martedì 18 giugno 2019

Review Party: Arcana. Il castello dei destini sbagliati — Maurizio Temporin

















Buongiorno lettori accaniti! Eccomi qui con la recensione di Arcana che vi avevo promesso nel momento del blogtour! Il romanzo è edito da Mondadori ed è stato scritto da Maurizio Temporin! Vi avevo accennato qualcosa a riguardo la settimana scorsa, ma ora saprete tutta la verità! Non vi resta che continuare a leggere per sapere cosa ne penso di questo fantasy




Titolo: Arcana. Il castello dei destini sbagliati
Autore: Maurizio Temporin
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Serie: / / 
Pagine: 284
Prezzo: 9,99 € (ebook) — 19,00 € (cartaceo) 
Data di pubblicazione: 18 Giugno 2019


tarocchi sono sempre stati usati per conoscere il futuro, ma se qualcuno sapesse usarli per cambiare il passato? Unaballerina di tango che non sente il dolore, un chirurgo estetico col debole per il gioco d'azzardo, una ragazzina misantropa, unostunt-man masochista e un wedding planner dalla doppia personalità. Cinque sconosciuti, cinque persone troppo ferite e sole, disposte a tutto pur di ricucirsi addosso una speranza... Anche ad accettare misteriosi inviti, come quello di Ermete, un anziano in sedia a rotelle che vive in un castello tra le nebbie del Nord Italia. Il vecchio, che sostiene d'essere un mago, li ha scelti per farli diventare personificazioni di altrettanti Arcani Maggiori, allo scopo di creare un vero e proprio mazzo vivente, capace di modificare gli eventi. Ospiti e prigionieri della sua follia scopriranno fin dove sono disposti a spingersi pur di rimediare ai loro errori, anche a costo di non capire più quali siano i confini tra realtà e immaginazione.


Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

recensione

Ehilà lettori accaniti, buona giornata a voi! Oggi, come prima recensione mattutina vi invito a leggere questa! Il libro recensito è Arcana. Il castello dei destini sbagliati di Maurizio Temporin. No, non ci vedete doppio, la settimana scorsa mi sono cimentata nel blogtour di questo romanzo e, come promesso, ecco che sono tornata con la recensione grazie al review party che è stato organizzato! Perciò eccomi, nel giorno di uscita, a dirvi cosa penso di questa storia che, spoiler!, mi ha proprio rubato il cuore. Ebbene, se siete pronti, allacciate le cinture, partiamo per questo viaggio! 

Stava rientrando quando sentì che qualcosa le tratteneva la gamba. Per lei era difficile distinguere le sensazioni reali da quelle immaginate, e capì che era tutto vero solo quando scostò i bordi della pelliccia e si guardò il piede.Un piccolo serpente le aveva morso  la caviglia e continuava a stringere la presa. 



Devo essere sincera. La prima cosa che mi ha incuriosita di questo romanzo è stata sicuramente la copertina. Questo mi ha spinto ad iscrivermi al blogtour e al review party. Devo dire che mai scelta fu più saggia anche se, onestamente, so bene che non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina (finirei per non leggere più, in pratica). Dunque, parliamo di questa copertina che tanto mi ha affascinata. L'avete visto il castello? È una cosa bellissima! Mi sono proprio innamorata di quella grafica, davvero. Perciò ecco, la prima cosa che mi viene da dire è: ADORO LA COPERTINA. Vorrei venissero fatte più copertine di questo genere, lo ammetto. Ad ogni modo, vorrei anche congratularmi per l'editing che mi ha lasciata decisamente entusiasta: ho trovato il romanzo davvero molto curato. Le foto dei tarocchi, le brevi spiegazioni e così via: ho apprezzato davvero molto il tutto: a livello estetico, ma anche a livello di scrittura, questo libro risulta impeccabile, uno di quelli che dovrebbe decisamente essere consigliato a chiunque. 

«Guardi che se si vuole ammazzare lo sta facendo bene. Si fermi. Le chiamiamo un taxi.»La donna alticcia sbucò alle spalle di Tanita. Sembrava che la situazione la stesse divertendo.«Il nonno è un tipo tosto! Geriatric party hard...»Tanita la ignorò e affrettò il passo. L'anziano era sulla soglia del portone, pronto a uscire. «Ma che fa?» tentò di fermarlo un'ultima volta, ma lui non ascoltò il suo monito e andò nell'umido mondo esterno, dove la nebbia insegna a tutti cos'è la cecità.

Ammetto che questo romanzo forse non è esattamente per tutti. Benché lo stile di Temporin a mio parere è più che leggibile, posso comprendere che la storia possa in qualche modo turbare gli animi dei lettori. La verità è che questo romanzo, benché si presenti come un fantasy, ha molto da insegnare e questo, ovviamente, potrebbe scombussolare le menti delle persone. La maestria di Temporin nello scrivere questa storia è assoluta: non ho mai letto un libro di questo genere e non solo perché ci siano presenti i tarocchi, attenzione! Il modo in cui il mago tira le fila della storia e osserva ciò che i personaggi scelti da lui fanno è spettacolare. Ad un certo punto mi sono chiesta se non fosse il mago ad aver obbligato lo scrittore a scrivere questa storia come per metterci in guardia da qualcosa. Non so esattamente cosa poter aggiungere, ma sono più che certa nel dire che questo romanzo è assolutamente e totalmente consigliato. Trovo, inoltre, che anche i titoletti dei vari capitoli (ad esempio ’’barolo alchemico’’) siano davvero un tocco di genio. Ad ogni capitolo aspettavo di leggere il nome del successivo con tanta curiosità per capire a cosa sarei andata incontro. 

Pragmaticamente si tratta di far marcire della frutta e poi bersela, ma fare vino è una nobile arte, spiegava Ermete mentre precedeva gli altri tra le grandi botti, al pari dell'alchimia, tanto da poter paragonare le varie fasi della produzione ai tre stadi citati con le uova di pietra; attraverso la putrefazione si arriva alla resurrezione, a una sostanza nuova e pura, un nettare rosso, non dissimile dalla pietra filosofale o panacea universale. Testimone ne è il fatto che un buon vino cura tutti i mali, aveva ridacchiato Ermete per chiudere il discorso.

Quando è stata citata la  pietra filosofale ho urlato. Ho subito pensato ad Harry Potter e a Nicholas Flamel ero proprio in un brodo di giuggiole: insomma, Maurizio Temporin mi ha fatta emozionare con un semplice paragrafo e mi ha rimandata alla me undicenne che leggeva Harry Potter e fantasticava... Non solo questo paragrafo, ma tutto il romanzo oltre a farmi riflettere è riuscito a smuovere qualcosa in me che non provavo da tempo. Forse perché mi sono affezionata ai personaggi, forse perché, semplicemente, mi rendo conto di essere, in qualche modo, influenzata dal fantasy più di quanto non mi aspettassi. Insomma, questo romanzo mi è davvero piaciuto tantissimo e non posso fare a meno di consigliarlo a chi vuole davvero un buon fantasy! Io ora mi dileguo.

Alla prossima, 
















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