giovedì 31 ottobre 2019

Doppia recensione: La corte di ali e rovina - Sarah J. Maas




Titolo: La corte di ali e rovina 
Autore: Sarah J. Maas 
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Serie: A court of thorns and roses #3
Pagine: 684
Prezzo: Cartaceo 18,90 ebook 9,99
Data di pubblicazione: 17 Settembre 2019


Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di Tamlin e del Re di Hybern che minacciano di mettere Prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall'uomo che ama e ha fatto ritorno alla Corte di Primavera. Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo. La ragazza sa anche che il Re di Hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati.
A court of Thorns and Roses Series: 
1. A court of Thorns and Roses (commento)
2. A court of Mist and Fury (recensione)
3. A court of Wings and Ruin
3.1 A court of Frost and Starlight

Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

recensione

Lettori accaniti? Ci siete? Siete pronti a parlare dell'ultimo capitolo di una serie che ha lasciato i lettori di tutto il mondo col fiato sospeso?
Io sono finalmente pronta. Oddio, forse pronta è un parolone, non ero e non sono pronta a dire addio ai miei amati personaggi, ma da qualche parte si deve pur iniziare, no? Inizierò parlandovene...
Ho terminato “La corte di Ali e Rovina” questa notte alle 1.30, trattenendo il fiato per l'ultima ora e mezza di lettura e pregando, in ogni lingua che conosco, che la Maas fosse clemente con noi lettori dal cuore debole e ci donasse una gioia che fosse una.
Ma prima di parlarvi della mie sensazioni: dove eravamo rimasti?
Vi racconterò poco della trama perché credo che questo libro vada scoperto ed assaporato pagina per pagina; dovete rimanere scioccati e sbalordirvi esattamente come l'ho fatto io e non sarò io a togliervi questo piacere.
Alla fine del precedente capitolo della serie siamo rimasti tutti molto molto molto (aiutatemi a dire molto!) male per le vicissitudini che portano Feyre a separarsi da Rhys e dai suoi amici e che la costringono a tornare con Tamlin alla Corte di Primavera.
Quello che non ci aspettiamo è che fin dalle prime pagine di questo romanzo, la stessa Feyre sia accanita e pronta a ideare un piano per ricongiungersi col suo compagno e per farla pagare al Signore Supremo della Corte di primavera, che li ha traditi alleandosi con il re di Hybern.
La piccola Feyre, la dolce Feyre umana in questo romanzo non esiste più. La sua transizione è completata: è a tutti gli effetti una Signora Suprema ormai, ed è intenzionata a prendere delle decisioni che potrebbero cambiare le sorti della guerra ormai imminente con Hybern.
Si, perché Hybern è davvero sicuro del suo obiettivo: far cadere il muro che separa il regno umano dai Fae, uccidendo umani innocenti e scatenando una guerra con tutto il popolo Fae.
«Casa non era solo Velaris, ma ovunque fossero lui e la nostra famiglia.»
Per avere anche una sola speranza di sconfiggere la potenza armata e magica del re di Hybern, che è in possesso del Calderone, Feyre dovrà chiedere aiuto ad ogni signore Signore Supremo e ai proprio poteri. Riuscirà ad unirli? E Quale altra forza potrà essere d'aiuto in questa guerra?
Non aggiungerò altro perché ho già detto molto e ritengo che non sia giusto rovinarvi la sorpresa, come vi già anticipato poco sopra.
Ho iniziato questo libro quasi un mese prima di completarlo. Questa la dice lunga su quanto io me la sia presa comoda dopo mesi di scadenze ed eventi sul blog.
Questo libro me lo volevo gustare, volevo leggerlo con calma perché sapevo che avrebbe più o meno concluso le sorti dei nostri personaggi.
Devo dire la verità, l'inizio non è stato affatto come me lo sarei aspettato: l'ho trovato un po' lentino e non riuscivo a trovare la voglia di leggere. Sarà perché la presenza del nostro amato Rhys è ridotta in pillole e quello che sappiamo di lui è solo e soltanto tramite il legame fra compagni che lui ha con Feyre?
Io ho attribuito la “colpa” a questo. Rhys è parte fondamentale del romanzo e mi è mancato il suo essere ironico, il suo rimbeccare continuamente Feyre. Mi è mancato.
E così sono andata davvero molto, molto a rilento. Arrivata a metà libro però procedevo ormai spedita, tanto che da quel punto in poi ho finito il libro in pochi giorni.
L'ho adorato ragazzi. Non quanto il secondo libro che sapete essermi piaciuto particolarmente, ma ci siamo davvero davvero vicini.
Alla storia non manca niente, assolutamente niente. Le risposte alle domande che ci rimbombano nella testa fin dai primi capitoli ci vengono date e anche in maniera esaustiva.
«Se solo avessi il coraggio di dirlo al mondo.Il mio dono è quello di conoscere la verità, eppure ho vissuto nella menzogna per tutta la vita.»
Andando avanti col racconto, come è chiaro che sia, ci si affeziona sempre di più ad ogni personaggio tanto da temere per la sorte sia dei principali (ovvero Feyre e Rhys), ma che di tutti quei personaggi secondari che hanno reso unica questa storia.
Ho temuto per Cassian, Azriel, Mor, Amren, Lucien, Nesta ed Elain. Paradossalmente ho temuto anche per Tamlin. Ho sofferto durante la battaglia proprio come se mi trovassi lì, a combattere insieme a loro. A sperare in un colpo di scena. Mai mi sarei aspettata QUEL COLPO DI SCENA, anzi, QUEI COLPI DI SCENA, perché la Maas ha tenuto gli assi nella manica alla fin:ci ha fatto morire di crepacuore, ci ha fatto piangere tutte le nostre lacrime e ci ha emozionato come è in grado di fare lei.
Non credo di aver avuto la forza di respirare nell'ultima parte di libro e non so quale Santo mi ha dato la forza di andare avanti, con gli occhi appannati dell'emozione.
Con un finale EPICO degno della storia e della sua penna, la Maas è riuscita a lasciare il segno in modo indelebile. Mi porterò per sempre nel cuore questa storia, questi personaggi ed in generale questi libri che si vanno ad aggiungere ai miei preferiti in ASSOLUTO.
Quando si capisce che un libro ti ha davvero dato tutto quello che poteva darti?
Quando senti la mancanza. Io a poche ore di “distacco” dai miei ormai amici personaggi, sento il vuoto e la mancanza, tanto da non volerli lasciare andare via.
Questa sensazione ormai non la provavo da un po' è ringrazio la scrittrice per avermi riaperto il cuore a certe emozioni.
Se non avete ancora letto questa serie correte in libreria e rimediate perché DAVVERO, non ve ne pentirete.
Ultima considerazione che devo fare: spero con tutto il cuore che qualche casa cinematografica decida di fare una trasposizione in film, perché, a mio parere, ne verrebbe un CAPOLAVORO. Incrocio le dita per vedere sui grandi schermi questa bellissima storia d'amore, amicizia e magia.
Io chiudo a malincuore questa recensione dandovi appuntamento alla prossima.





