venerdì 5 luglio 2019

Blogtour: Dimmi che vuoi me - Kristen Ashley























Ciao ragazze! Oggi voglio parlarvi del nuovo libro di Kristen Ashley portato in Italia da Newton Compton. 
In realtà, per essere più precisi, voglio parlarvi di un tema in particolare.
Cercherò di rispondere ad una domanda che mi sono posta un sacco di volte quando ho letto i libri della Ashley.
Perché i suoi protagonisti sono tutti poliziotti, o hanno a che fare con la giustizia in qualche modo?



Titolo: Dimmi che vuoi me
Autore: Kristen Ashley
Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton
Serie: No serie
Pagine: 574
Prezzo: 4.99 (e-book)
Data di pubblicazione: 3 Luglio 2019


Hix sta facendo i conti con un divorzio che gli è letteralmente piovuto dal cielo e vuole occuparsi dei suoi figli. Senza nemmeno accorgersene, è diventato il tipo di uomo che tiene tutti a distanza ed è troppo impegnato a proteggere i suoi figli e il suo cuore per guardare oltre il suo naso. Greta, invece, è appena arrivata in Nebraska insieme a suo fratello, in fuga dal passato. È in cerca di un po’ di pace e ha intenzione di iniziare la sua nuova vita al riparo dai guai. Questo, prima di incontrare lo sceriffo… Quando l’attrazione tra i due diventa innegabile ed è chiaro che non riescono a stare lontani, un omicidio sconvolge la piccola comunità della città in cui vivono. Si tratta del primo delitto da decenni e Hix, questa volta, dovrà ricominciare a fidarsi di qualcuno se vuole sperare di trovare il colpevole. Ma convincere Greta, non sarà per niente facile.


