giovedì 5 luglio 2018

Recensione in anteprima: Un perfetto bastardo - Vi Keeland & Penelope Ward


Titolo: Un perfetto bastardo
Autore: Penelope Ward, Vii Keeland
Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton
Serie: Cocky Bastard #2
Pagine: 346
Prezzo: 5.99 (e-book), 9.90 (cartaceo)
Data di pubblicazione: 5 Luglio 2018


"Era una mattina qualunque, il treno era affollato e tutto sembrava noiosamente normale. A un certo punto sono stata come ipnotizzata dal ragazzo seduto vicino al corridoio. Urlava contro qualcuno al telefono come se avesse il diritto di governare il mondo. Ma chi credeva di essere con quel suo completo costoso? In effetti, gli conferiva un'aria da leader, ma non è questo il punto. Non appena il treno si è fermato, è saltato giù così in fretta da dimenticarsi il telefono, e io... potrei averlo raccolto. Potrei anche aver spiato tutte le sue foto e chiamato alcuni dei suoi numeri. Okay, potrei persino aver tenuto il telefono dell'uomo misterioso fino a che non ho trovato il coraggio di restituirlo. Così ho raggiunto il suo ufficio da snob... e lui si è rifiutato di vedermi. Ho consegnato il cellulare alla reception dell'ufficio di quel bastardo arrogante. Ma potrei, diciamo per ipotesi, avergli lasciato qualche foto sul telefono. Foto non esattamente angeliche."


recensione

Soraya Venedetta è l'assistente personale di Ida, della rubrica di consigli amorosi. Il suo lavoro non le piace, ma paga le bollette e quindi va bene così. Dopo l'ennesimo appuntamento al buio andato male, ha deciso di chiudere con tutti gli uomini, tanto li becca sempre tutti uguali. Traditori o pazzi, lei però non ha proprio tempo di mettersi a fare la crocerossina per i poveri idioti. Tutto accadde una mattina sul treno, la giornata era iniziata male. Mitch "Lo Smanioso" la stava rincorrendo per il treno e lei, sedutasi vicino ad un tizio qualsiasi, fa finta che sia il suo fidanzato. Lui, ben disposto a stare la gioco la
bacia ma... Subito dopo gli squilla il telefono. Indovinate chi era? La moglie, ovviamente. 
A quel punto Soraya scappa e si ritrova su un altro vagone. E' qui che accade l'impensabile. Vede un uomo bello e arrogante, sembra il mondo sia ai suoi piedi e mentre urla al telefono pensa solo "ma chi si crede di essere?" e "quanto è bello, oh mio dio".  
Caso vuole che il tipo perde il telefono proprio sul treno e la nostra carissima protagonista lo raccoglie decidendo di dirdarglielo di persona. Perché poi? Ovviamente perché non può non rivederlo e non può non sapere chi sia Mr. Gran Cazzone ovvero il nuovo protagonista delle sue fantasie più erotiche in assoluto.
Graham Morgan, ecco il nome del tizio in giacca e cravatta sempre arrabbiato. Lo ha scoperto chiamando il primo nome sulla lista delle chiamate ed inoltre, la ragazza che le risponde è tutto meno che felice di aver ricevuto quella telefonata. 
 "Quando arrivò la sua fermata, presi la decisione di restituirgli il telefono. L'indomani. Un giorno in più non avrebbe avuto alcuna importanza. per il resto del viaggio, spulciai di nuovo tra le sue foto. Solo che stavolta le studiai prestando più attenzione ai dettagli dello sfondo invece che focalizzarmi sul soggetto."

Ragazze, alla fine dei giochi sapete dove gli porta il telefono? A lavoro, chiaramente. Dopo aver curiosato come una stalker nel telefono di uno sconosciuto, scopre dove lavora e gli porta il telefono. Chiaro come la luce del sole. Devo ammettere però che l'intera scena è stata molto divertente. Lei urla, lui non esce dall'ufficio e i messaggi che poi si sono seguiti sono stati un vero spasso. 
I due protagonisti insieme sono come delle bombe, una volta esplose non li riesci più a fermare. E c'è anche da ammettere che Soraya non è proprio un bersaglio facile, quindi Graham le farà una corte spietata e senza nessuno spazio. A complicare le cose ci si mette la sua ex "puttana traditrice", passatemi il termine, che cercherà di riprenderselo in tutti i modi possibili. 
In questo libro non c'è niente di semplice; ma la semplicità con cui è scritto fa capire ogni punto in tutta la sua completezza. 
«Stavolta è diverso. Io mi sento diverso. Non so neanche come spiegarlo; non ha alcun senso, davvero. Non siamo affatto simili. lei è di Brooklyn... Un'italiana irascibile, una mina vagante coi capelli multicolore. Mi rimprovera. Riesce a essere persino cattiva a volte. Eppure... non ne ho mai abbastanza. Ma non si fida di me, non so come arrivare a lei».
Che altro dire ragazze? L'ho apprezzato sicuramente più del primo nonostante siano stati entrambi pieni di umorismo e sarcasmo, ma qualcosa mi ha catturato in modo diverso e non saprei spiegarvi che cosa di preciso. Graham è praticamente un santo con Soraya e lei è una donna dai mille aspetti ma che ho apprezzato comunque. 
Detto questo, la mia unica nota veramente dolente va, come al solito, alla casa editrice. La traduzione non era ben curata, purtroppo ed oltre a degli errori ortografici che si possono ritenere errori di "stampa" quelli grammaticali non lo sono poi così tanto. 
Baci,
 





VOTO:




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