venerdì 22 novembre 2019

Recensione: Il secondo lavoro di Babbo Natale - Michele D'Ignazio




Titolo: Il secondo lavoro di Babbo Natale
Autore: Michele D'Ignazio
Illustrazioni: Sergio Olivotti
Genere: Narrativa per bambini
Editore: Rizzoli
Pagine: 88 
Prezzo: Cartaceo 15,00  ebook 6,99
Data di pubblicazione: 5 Novembre 2019


Babbo Natale, si sa, è uno stagionale, e gli è sempre andata bene così, finché per colpa della crisi non è costretto a cercarsi un secondo lavoro. Fosse facile! Il cameriere? No, Babbo Natale è troppo grosso e goffo. L'animatore? Troppo vecchio. L'operatore di call center? Non fa per lui. Ma proprio quando sta per perdere ogni speranza, Babbo Natale trova un mestiere perfetto. E scopre che non è mai tardi per realizzare i desideri. I propri, ma soprattutto quelli degli altri.


Copia omaggio fornita gentilmente da Rizzoli

recensione

Eccomi qui lettori e lettrici accaniti!
Per la prima volta mi cimento in qualcosa che fino ad ora non ho mai fatto, una recensione di un libro per i lettori più piccolini.
Appena ho visto questo libro fra le uscite di Rizzoli, mi sono innamorata della copertina e leggendo la trama mi sono chiesta: “Perché non recensirlo? Perché non rivolgersi anche ai lettori più piccoli?”. Ed ora eccomi qui, a parlarvi del romanzo “Il secondo lavoro di Babbo Natale” scritto da Michele D'Ignazio ed illustrato da Sergio Olivotti.

Cosa accadrebbe se colui che regala gioie ai nostri bimbi d'improvviso venisse licenziato? Cosa succederebbe se Le Poste decidessero di sostituire la figura di Babbo Natale con dei robot per risparmiare soldi?
Babbo Natale cosa farebbe? Si dovrebbe reinventare. Ma che lavoro potrebbe mai andare a fare lui, abituato a regalare gioie ed a gioire di quelle letterine che gli arrivano ogni anno? Come potrebbe sopravvivere senza?
Una combo meravigliosa un libro per bambini sul Natale.
La trama è assolutamente attuale ed al tempo stesso originale e ritengo che lo scrittore abbia avuto un'idea geniale.
Appena arrivato il libro ho iniziato subito a sfogliarlo e ho trovato le illustrazioni meravigliose. Sono quel tocco in più, quello che può spingere ed invogliare un bimbo a leggere questo piccolo racconto.
Il testo non è eccessivamente lungo e si può rivolgere ad un età compresa fra i 6 e gli 8 anni, le parole sono facilmente comprensibili e i caratteri abbastanza grandi da facilitare anche le prima letture.

Ma cosa vuole trasmettere questo libro? Che cosa vuol far capire ai più piccoli?
Il messaggio che, a mio parere, l'autore vuol far passare è quello di non arrendersi mai, di reinventarsi e di tentare, tentare ed ancora tentare perché prima o poi i nostri sogni si avvereranno. Cosa bisogna fare affinché questo avvenga? Impegnarsi in tutto ciò che facciamo, tenere duro anche nei momenti più difficili ed avere tenacia, crederci, crederci davvero.
Un messaggio di speranza dunque, ma anche di meritocrazia, cosa importante da far capire ai nostri piccini di casa: nessuno ci regala niente e per riuscire a raggiungere i nostri obiettivi, dobbiamo lavorare sodo ed essere veramente molto tenaci.
Perciò mamma e papà all'ascolto, se cercate un regalino da far portare da Babbo Natale durante la notte più magica dell'anno, questo non può che essere il libro che fa per voi!
Io passo e chiudo e vi do appuntamento alla prossima recensione e chissà che non sia un altro libro per l'infanzia? Chi può dirlo... Restate sintonizzati!
Baciii





VOTO:

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