giovedì 28 novembre 2019

Review Tour: Fuga di morte - Sheng Keyi





















Titolo: Fuga di morte
Autore: Sheng Keyi
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Fazi Editore
Pagine: 430
Prezzo: cartaceo 18,50
Data di pubblicazione: 28 Novembre 2019


Sulla piazza principale di Beiping, capitale dello Stato di Dayang, un giorno compare un enorme escremento a forma di pagoda: un atto dissacrante, che fa esplodere le gravi tensioni sociali latenti da tempo, innescando un movimento di protesta guidato da poeti e intellettuali. Yuan Mengliu, giovane e rispettato poeta, vive però una crisi profonda. Da un lato si dimostra incapace di sopportare la violenza della rivolta e della sua repressione da parte del governo, dall’altro non riesce ad abbracciare gli ideali rivoluzionari della sua compagna Qi Zi, la quale si afferma invece come leader della protesta. Quando la ragazza scomparirà in circostanze misteriose, Yuan Mengliu, ormai abbandonata la poesia e diventato un chirurgo, si metterà alla sua ricerca. Dopo anni di viaggi, si ritroverà in un luogo sperduto chiamato Valle dei Cigni: un mondo utopico apparentemente perfetto che si rivelerà invece sottoposto a imposizioni ferree dall’alto, dove ogni aspetto della vita è regolamentato ai fini del benessere dello Stato, con tragiche conseguenze.

Rifiutato in Cina per il suo contenuto controverso e pubblicato per la prima volta in inglese, Fuga di morte rappresenta il coraggioso tentativo da parte della sua autrice di confrontarsi con l’eredità della protesta di Tienanmen e della sua aspra repressione. Sheng Keyi costruisce due immagini contrapposte di deriva totalitaria e, misurandosi con il tabù che aleggia sugli eventi del 1989, si afferma come una delle voci più interessanti della narrativa cinese contemporanea.


Copia omaggio fornita gentilmente da Fazi Editore

recensione


Buongiorno e benvenuti/e in questo Review Tour di un libro alquanto particolare e sicuramente non per tutti. Dico questo perchè il libro che ha portato la Fazi (che ringrazio per l’opportunità!) in Italia è molto controverso e ha ricevuto molte “critiche” e contestazioni, specialmente dal paese d’origine di Sheng Keyi. Difatti, il romanzo non è stato pubblicato in Cina proprio perchè tratta di un argomento politico/storico recente che ha suscitato notevole scalpore e che, purtroppo, in pochissimi conoscono.
Onestamente, io stesso conoscevo l’argomento in maniera molto superficiale e leggendo la trama ho pensato che avrei potuto approfondirlo con la lettura di questo romanzo. Siete pronti/e ad immergervi in un’atmosfera surreale e a tratti davvero inquietante? 


D'altronde, era stato un bravo poeta; davanti a una donna non gli sarebbero certo mancate le parole. Si potrebbe persino dire che era quello che gli riusciva meglio, il suo talento letterario e il suo gusto filosofico erano sempre stati ispirati dalle donne. Avrebbe preferito sprecare tutto il suo talento per compiacere una donna piuttosto che essere considerato un ero nella sua patria spietata.

Protagonista indiscusso del romanzo è il medico-poeta Yuan Mengliu che sin dalle prime pagine ci viene offerto come un uomo affabile, un donnaiolo ma soprattutto capiamo che la sua figura sarà cruciale durante la vicenda. L’uomo, infatti, è al centro e darà un contributo molto importante ai movimenti rivoluzionari che si stanno sviluppando a Dayang, un luogo che ricorda molto la Cina. Insieme alla fidanzata Qi Zi dovrà affrontare anche i lati controversi e le difficoltà di un movimento rivoluzionario. Perchè Yuan nega la violenza in ogni sua forma e allo stesso tempo, però, si rende conto che il movimento che lui stesso appoggia e porta avanti ha bisogno di cambiare la situazione. In un paese che è stremato dal proprio governo, dal proprio stato opprimente e che selvaggio non lascia spazio a nulla, Yuan e il suo movimento devono lottare per far valere i propri ideali, la scrittura, la poesia che tanto ama. 


Il romanzo, dunque, è molto complesso sia dal punto di vista dell’intreccio perchè vi sono continui salti temporali tra passato e presente e sia da un punto di vista prettamente stilistico e narrativo. Il libro è intriso di filosofia, di allegorie, metafore e similitudine che, a volte, rallentano la lettura e per certi versi, ne rendono ostica la fruizione del romanzo. Ma se all’inizio lo stile vi spaeserà, man mano che andrete avanti inizierete a comprendere le metafore e tutto risulterà più scorrevole. La confusione che avrete nei primi capitoli è perfettamente normale e io l’ho anche trovata abbastanza consona a ciò che si stava narrando; del resto, ciò che vive il protagonista, quel subbuglio, la confusione del paese in cui vive è forte. 


"Secondo lei c'è più bisogno di curare le malattie del corpo o quelle dello spirito? Quali tra le due sono le più dannose?" "Entrambe sono meno gravi delle malattia del sistema statale."


Ma ciò che mi ha affascinato maggiormente è stata la scrittura. Credo che la scrittura mi sia piaciuto persino più del libro in sè e della storia che narrava! Non è da tutti essere in grado di evocare immagini ed utilizzare un linguaggio sublime ed impeccabile per descrivere non solo la vita quotidiana ma anche luoghi e persone. E’ uno stile fortemente evocativo e visivo quello che usa l’autrice e lo definirei anche molto poetico ed elegante. Forse mi ha colpito particolarmente perchè mi aspettavo che, visto ciò che viene narrato, lo stile sarebbe stato più crudo ed invece mi sono ritrovata di fronte ad un linguaggio e ad una narrazione estremamente fine ed evocativa. 

Come ho già detto all’inizio, questo libro non è per tutti. Ma credo che chiunque possa concedergli una chance anche solo per capire qualcosa in più, per leggere qualcosa di diverso! Uscire dalla propria comfort zone, spesso, è difficile ma allo stesso tempo aiuta molto. Dunque, vi consiglio questo libro se siete appassionati del genere o dell’evento storico a cui è legato! 


Alla prossima,






2 commenti:

  1. Ammetto che mi sono annoiata solo a leggere la trama... che l'autore mi perdoni, ma non fa per me... :(
    Bella recensione in ogni caso ;)

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    1. Ahahah Capita! E' un libro particolare, diciamo! All'inizio anche io ho provato una sensazione di spaesamento, però ne vale la pena!
      E grazie mille :)

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