ho quasi finito questa saga e, onestamente, non vedo l'ora di potervi parlare anche degli altri capitoli. Sicuramente ci sono delle note negative, la prima tra tutte è sicuramente la lettura a due colonne che è davvero molto scomoda. So che è fatto per motivi di praticità, ma io rischio sempre di cavarmi gli occhi quando mi trovo davanti certe letture. Si tratta, inoltre, di una scrittura piuttosto piccola e questo ancora una volta non mi è d'aiuto. Ammetto, tuttavia, che questo non mi ha fatta desistere dalla lettura, anzi, tutto il contrario, devo ammetterlo. Nonostante sia stato scritto dopo, questo preludio svolge un compito importante: accompagnare il lettore al prossimo capitolo, una cosa che mancava con la sola prima trilogia, credo sia questo il motivo dell'aggiunta di ben quattro libri negli anni '80 / '90. Credo, perciò, di poter affermare che questa saga meriti di essere letta o, almeno, di essere iniziata. Non solo perché Oscar Vault mette a disposizione un'edizione completa e con una nuova traduzione che trovo assolutamente impeccabile, ma perché trovo possa essere un "must" da leggere, una sorta di classico che, tuttavia, non appesantisce, ma che al massimo arricchisce, un valore sicuramente non da tutti. 

A presto, 

VOTO:

 «Lei non è dahlita.» «No, ma voglio ugualmente un coltello.» «È contro la legge vendere coltelli.» «Non sono una donna poliziotto, né un agente governativo. Vado a Billibotton.» L’uomo la fissò pensieroso. «Da sola?»  


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