mercoledì 15 luglio 2020

Recensione: Il mare senza stelle - Erin Morgenstern



Buongiorno lettori accaniti! Oggi, con immenso piacere, vi presento la recensione in anteprima de Il mare senza stelle, l'ultimo titolo della già conosciuta e acclamata Erin Morgenstern. Grazie a Fazi Editore, ho avuto la possibilità di leggere questa nuova storia in anteprima, di conoscerne i personaggi e innamorarmi perdutamente di ognuno di loro. Non vedo l'ora di farvi sapere cosa ne penso, perciò non vi resta che seguirmi: aprite la porta, sporgetevi ed entrare nella baia... Il mare senza stelle vi aspetterà lì



Titolo: Il mare senza stelle (The Starless Sea)
Autore: Erin Morgenstern
Genere: Fantasy
Editore: Fazi Editore - LainYa
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 600 pp
Prezzo: 18,50 € edizione cartacea - 12,99 € edizione digitale
Data di pubblicazione: 16 Luglio 2020


Zachary Ezra Rawlins è uno studente del Vermont che un giorno trova un libro misterioso nascosto fra gli scaffali della biblioteca universitaria. Mentre lo sfoglia, affascinato da racconti di prigionieri disperati, collezionisti di chiavi e adepti senza nome, legge qualcosa di strano: fra quelle pagine è custodito un episodio della sua infanzia. È soltanto il primo di una lunga catena di enigmi. Una serie di indizi disseminati lungo il suo cammino - un'ape, una chiave, una spada - lo conduce a una festa in maschera a New York, poi in un club segreto e infine in un'antica libreria sotterranea. Là sotto trova ben più di un nascondiglio per i libri: ci sono città disperse e mari sterminati, amanti che fanno scivolare messaggi sotto le porte e attraverso il tempo, storie bisbigliate da ombre. C'è chi ha sacrificato tutto per proteggere questo regno ormai dimenticato, trattenendo sguardi e parole per preservare questo prezioso archivio, e chi invece mira alla sua distruzione. Insieme a Mirabel, un'impetuosa pittrice dai capelli rosa, e Dorian, un ragazzo attraente e raffinato, Zachary compie un viaggio in questo mondo magico, attraverso miti, favole e leggende, alla ricerca della verità sul misterioso libro. Ma scoprirà molto di più.


