martedì 6 novembre 2018

Blogtour & Recensione: L'isola del Santuario - Licia Troisi


Buongiorno a tutti Lettori Accaniti, oggi doppia dose di sorprese!
Dopo la recensione di questa mattina, vi vogliamo parlare anche del romanzo che ha infiammato i cuori degli amanti del fantasy di tutta Italia (o almeno il mio sicuramente).
Come ultima tappa del Blogtour dedicato all'uscita de L'isola del Santuario di Licia Troisi con Mondadori, vi proponiamo una recensione del romanzo. Se volete saperne di più, rimanete con noi!


Titolo: L'isola del Santuario
Autore: Licia Troisi
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Serie: La saga del Dominio #3
Pagine: 288
Prezzo: € 19,00
Data di pubblicazione: 30 Ottobre 2018


Myra è stata la guerriera prediletta di Acrab, condottiero e inventore. Lui l’ha cresciuta, è stato il suo mentore, il suo protettore… e l’assassino di suo padre.

Acrab vuole conquistare il Dominio delle Lacrime, abbattendone i regni grazie al suo esercito di reietti e alle sue invenzioni, capaci di distruggere intere città. È disposto a tutto pur di riuscire a imporre la sua giustizia, anche a usare gli elementali come combustibile per le sue macchine mortali. E Myra è l’arma finale per la sua conquista. Deve trovarla per catturarla e piegarla ai suoi scopi. Ma qualcosa lo frena, l’amore che prova per lei, e che rischia di portarlo alla rovina.

Myra vuole ridare l’equilibrio al mondo, liberando gli elementali dalla schiavitù dei maghi Camminanti, riportando pace e armonia. Per lei Acrab è il nemico da fermare e uccidere, ma ogni volta che si è trovata di fronte a lui non è stata capace di resistere alle sue parole.

Alle sue carezze.

Adesso, la loro guerra sta arrivando alle battute finali. Mentre Acrab con la sua fortezza volante sta abbattendo gli eserciti nemici e si avvicina alla vittoria finale, Myra ha scoperto il luogo dove i suoi poteri si riveleranno nella loro pienezza. L’isola di Kathernesos, uno dei luoghi dove le energie dei Primi sono ancora presenti, dove la magia della Luce è ancora attiva. Ma dovrà arrivarci prima che i soldati di Acrab la fermino, e prima che la nuova vita che sta crescendo dentro di lei le prosciughi tutte le forze.


Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

recensione

Ancora buongiorno Lettori Accaniti.
La mia venerazione per questa autrice risale a tempi immemori (più o meno alla pubblicazione delle Cronache del Mondo Emerso), quindi per me è sempre una gioia avere la possibilità di leggere qualcosa di suo.
Riconosco che non tutti i romanzi di questa autrice siano per tutti, ma personalmente ho sempre trovato sublime il suo talento nel raccontare storie scomode con semplicità, mettendone in risalto la naturalezza e la bellezza.
Cerco di spiegarvi meglio il mio punto raccontandovi qualcosina del romanzo.


Myra rimase a terra, immobile, il polso ferito poggiato al suolo. Per la prima volta da quando tutto era iniziato, davvero non sapeva cosa fare.

L'ultimo capitolo della saga si apre in seguito alla cattura di Kyllen da parte di Acrab, catapultando il lettore nel bel mezzo di una guerra ad assistere alle imprese di Myra, determinata a riprendersi l'uomo che ama.
Già dalle prima pagine è possibile accorgersi che qualcosa non va.
Myra non è più la spietata guerriera che avevamo conosciuto nei primi due romanzi. La precisa macchina da guerra in cui aveva trasformato il suo corpo non funziona più come vorrebbe.
Spesso è colta da capogiri, è sempre stanca, emaciata, ma al contempo pesante e rallentata. Qualcosa dentro il suo corpo sta cambiando, ma la protagonista ha paura di ammetterlo e, soprattutto, è terrorizzata di sapere chi sia il responsabile di tale mutamento.

