lunedì 7 gennaio 2019

Review Party: La figlia del mercante di fiori - Kayte Nunn












Titolo: La figlia del mercante di fiori
Autore: Kayte Nunn
Genere: Narrativa
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo: ebook 0,99
              cartaceo 12,00 
Data di pubblicazione: 3 Gennaio 2019


Cornovaglia, 1887. Alla morte del padre, famoso botanico, esperto di piante esotiche, Elizabeth decide di portarne a termine l’ultima importantissima spedizione alla ricerca di una pianta molto rara e velenosa, che tuttavia, se lavorata con estrema cautela, sarebbe in grado di curare ogni male. La attende un lungo e pericoloso viaggio in mare… 
Australia, giorni nostri. Durante i lavori di ristrutturazione nella casa della nonna venuta a mancare, Anna rinviene un cofanetto dall’aria molto antica. All’interno ci sono un diario, un taccuino pieno di disegni di piante, una foto della fine dell’Ottocento, un fiore essiccato e una manciata di semi. Anna riconosce gran parte degli esemplari disegnati, ma non sa a quale specie appartengano i semi. Prova allora a seminarli e al tempo stesso inizia a leggere il diario, che racconta l’avventura di una giovane donna in fuga. Con l’aiuto di esperti botanici cercherà di scoprire la storia rimasta chiusa così tanto tempo nella scatola, e di ripercorrere le vicende di chi ha vissuto molti anni prima di lei, ma la cui esistenza sembra essere indissolubilmente legata alla sua…


Copia omaggio fornita gentilmente da Newton Compton Editori


recensione

Benvenuti/e in questa nuova recensione, la prima di questo nuovo anno!

Direi che quest’anno inizia particolarmente bene perché ho iniziato con il BOTTO, leggendo due libri che mi sono piaciuti davvero tanto e uno di questi, è proprio il libro di cui vi parlerò oggi, “La figlia del mercante di fiori”. A tal proposito ringrazio la CE e Esmeralda viaggi e libri per avermi permesso di partecipare a questo evento! 

Questo romanzo ha due protagoniste che parallelamente in linee temporali diverse affrontano un’avventura che le porterà a fare delle scoperte eccezionali.
La protagonista del “presente” è Anna Jenkis, una giovane donna a cui è stata lasciata la casa della nonna e che sta ristrutturando con i propri risparmi. Durante la ristrutturazione in uno dei muri della casa viene ritrovata una cassettina di ferro intarsiata e un diario. Anna ne è sin da subito incuriosita anche perché quell’oggetto reca dei disegni di fiori molto particolari. La sua passione per le piante e soprattutto la voglia di fare chiarezza la spingeranno a compiere ricerche e un viaggio che le chiarirà la situazione e le farà scoprire anche qualcosa in più del suo passato.

La protagonista del “passato”, invece, è Elisabeth. La giovane ha promesso al padre che avrebbe recuperato una pianta molto rara e pericolosa quanto, se usata dalle mani giuste, miracolosa. Questa pianta si trova in Cile ma Elisabeth è soltanto una giovane donna alla fine dell’Ottocento e a lei questi viaggi non sono permessi. Eppure con coraggio e determinazione convincerà la famiglia ad imbarcarsi insieme alla sua cameriera Daisy per questo viaggio. Ciò che troverà in Cile non saranno soltanto moltissime specie a lei sconosciute di piante che si divertirà a disegnare ma anche qualcosa a lei più prezioso.


Se dovessi scegliere una tra le due protagoniste, decisamente preferire Elisabeth perché la sua storia mi ha coinvolta e appassionata. L’ho trovata forte e coraggiosa, determinata fino alla fine. Invece, Anna mi è sembrata più un personaggi di contorno che una vera e propria protagonista. Il suo ruolo è stato “limitato” a raccogliere informazioni e collegarle tra loro.

Una menzione speciale va a Tomas che, per il suo ruolo relativamente marginale, mi ha stregata con la sua dolcezza e apprensione. Promosso! Non posso dire altrettanto invece dell’altro personaggio maschile parallelo, Ed che risulta un po’ insipido. Sarà che aspettavo di sapere cosa succedeva ad Elisabeth e Tomas!

"Oh cara Elisabeth, il cuore sceglie la sua strada e ignora ferocemente tutto il resto. L'amore non rispetta le intenzioni, nè i confini, nè i continenti, nè i desideri. Sfortunatamente, l'amore non mi ha ancora trovato". Sospirò di muovo. "Perchè dev'essere magnifico amare ed essere amati". 

Lo stile dell’autrice è semplice e scorrevole. Ci sono diverse descrizioni di piante e giardini ma niente di esagerato che appesantisce la scrittura. Anzi devo dire che sono anche piacevoli e curiose da leggere; da (quasi) ignorante del mondo della botanica è stato anche illuminante conoscere l’uso di alcune piante o i nomi scientifici.

Quindi, come avrete ben capito, questo libro è consigliato soprattutto in queste giornate invernali e fredde, magari sotto le coperte e con una bella cioccolata calda! Non saprei immaginare modo migliore di leggere!
Se lo avete letto, non esitate a farmi sapere che ne pensate!







Baci stellarii,











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