Copia omaggio fornita gentilmente da Fazi Editore

recensione

Buongiorno lettori accaniti e buon mercoledì! 
Come avrete potuto leggere dall'anteprima, oggi vi parlerò di un titolo che in molti stiamo aspettando da diversi mesi (quando in autunno è uscito nelle librerie straniere!): Il mare senza stelle di Erin Morgenstern, già conosciuta per il suo primo titolo, Il circo della notte. Ho avuto la fortuna, e ne sono molto contenta, di leggere questo romanzo in anteprima, esce infatti domani 16 Luglio (state pronti ad acquistarlo, perché è davvero meraviglioso!) e mi sono perdutamente innamorata di questo scritto. Vorrei ringraziare nuovamente Fazi Editore per l'opportunità, ma anche per aver portato attraverso LainYa questo titolo in Italia: Erin Morgenstern è, a mio avviso, una delle scrittrici più talentuose degli ultimi tempi e merita di essere conosciuta. Come potrete notare dalla sinossi, il libro è di genere fantasy, ma non lasciate che questo vi precluda la sua lettura. L'ho trovato anche un ottimo libro introspettivo, capace di farti porre le domande giuste, di incuriosirti e affascinarti, tanto da voler leggere pagina dopo pagina senza staccarti da esso. Si potrebbe dire che i protagonisti di questa storia siano Zachary, Dorian e Mirabel, ma la verità è che all'interno della storia, esistono tante altre storie con altrettanti personaggi a cui è impossibile non affezionarsi o rispecchiarsi.
«Raccontami una storia», gli dice. Il pirata la accontenta.
Una storia, chiede.
Ma se, nel libro, ci fossero più storie? Se ogni storia fosse l'inizio di un'altra? Questa è la domanda da porsi nel momento in cui si aprono le pagine de Il mare senza stelle. Se, una porta, portasse ad aprire altre porte? Se, tutto questo, portasse a destini incrociati e destini mai pensati nella mente di chi procede? Sei libri, ma non solo sei avventure. Di storia in storia, di avventura in avventura, il libro si arricchisce rendendo la lettura più che piacevole. Tante sono le storie di cui ci si può innamorare, in cui ci si può immergere. Basta aprire una porta. Basta aprirsi alla conoscenza. Zachary Ezra Rawlins è un ragazzo di venticinque anni, una persona normale si potrebbe definire. Una persona che ha già mancato la propria porta una volta, ma che, all'arrivo di Dolci Rimpianti nella sua vita... Vede tutte le proprie certezze azzerarsi. Ezra, come lo chiama Mirabel, è un ragazzo intelligente e amante della lettura, ma non è solo questo. Proprio come Dorian e la stessa Mirabel, è un personaggio con diverse sfaccettature, diverse porte, si potrebbe dire. Ciò che so per certo è questo: ogni volta che si gira una pagina, nel romanzo, si apre una porta su qualcosa di nuovo. Una domanda. Una storia. Una risposta.
Un bambino all'inizio di una storia non ha alcun modo di sapere che quella storia è cominciata.
Non credo ci sia bisogno di metterlo nero su bianco, immagino si capisca già dalle mie parole, ma ho amato profondamente lo stile della Morgenstern. Non saprei dare ad esso una definizione perfetta, pare sempre essere in continua evoluzione, in continuo mutamento: proprio come se si modificasse sotto i nostri occhi senza che autrice o lettore possano fare qualcosa. Ogni parola scritta all'interno di questo romanzo è pensata nei minimi dettagli, ogni stile si adatta perfettamente al capitolo o alla storia che deve narrare. Sa emozionare, trattenere il lettore, riesce a trascinarlo con sé nella baia e nel mare senza stelle: è in grado di farci percorrere un viaggio che assomiglia a un sogno, quasi come se, addormentandoci, potessimo davvero arrivare in quel mondo. E poi non posso non citare i dettagli: la Morgenstern ha creato dettagli vividi. Se allungate la mano, potete trovare le porte, i chiavistelli, le chiavi e non solo. Sembrano materializzarsi davanti ai nostri occhi proprio per la ricchezza di parole (mai eccessive!) utilizzate dall'autrice.
La carta è fragile, anche quando è rilegata con fili di tessuto o di cuoio. La maggior parte delle storie all'interno della Baia sul Mare Senza Stelle è trattenuta nella carta. In libri o rotoli, o ripiegata a forma di uccelli e appesa al soffitto.  Eppure vi sono storie che sono più fragili: per ogni racconto inciso nella pietra, ce ne sono altri scritti sulle foglie d'autunno o intessuti nelle tele dei ragni.  Vi sono storie avvolte nella seta, cosicché le loro pagine non cadano vittime della polvere, e storie che hanno già ceduto, frammenti raccolti e custoditi in urne.  Sono cose fragili. Meno solide delle loro cugine che vengono raccontate ad alta voce e imparate a memoria.  
Ho tanto apprezzato anche il lavoro fatto da Fazi Editore. Portare questo titolo con LainYa è stata la scelta più giusta che potessero fare. Si vede il modo in cui hanno lavorato al titolo, dalla traduzione all'editing: è quasi del tutto impeccabile (solo un piccolo errore di traduzione, ma per il resto davvero meraviglioso). Anche in questo caso si vede il lavoro fatto, qualcosa che non è passata inosservata in alcun modo. Anzi, ho davvero amato tutto questo. Vorrei, ora, tornare al romanzo: questa storia mi ha emozionata in modi che non credevo possibili. Le parole si mescolano creando qualcosa che non ho mai letto e che merita sicuramente più di un'occasione. C'è una storia, in particolare, che mi è rimasta impressa. Una storia che mi ha presa e mi ha trascinata con sé quella di Tempo e Fato. Ho tremendamente apprezzato ciò che è stato scritto di loro. Il modo in cui possono incontrarsi e il modo in cui non possono. D'altro canto, il tempo e il fato, sono due tematiche molto importanti (almeno a mio avviso) all'interno del romanzo. Il tempo e il fato possono cambiare le cose. Si avvicinano, si sfiorano, ma non possono stare insieme. Della loro storia parlerò in modo più approfondito domani, ma se c'è una cosa che mi è rimasta impressa è una frase di Mirabel: le persone cambiano. Cambiano solo loro? In questa storia, in effetti, il cambiamento, anche quello più impercettibile, è significativo, perciò mi domando se non sia un cambiamento riservato ai soli esseri umani o meno: la risposta potrete trovarla all'interno del romanzo, ovviamente
Essere un guardiano è indossare la morte sul proprio petto.
Ho apprezzato molto il modo dell'autrice di inserire all'interno del romanzo non solo fiabe o miti, ma anche riferimenti a ciò che fa parte della letteratura contemporanea e moderna, basti pensare a Narnia o a Harry Potter (insomma, io e Zach siamo uguali vorrei solo dire questo!) e come dice Dorian: dieci punti a corvonero! Okay, giuro che la smetto di fare la fangirl, ma ogni poesia, ogni autore citato... TUTTO per me è perfetto. Non c'è nulla che cambierei in questa storia. Personalmente non vedo l'ora di parlarvi della mia tappa del blogtour, domani poiché ci sono altre cose che vorrei dire, ma non posso. Non ora. Non è il momento. Quello che posso dirvi è semplicemente di lasciarvi andare, aprire la porta e immergervi in una nuova avventura. 

A presto, 


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