lunedì 3 agosto 2020

Review Party: Fiamme nella palude - Eoin Colfer


Buongiorno lettori accaniti! 
Inauguriamo la settimana con una nuova recensione! Oggi parliamo del nuovo  urban fantasy di Eoin Colfer. Se questo nome non vi è nuovo, non temete, non siete ammattiti! Colfer è l'autore della fortunatissima saga di Artemis Fowl (di cui è uscito da poco anche il film) ed è tornato nelle librerie con Fiamme nella palude, un urban fantasy che promette scintille!


Titolo: Fiamme nella palude
Autore: Eoin Colfer
Genere: Urban Fantasy
Editore: Mondadori - Strade Blu
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 372 pp
Prezzo: 19,00 € edizione cartacea - 9,99 € edizione digitale 
Data di pubblicazione: 4 Agosto 2020


Un tempo volava alto nei cieli e bruciacchiava folle inferocite. Per secoli il suo nome ha terrorizzato uomini e donne. Un tempo. Ora Vern cerca di nascondersi dalla rumorosa petulanza dei turisti sulle barche delle visite guidate del bayou, la zona paludosa della Louisiana. Si è ridotto ad accendersi le Marlboro con le fiamme che gli escono dal naso, a bere vodka Absolut con addosso una T-shirt di Flashdance e a farsi delle maratone di Netflix in un miserabile capanno da pesca. È un sopravvissuto, l'ultimo della sua stirpe: è l'ultimo drago. Il giovane Everett "Miccetta" Moreau, invece, è un giovanissimo scapestrato, un quindicenne aspirante piccolo malvivente che ha appena cominciato a lavorare per un piccolo contrabbandiere, quando vede il suo capo cadere sotto i colpi di un poliziotto corrotto, Regence Hooke, la quintessenza del Cattivo capace di ogni nefandezza, facile da temere, facilissimo da odiare. Hooke quella notte fatale è all'inseguimento dello scomodo testimone oculare, quando quest'ultimo, ossia Everett, si ritrova all'improvviso sollevato per aria e salvato da morte certa da... un drago? La palude può creare strani sodalizi proprio come quello che Everett finisce per intrecciare con il predatore volante. Sarà lui a rifornirlo di vodka, a tenergli compagnia ecc., in cambio della sua protezione da Hooke. Non ci vuole un genio per capire che ben presto questi tre - Vern, Everett e Hooke - diventeranno i protagonisti di un conflitto pieno di fuoco e fiamme che sfocerà nella più classica resa dei conti. Come andrà a finire? Con la definitiva estinzione dei draghi? Oppure i giorni di gloria di Vern sono tornati?



Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori - Strade Blu

recensione
Buongiorno lettori accaniti e buon lunedì! Oggi iniziamo con il botto! Infatti abbiamo letto per voi, e in anteprima, Fiamme nella palude di Eoin Colfer, autore conosciuto per Artemis Fowl. Sicuramente ci troviamo davanti a qualcosa di molto diverso rispetto alla famosissima saga per ragazzi, ma scopriamo insieme cosa ne pensiamo del romanzo, che ne dite? Inizio con il ringraziare Mondadori che ci ha dato questa opportunità di lettura. Il romanzo, di circa 372 pagine, è incentrato su tre personaggi: Vern, Miccetta e Hooke. Ambientato nella Louisiana, ci troviamo con Vern ultimo drago e due umani che verranno sconvolti dall'eclatante scoperta. I draghi esistono. Ricordatevi che il romanzo esce domani, io fossi in voi correrei a prenotarlo o ad acquistarlo direttamente! Ad ogni modo, direi che è ora di iniziare la nostra recensione, che ne dite? 

Maledizione, quanti anni aveva alle spalle. Si stendevano a perdita d’occhio come le mattonelle di quella strada che aveva fatto costruire il vecchio Re Dario nel chicazzosiricorda A.C. Era strano come certe immagini gli tornassero in mente così all’improvviso. Come quell’antica strada persiana. 

Ed eccoci pronti alla recensione! 
Vorrei parlarvi, per prima cosa, della copertina. Come potete notare è molto semplice. Si tratta di una copertina color bordeaux, con la zampa di un drago che regge un cocktail (vodka conoscendo Vern). Ho trovato deliziosa questa copertina perché molto minimal: non troviamo colori forti, ma colori e disegni che riportano alla mente ciò di cui si legge. Io la approvo assolutamente. Per quanto riguarda traduzione ed editing, invece, ho trovato un lavoro ben fatto. Non ho trovato errori di alcun genere (forse perché immersa totalmente nella storia? Non saprei dire!) e ho anche apprezzato l'impaginazione sul formato che ci ha fornito la casa editrice (che per una volta non mi ha fatta impazzire!). Anche in questo caso direi che non posso che promuovere questo lavoro! Credo si tratti di una lettura interessante, questo è poco ma sicuro.
Eppure Miccetta sembrava felice davvero, mentre caricava la barca a passo di danza sulle note di una qualche musica che aveva in testa. Hooke si sentiva offeso da questa cosa, e prese in considerazione l’idea di sparare al ragazzino sul posto, all’istante, ma lo spettro del Colonnello Faraiji gli placò la mano.
Eccomi di nuovo qui. Personalmente? Ho adorato lo stile dell'autore. Forse è a tratti troppo diretto per qualcuno, ma è esattamente questo ciò che ho apprezzato! Insomma, come si può non amare ciò che ha scritto? Vern è un personaggio meraviglioso, il mio preferito tra i tre protagonisti, a dire il vero. Non solo perché odia gli umani (misantropia...), ma anche per il modo in cui si rapporta con loro. Devo dire, tuttavia, che anche Miccetta non è male! Hooke, invece, è un personaggio che è ben descritto e proprio per questo non ho apprezzato. Forse perché si tratta di un poliziotto corrotto. Forse perché, sinceramente, non è un personaggio nelle mie corde. C'è da dire che anche Miccetta non è esattamente nelle mie corde, ma sicuramente l'ho apprezzato di più rispetto a Hooke. Comunque, parlando di loro, posso dire che sono stati ben costruiti: nessuna lamentela a riguardo. Ognuno ha un proprio ruolo, un proprio carattere. Sono ben distinti e ben descritti. Non ci si può confondere. Un'altra cosa che ho apprezzato è stata la trama: lineare, ben costruita. Anche in questo caso posso dire che l'approvo. Inoltre la trovo sicuramente originale, per essere un romanzo urban fantasy. Credo sia stata ben gestita. Ben delineata senza lasciare nulla al caso, ma soprattutto, non si è persa in mille descrizioni inutili. Abbiamo pagine dense e piacevoli da leggere, non ci si ferma per un nonnulla.

Un paio di settimane dopo, Miccetta trovò una cartolina sul comò, quando tornò a casa dopo il turno al Pearl Bar and Grill. Era un disegno: la sagoma di un drago. Con le palle fuori.
In conclusione posso dire di aver letto un buon libro urban fantasy che sicuramente si discosta dalle solite trame che il genere ci propina! Io ve lo consiglio assolutamente! Non mi resta altro se non darvi appuntamento alla prossima recensione!
A presto, 

VOTO:

Nessun commento:

Posta un commento