martedì 9 aprile 2019

Review Party: Mille ragioni per odiarti - Penelope Douglas





Titolo: Mille ragioni per odiarti
Autore: Penelope Douglas
Genere: Dark Romance 
Editore: Newton Compton Editori
Serie: Devil's Night #2
Pagine: 480
Prezzo: 5,99€ (ebook) 12,00€ (cartaceo)
Data di pubblicazione: 8 Aprile 2019


Banks non è una ragazza come le altre. È seria, controllata e preferisce di gran lunga starsene da sola, vestita da maschiaccio, piuttosto che parlare con la gente. Vive tra le ombre della città che si allungano intorno al Pope, un hotel abbandonato e oscuro, circondato dal mistero. Un mistero che qualcuno proveniente dal suo passato vuole conoscere, anche a costo di minacciarla. Anche a costo di spingerla al limite. Kai è uscito di prigione e deve fare i conti con tutti i suoi demoni, con tutti i suoi fantasmi. E così si ritrova faccia a faccia con Banks. In tutti gli anni trascorsi in prigione, Kai deve ammettere di non avere mai smesso di pensare a lei. Il nuovo incontro tra i due non scatena delle scintille, ma un vero e proprio incendio. Entrambi hanno dei segreti. E nessuno di loro è disposto a condividerli tanto facilmente.

Devil's Night Series:
1. Il mio sbaglio più grande (recensione)
2. Mille ragioni per odiarti
3. Kill Switch 
4. Nightfall

Copia omaggio fornita gentilmente da Newton Compton

recensione

Torna l'adrenalina pagina dopo pagina, torna la paura strisciante, torna la consapevolezza che nulla sarà più come prima. Più di ogni altra cosa, torna la temuta Notte del Diavolo dopo un'attesa logorante ed infinita! Sono felice di dirvi che Penelope Douglas is back! 
Mille ragioni per odiarti (Hideway) è il secondo capitolo della Devil's Night Series dedicata all'imperturbabile Kai Mori.
Un'attesa sfiancante che ha alimentato le nostre ossessioni ed elucubrazioni su tutti e quattro i cavalieri! 
“È solo un gioco. Non le farò del male”.
Son tornati i meravigliosi quattro di Thunder Bay: i cavalieri dell'apocalisse. I Demoni dall'aspetto avvenente con un cervello incasinato e pronto a dar battaglia. Lo so, lettrici del mio cuore, anche a voi erano mancati follemente! Con un colpo solo abbiamo ritrovato l'impulsività di Michael, la calma apparente di Kai, la follia incontrollata di Damon e l'impenetrabile oscurità di Will

Come ho scritto un anno fa sono letali, ambigui, pericolosi. Attirano con il loro magnetismo nella rete della sensualità, sono degli affascinatori seriali, capaci di soggiogare le mummie, di far capitolare la più "pura" delle vergini con un solo "fottutissimo" sguardo!
Era confusa. Spaventata. Esitante. Non sapeva che ero lì. Proprio sopra di lei. Non sapeva di aver i miei occhi addosso in quel momento. Non sapeva che sarei potuto correre da lei, stringerla in una morsa e averla sul pavimento prima ancora che si rendesse conto di quel che era accaduto.Non volevo spaventarla, ma lo feci. Il potere e il controllo creavano dipendenza. E non volevo che mi piacesse, perché mi sentivo male.

Li amo tutti, senza distinzioni e voglio leggere ogni pensiero meschino che è in grado di partorire la loro mente malata! Avevo già svelato di avere una piccola debolezza per Kai, quindi vi lascio immaginare quanta aspettativa si celasse dietro al romanzo della "divina" Penny! In Corrupt ha gettato piccole briciole di pane sulla personalità devastata e devastante di Kai, il criminale gentiluomo, mandandomi in confusione e soprattutto lasciandomi con il desiderio di conosce più a fondo alcuni lati del suo carattere. 
Avrei dovuto essere impegnato nella ricerca di Damon. Avrei dovuto essere impegnato a cancellare ciò che sapeva sul mio conto.Tuttavia, l’altra sera, in quel corridoio buio al Delcour, mi era tornato in mente tutto. Quanto fosse facile stare con lei, parlare con lei; quanto amavo quei rari momenti di vulnerabilità durante i quali sembrava quasi avere bisogno di me. E volermi.Era un tale mistero, ma al momento l’unica verità era questa: non facevo che pensare a come farla finire sotto di me, tra le lenzuola. Come sarebbero stati i suoi occhi? Che parole avrebbe sussurrato? Su quali punti del mio corpo avrebbe posato le mani?... Come potevo fare ciò che dovevo e tenerla con me?