Acrab, dal canto suo, è ad un passo dal realizzare il progetto a cui ha sacrificato tutta la sua vita. Quel piano perfetto, studiato al minimo dettaglio, che condiziona tutte le sue azioni e decisioni da tempi immemori.
Tutte, tranne una.
Se il tiranno negli anni ha silenziato qualsiasi istinto che potesse distrarlo dall'obiettivo che si era prefissato, non è riuscito a fermare lo slancio di un cuore che pensava ormai freddo e che con gli anni ha imparato ad affezionarsi alla fedele guerriera, fino ad arrivare ad amarla. Ma Myra non è più dalla sua parte, Myra l'ha tradito ed è decisa a mettere fine al suo sogno.
Acrab si ritrova così nel suo peggior incubo: abbandonato dall'unica persona a cui teneva al mondo e talmente ossessionato da non riuscire a portare a termine il suo piano.
Inizia così l'ultima avventura (per ora) nel Dominio delle Lacrime, un viaggio che vi terrà con il fiato sospeso fino alla sua conclusione.
«Mi hai lasciata libera, alla fine.»
«Te l’avevo promesso. Non lo voglio più, il Dominio. Voglio te. Soltanto te.»
Lei continuò a sorridere. «Dovrai essere forte, ora, per il bambino» disse soltanto.

Come ho detto questo non è un romanzo per tutti.
Personalmente da più piccola apprezzavo di più le protagoniste forti, indomite, irremovibili. Ad oggi mi rendo conto che sono sì di estrema ispirazione, ma forse non sono così reali come sono invece le protagoniste della Troisi.
Ho trovato il personaggio di Myra terribilmente attuale e reale.
Una donna forte, ferita dalla vita, che riesce a trovare il coraggio di amare ancora e che purtroppo si trova davanti ad una delle scelte più difficili che una persona debba compiere: scegliere di vivere il suo amore, anche se completamente sbagliato per lei, oppure lasciarlo andare e scegliere sè stessa, anche se questo la porta ad un cammino inizialmente solitario e doloroso.
Prendere una decisione del genere non è facile e anche una volta fatta la scelta giusta per sè stessi non si smette mai di chiedersi se la decisione presa sia quella corretta e se davvero valga la pena stare così male per fare la cosa giusta.
Ma ne vale la pena, sempre.

Anche il personaggio di Acrab è molto complesso.
Devo ammettere che quando apro un libro della Troisi ho sempre paura del "cattivo" di turno, perchè, come già detto, tutti i suoi personaggi sono estremamente reali. Quindi non aspettatevi un personaggio negativo che riuscirete ad odiare con tutto il cuore, ma preparatevi ad affezionarvi a lui e ad arrivare alla fine del romanzo sì contenti per il finale, ma anche parzialmente insoddisfatti e con una sensazione di nostalgia apparentemente inspiegabile.
A tal proposito ho una proposta: apriamo un centro riabilitativo per tutti i cattivi da redimere e facciamoli vivere in pace, felici e contenti.
Purtroppo ho il presentimento che l'autrice non raccoglierà questo consiglio e continuerà a regalarci questi finali agrodolci, che ci fanno tanto soffrire, ma amare i suoi romanzi.

Che dire, la finisco di annoiarvi con le mie considerazioni e vi lascio con un consiglio spassionato: date una possibilità a questo romanzo, anche se non è il vostro genere, anche se pensate che non possa piacervi.
A mie spese posso dirvi che spesso si trova quello di cui si avrebbe bisogno nei luoghi più disparati, anche in un romanzo a cui non dareste nemmeno un secondo sguardo.
Io ho amato questo libro, è stata la lettura giusta al momento giusto e più di tutto mi porto dietro il messaggio che l'autrice ci aveva già anticipato nell'intervista che ci aveva rilasciato qui, dobbiamo avere il coraggio di percorrere il percorso più giusto per noi, anche se questo implica il doverlo fare da soli.
Alla prossima recensione!





VOTO:

Si conclude qui la nostra tappa, vi lascio il calendario nella speranza che possiate trovare qualcosa di vostro gusto!
Alla prossima!

1 commento:

  1. Bellissima recensione, davvero. Concordo su tutto, su ogni parola, su ogni apostrofo. E poi quel finale... (nella mia recensione ho scritto una lunghissima parte spoiler pur di elaborarlo). Speriamo che Licia decida di tornare nel Dominio, più prima che poi.

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