mercoledì 20 maggio 2020

Review Party: Falce - Neal Shusterman


Buongiorno lettori accaniti! Vi siete mai chiesto cosa potrebbe succedere se il mondo trovasse un modo per non avere più morti? Pensate a quante persone vivrebbero sul suolo terrestre e quanto sarebbe complicato provvedere al fabbisogno di tutti... Ecco che entrano in gioco, dunque, le falci: persone che devono decidere chi vive e chi muore. Questo è il destino di Citra e Rowan in Falce di Neal Shusterman. Siete pronti a sapere cosa ne penso? Allora seguitemi! 




Titolo: Falce
Autore: Neal Shusterman
Genere: Fantasy - distopico
Editore: Mondadori
Serie: La Falce #1
Pagine: 360 pp
Prezzo: 10,99 € ebook - 20,00 € cartaceo
Data di pubblicazione: 19 Maggio 2020

Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l'umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori.
A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un'immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.
Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l'efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere "spigolato". In termini meno poetici: ucciso.
Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.


Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

recensione

Buongiorno lettori accaniti! 
Se vi parlassi di spigolature, cosa vi verrebbe in mente? Sicuramente le cose sarebbero molte, ma mai vi avvicinereste al significato che ha questa parola in Falce. Questo è il primo capitolo di una trilogia distopico-fantasy scritta da Neal Shusterman e arrivata in Italia proprio grazie a Mondadori. Sono molto grata alla casa editrice per avermi dato la possibilità di fare questo evento, ma soprattutto, di avermi dato la possibilità di leggere il romanzo in anteprima (romanzo uscito ieri, quindi vi dico già che potete acquistarlo o in libreria o in store online). Comunque, la spigolatura nel mondo creato dall'autore non è altro che... Beh, il bilanciamento delle vite sulla terra: alcuni addetti devono scegliere chi vive e chi muore, in modo tale che non ci siano troppi uomini sulla terra. Interessante, vero? Questo è il mondo, in effetti, in cui si trovano a vivere Citra e Rowan. Un mondo che sembra perfetto, ma che in realtà non lo è affatto, ma per capire il perché, dovrete leggere il libro perché io non vi farò alcuno spoiler, sia ben chiaro! 
«Siamo come la crusca» proseguì Tyger. «Se non provochiamo un minimo di disturbo intestinale, nessuno si accorge che esistiamo.»

Ammetto che, da questo romanzo, non sapevo proprio cosa aspettarmi. Una trama sicuramente singolare quella riportata sulla copertina e questo mi ha dato qualche problema nell'individuare il motivo per cui avrei dovuto leggere un romanzo così... crudo. Almeno a primo impatto. A dire il vero, sono contenta di aver dato una chance a questa storia, poiché la trovo ben articolata, ma soprattutto molto moderna. Prima di passare alla vera e propria recensione, vorrei dire che mi è piaciuta la scelta della copertina, ovvero, lasciare l'originale. Sicuramente colpisce l'occhio del lettore, non c'è alcun dubbio a riguardo ed è forse questo che mi ha convinta. Sì, so bene che non si giudica un libro dalla copertina, ma in questo caso ho fatto bene oserei dire. Iniziando a leggerlo, tuttavia, mi sono accorta non solo di quanto sia stato ben tradotto e di questo ringrazio chi si è occupato di ciò, ma anche di come è stato editato e impaginato: un buon lavoro. Ho apprezzato, inoltre, il modo in cui tra un capitolo e l'altro vi fossero delle pagine provenienti dai diari della spigolatura, credo aiutino a comprendere di più il meccanismo e come si sentono coloro che hanno questo infausto compito. Non credo, inoltre, sia stato facile scrivere questo romanzo, né l'intera trilogia!, ma almeno con il primo libro, Neal Shusterman ha fatto quello che penso sia proprio un lavoro con i fiocchi
«Com’è mia prerogativa in qualità di Suprema Roncola, stabilisco che, in merito alla questione di Rowan Damisch e Citra Terranova, chi dei due risulterà vincitore dovrà spigolare l’altro al momento del proprio insediamento.» 
Ogni volta che pensate di essere pronti al nuovo capitolo del romanzo, vi informo che troverete modo di stupirvi e sbalordirvi. Non c'è alcun dubbio al riguardo. Questo romanzo non mi ha lasciata tranquilla per più di qualche minuto consecutivo. Mi è piaciuto davvero moltissimo e ammetto che è anche arrivato a farmi riflettere. Mi sono innamorata di Citra e Rowan (ma anche di Faraday okay!!). Sono due personaggi meravigliosi nonostante siano degli adolescenti. Trovo che siano stati caratterizzati molto bene! I percorsi che l'autore li ha portati a fare mi sono piaciuti e... Niente, non posso spoilerarvi nulla, ma sappiate che, a mio avviso, vi piacerà ciò che leggerete. Insomma, a me non resta che salutarvi, ma per saperne di più, sbirciate anche le recensioni degli altri blog, mi raccomando! 

A presto, 

VOTO:

1 commento:

  1. Ciao! Che dire, un bel libro (qui la mia recensione), ma con qualche problematica.
    Mi è piaciuto molto il fatto che facesse riflettere sulla morte e sul senso della vita da una prospettiva differente e alcuni personaggi sono davvero interessanti e ben caratterizzati.. Ahimè, altri meno. I protagonisti in particolare sono un po’ meh, e secondo me il presupposto su cui si fonda il libro non ha granché senso, perché il Thunderhead da solo sarebbe decisamente più efficiente nello scegliere chi spigolare o nell’adottare misure alternative quali il controllo delle nascite… Insomma, vedo margine di miglioramento!
    Un abbraccio, Rainy

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