Buongiorno carissimi Lettori Accaniti! Inizio questo mio breve ma, spero, intenso commento dicendo che sono quasi totalmente d’accordo con Erika.
Diciamo che la mia storia con Sarah J. Maas è piuttosto recente ed è tutto merito della qui presente Erika. Lo ammetto, non avevo mai letto niente di suo e solo a quel punto la mia carissima amica mi ha invitato più volte ad iniziare la serie della Corte. Armata di buona volontà perciò ho intrapreso questo percorso e vi posso dire che ho fatto più che bene! Mi sono innamorata di tutti i personaggi, ho adorato Feyre, Rhysand, persino quel testone di Tamlin che, inizialmente, ha conquistato il mio cuore.
Quando la Mondadori ci ha mandato il file de “La corte di Ali e Rovina” non vi posso neanche descrivere la mia gioia: finalmente avremmo potuto sapere come si concludevano le vicende dei nostri cari protagonisti.
A differenza di Erika, però, che ha deciso di godersi il più possibile il romanzo, io l’ho letteralmente divorato. 684 pagine lette in un solo giorno. Pazzia? Forse.
Curiosità? INFINITA.
Avevo bisogno, agognavo troppo conoscere il finale della storia di Feyre e Rhysand e se il prezzo da pagare è stato quello di rimanere attaccata al tablet per un giorno intero e rischiare la cecità totale sono contenta di averlo fatto!
“Vedo ogni cosa di te, Rhys. E non c’è una parte che non ami con tutta me stessa”
La Maas ha creato un capitolo finale perfetto per una delle serie fantasy più belle che io abbia mai letto. Non mi capitava una cosa del genere da “Regina dell’aria e delle tenebre” di Cassandra Clare e questo è tutto dire.
Inutile dirvi che, da quando ho finito il libro, non faccio altro che consigliare alla gente questa serie perché, credetemi, merita davvero di essere letta da chiunque. 
Non so spiegarvi perché questa serie ha finito col prendermi così tanto, quello che posso dirvi è che il mondo creato dalla Maas e i suoi personaggi sono caratterizzati alla perfezione e ogni singolo avvenimento ha un suo perché. È una serie coerente dall’inizio alla fine e questo è quello che un buon fantasy dovrebbe riuscire a fare: convincere il lettore e trasportarlo in un nuovo mondo.
O per lo meno, questo è quello che è successo a me. Sin dal primissimo capitolo mi sono ritrovata catapultata nel mondo delle fate, con Tamlin, Feyre e Rhysand e, credetemi, non avrei voluto uscirne mai. 
Per fortuna, però, l’autrice ha in mente altri 3 libri per questa serie che avranno come protagonisti alcuni dei personaggi secondari che incontriamo lungo il cammino dei nostri beniamini. Inutile dirvi che non vedo l’ora di conoscere ognuna delle loro storie e, sono sicura, avranno molto da raccontarci!
Lo so che questo mio commento è un insieme di pensieri raffazzonati e, forse, non sono riuscita a esprimere al meglio tutto ciò che avrei voluto dirvi su questa serie, ma la Maas è riuscita anche ad intaccare il mio raziocinio facendomi uscire totalmente fuori di testa! Una cosa è certa però, voi DOVETE leggere questa serie o ve ne pentirete!
Noi ci vediamo alla prossima recensione!
La vostra,



VOTO:

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