Penelope Douglas è davvero brava perché ha seminato le stesse briciole in questo secondo capitolo sugli altri due ragazzacci della storia: Damon e Will. In questo modo il mio sistema emotivo è andato completamente in corto circuito. Well Done Bitch! 
Quasi ricordai cosa si provasse a essere lei. Cosa si provasse a sperare ancora di avere alternative. Ricordai il tempo in cui credevo che in qualche modo avrei potuto avere Kai e fare tutte le cose divertenti tipiche di una ragazza normale. In cui mi concedevo di bramare i baci rubati e i suoi occhi su di me. In cui lo immaginavo volere da me le cose che voleva da una donna. Mi bruciarono i polmoni e inspirai a fondo, rendendomi conto di essermi dimenticata di respirare. Dio, mi invase di nuovo tutto il desiderio di un tempo, mi travolse a ondate e mi incendiò la pelle. Ero affamata e, d’un tratto, mi parve di essere solo un cumulo di ossa così fragili da potersi rompere. Avevo così tanta fame.
Kai è calma apparente, rispetto a Michael che entra a gamba tesa sulla scena e porta devastazione ed impulsività, agisce in un altro modo. Il suo potere è quello di detenere il controllo. Il controllo su tutto quello che accade intorno a lui e soprattutto dentro di lui. Quando arriva a colpirti non te ne accorgi perché per te è ormai troppo tardi. 
I miei amici non avevano bisogno della Notte del Diavolo come scusa per scatenarsi. Ma io sì. Era l’unica notte in cui mi permettevo di prendere decisioni davvero sbagliate. Decisioni derivanti dal desiderio, dall'egoismo e dal bisogno di non pensare metodicamente a ogni dettaglio di ogni movimento che compio ogni giorno. Non ero stato educato a essere perfetto, ma a fare tutto quanto avendo la perfezione in mente. Agivo con lentezza, cautela, concentrazione… versavo una tazza di caffè con la stessa attenzione con la quale svolgevo una verifica di matematica. O lavoravo alla mia auto.O mi scopavo una ragazza. Ed ero più che pronto a lasciare le redini. I miei lati oscuri fremevamo per venire a galla.
Se nel primo libro vi è un costante desiderio carnale tra Rika e Michael, in questo libro Kai e Banks lottano con tutte le loro forze per non perdere il controllo e non cedere alla passione. Un desiderio alimentato nella Notte del Diavolo di sei anni prima, quando in un confessionale al cardiopalma (una delle mie scene preferite!), si incontrano/scontrano due caratteri in bilico costante tra forza e debolezza.
Mi vantavo di essere sempre un passo avanti. Le informazioni erano potere. Erano più preziose del denaro.Ma avvertii lo stesso una punta d’apprensione.Kai non era stupido.Prima o poi mi avrebbe raggiunta.

Banks è molto diversa dalla dolce Rika che affronta con impulsività le prove di coraggio impostale dai Cavalieri. Banks ha origini umili, è costretta per la maggior parte della sua vita a difendersi con le unghie e con i denti, a mangiare gli avanzi, a combattere letteralmente per la sua libertà. Una guerriera indomita ecco come descriverei Nik Banks.
Non nascondo che in alcuni passaggi mi è rimasta indigesta, non sono riuscita a comprenderla fino in fondo e a provare empatia per la sua situazione.
L'intreccio che lega Banks a due cavalieri in particolare è una genialata della dolce e cara Penny! Il conflitto e la guerra che ne viene fuori è vera dinamite! 
Aveva il totale controllo della mia persona. Lo sapeva e l’aveva dimostrato.Dovevo smetterla di reagire. Che si trattasse di desiderio, rabbia o paura, dovevo tenere tutto quanto a bada. Dovevo annoiarlo. Altrimenti, ci saremmo scatenati entrambi.E allora… sarebbe stata guerra.

Non posso esimermi dal parlarvi del "grande elefante nella stanza" che sovrasta l'intero romanzo: Damon Torrance. In fuga dopo gli avvenimenti del primo romanzo, è inseguito dagli altri tre "ex" amici per una definitiva resa dei conti. La mia impressione è che Damon sia l'inseguitore e non l'inseguito. Eccezionale è la sua finta assenza, poiché è presente con forza e costanza in tutto il libro: nei racconti di Banks, nei flashback di Kai, nelle paure di Rika, nelle preoccupazioni di Kai e nel silenzio di Will. Damon tiene in scacco tutta la combriccola con poche semplici mosse. Non c'è storia miei cari, Damon è perversione, dolore, sofferenza e paura. 
«Damon si nutre del dolore», le dissi. «Troverà dei modi per scovarlo, cacciarselo in gola e ingoiarlo. È fatto di dolore. Le persone di solito riescono a sopportare la sofferenza finché non la debellano, ma Damon… desidera stare all'inferno».
Ho adorato la resa dei conti tra Damon e gli altri cavalieri, il fatto che lui ne esca sempre con una superiorità di intenti e azioni è perfetto! Apre gli scenari su tutto quello che verrà dopo ma lascia noi, da quest'altra parte della riva, ancora più incazzati e spaesati. Perché in fin dei conti di lui non abbiamo capito un cxxx! Perché, l'unica cosa certa, è che dobbiamo aspettare chissà quanti mesi prima di scoprire se c'è una vera redenzione per questa anima dannata! 






Credevano tutti che fosse disumano. Incapace di provare sentimenti. Impassibile alle emozioni. Perverso. Malato. Una macchina. No.Sentiva tutto. Non aveva mai celato alcuna emozione. Nemmeno una. Sapeva che lasciarle fare il loro corso era l’unico modo per liberarsene.

VOTO:

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