Copia omaggio fornita gentilmente da Newton Compton Editori

BLOGTOUR

Per rispondere a questa domanda vorrei analizzare brevemente tutti (o quasi), i protagonisti maschili che ho conosciuto grazie ai suoi libri.
Partirei dal primo, quello che per me è il maschio alfa per eccellenza, Lee Nightingale. In "Dimmi che sarà per sempre" lo conosciamo in tutta la sua bellezza. Alto, forte, muscoloso, ex soldato, maschio alfa al cento per cento e difensore assoluto della giustizia. Non ci sono tanti uomini come lui e di sicuro non ci sono tante donne come India, ma tutto quello nasconde sotto i muscoli sono la voglia di far felice la sua donna in tutto e per tutto, anche se ha sbagliato con lei da quando erano ragazzini. 
«Rosie andrà da solo, tu non vai da nessuna parte con quei tipi. Tu per loro non esisti, e io ho intenzione di fare in modo che le cose restino così». «C’è solo un problema, Lee, nel tuo piano. Mi hanno vista la notte scorsa», ho fatto notare. «Problema minore. Quando li ho chiamati, ho detto che tu sei mia, ecco il motivo per cui sono stato coinvolto. Si terranno a distanza». Accidenti! Lo stava già dicendo a tutti! E io non ero nemmeno d’accordo! «Io non sono tua!», sono sbottata. «Lo sarai stasera», ha risposto asciutto. Merda, merda, merda . Ma cosa stava succedendo? Ero in un universo parallelo? «Non puoi farmi questo! Non possiamo farlo!», ho risposto tutta animata. «Perché no?»
In seconda posizione abbiamo l'unico e inimitabile Eddie Chavez. Messicano, mulatto, sensuale, passionale e ovviamente, bello come il sole. Poliziotto fino al midollo ma i suoi metodi a volte sono leggermente (si fa per dire eh), anticonformisti.
Eddie mi ha portato al suo fuoristrada. Davanti alla portiera, anziché aprirmela, si è voltato a guardarmi senza dire una parola. Ho atteso. Poi gli ho chiesto: «Che c’è?». Mi ha spinto improvvisamente contro la macchina con tutto il corpo, e mi ha baciato, un bacio profondo, con la lingua. Quando ha sollevato la testa, aveva un braccio completamente avvolto attorno alla mia schiena e le sue dita mi sfioravano il seno; l’altra sua mano, invece, era posata sul mio fianco. «E quello cos’era?». Dannazione, ero di nuovo senza fiato. «Volevo soltanto dirti che mi piace come sei vestita». «Potevi dirmelo e basta, magari», ho puntualizzato. «Preferivo dimostrartelo». E, devo ammetterlo, in fondo l’ho preferito anch’io. Mi ha lasciato andare, ha aperto la portiera e mi ha aiutato a salire in auto.
In terza, ultimo sul podio, ragazze non me ne vogliate ma per me ci sta tutta la vita Brock Lucas. Detective dell'Agenzia Federale dell'Antidroga, deve indagare sull'ex moglie di uno dei trafficanti più in conosciuti di Denver. L'unico problema? Se la donna che stai controllando ti fa perdere così tanto la testa da mandare tutto (o quasi), all'aria.
"Mi piaceva quello che avevamo e mi è mancato un casino quando è finita. Lo rivoglio, e voglio sapere come ci si sente a viverlo senza il mio lavoro di mezzo. E' per questo che sono venuto. Tu vuoi la stessa cosa e bisogna che parliamo. Perché sono nel tuo letto e tu sei nel mio, io sono nella tua vita e tu sei nella mia. Mentre quel figlio di puttana non sarà con noi. Capisci cosa voglio dire?"
Sono passati almeno due anni da quando ho letto la storia di Tessa e Brock però mi è rimasta davvero impressa. Lei assolutamente dolcissima e lui maschio alfa al cento per cento. 
Diciamo pure che Kristen Ashley è davvero un'esperta nel descrivere di uomini alti, muscolosi e focosi ma secondo me con questi tre personaggi ha superato sé stessa. C'è da dire anche che non mancano le donne che gli cadono ai piedi, le matte allucinanti, o le psicopatiche. In compenso abbiamo tutte compagne che hanno gli attributi e sanno combattere le proprie battaglie. 
Ora veniamo all'ultimo libro pubblicato da Newton Compton. Da una parte c'è Hixon Drake, sceriffo di una piccola città del Nebraska e dall'altra parte abbiamo Greta Dare, parrucchiera nel salone di Lou e cantante in un piccolo locale in città. Schema piuttosto ricorrente devo dire, anche se sono rimasta stupita in quanto l'autrice ha cercato di scostarsi (almeno un pochino), dai soliti modelli delle sue storie. Ovviamente abbiamo il poliziotto alto, muscoloso e focoso; la parrucchiera bellissima, carismatica e sincera. Le donne dei libri della Ashley si assomigliano tra loro: non fanno giochetti, non girano intorno alle cose, vanno dritte al punto. Ah e non dimentichiamo la donna pazza della situazione, in questo caso l'ex moglie di Hix, Hope. 
«Sono stato uno stronzo egoista. Ti capisco. Capisco il senso di colpa che hai provato durante il tuo matrimonio. Non conosco la storia. So solo che, a modo mio, ho fatto la stessa cosa a te. Ho preso e non ho dato niente in cambio. L’ho fatto perché sei arrivata nella mia vita in un momento in cui avevo bisogno di prendere. E succederà ancora. Ma io non sono solo questo. Ho solo bisogno che tu decida se mi vuoi dare la possibilità di dimostrartelo». Era incredibilmente dolce. Tuttavia. «Perché mi hai chiesto dei film degli Avengers?». Mi sorrise. E avrei voluto che non l’avesse fatto. «Perché mia figlia dice che i ragazzi sono stupidi. Parlano di sé tutto il tempo, non fanno domande alle ragazze, non le lasciano parlare, non ascoltano. E purtroppo ho dimostrato che lo fanno anche gli uomini adulti, che dovrebbero conoscere meglio le donne». Maledizione. Diceva cose sensate, era dolce e adesso anche carino.
Secondo me, il vero motivo per la quale narra sempre di uomini che hanno a che fare con la giustizia e donne tostissime è perché le riesce bene. Ogni storia ha qualche particolare che fa appassionare rimanendo comunque una lettura piacevole e leggera. In ogni suo libro ci si fanno quattro risate, non c'è nulla di così profondo e devo dire che le descrizioni dei luoghi sono fatte bene, nonostante le storie siano poco verosimili. 
Una delle particolarità di questo romanzo è il doppio punto di vista; la Ashley ci ha abituate ad averne solo uno e solo femminile. La conseguenza è che per una volta abbiamo capito cosa pensano gli uomini nei suoi libri e quanto in realtà la sicurezza che mostrano serve a nascondere tutto quello che provano, per dimostrarlo tutto insieme.
Detto questo, mi risentirete presto per la recensione del romanzo.
Baci, 



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