lunedì 23 marzo 2020

Recensione: Il vestito perfetto - Louisa Leaman

Il vestito perfetto di [Leaman, Louisa]




Titolo: Il vestito perfetto
Autore: Louisa Leaman
Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton 
Pagine: 232
Prezzo: 4.99€ ebook 
         8.41€ cartaceo
Data di pubblicazione: 20 Febbraio 2020


Il negozio di abiti da sposa di Fran Delaney è un posto speciale. Fran trova capi vintage favolosi, scopre tutto quello che può sulla loro storia, poi li abbina alle spose giuste. I suoi sono più che semplici abiti: mettono in risalto l’autentica personalità di chi li indossa. Fran riesce sempre a trovare l’abito perfetto per ognuna, anche se spesso la scelta ricade su qualcosa di totalmente inaspettato per la sposa. Ha una proposta audace per chi soffre di timidezza. Un vestito semplice per  la ragazza che non ha paura di osare.E qualcosa di eccentrico per chi normalmente tende a non farsi notare. Nel suo lavoro Fran segue sempre due princìpi: non innamorarsi mai di un abito e non proporne mai uno che abbia una storia sfortunata. Entrambe le regole, però, sono destinate a infrangersi quando le capita tra le mani un bellissimo capo degli anni Cinquanta. Indagando sulla precedente proprietaria, Fran incontra Rafael Colt, il figlio della sposa, e scopre un segreto che potrebbe essere la chiave della propria felicità…

Copia omaggio fornita gentilmente da Newton Compton

recensione

Buongiorno Lettori,
in questi momenti difficili, io e Nunzia vorremmo strapparvi qualche minuto di leggerezza parlandovi di un romanzo d'amore che abbiamo appena terminato di leggere.
Scorrevole e leggero "Il vestito perfetto" è un romanzo che intreccia più storie: quella della protagonista Fran e quelle delle proprietarie dei vestiti che vende. Ogni vestito, infatti, ha un passato felice e ridargli nuova vita è un augurio per le sposine stressate che entrano nel suo negozio in cerca di un abito che le accompagni verso uno dei giorni più importanti della loro vita. Ecco perché non può accettare di non conoscere il passato dello splendido vestito che ritrova in una casa in campagna ed ecco perché deve affrontare il suo tenebroso proprietario Rafael.

No, in questo negozio ogni vestito ha la propria collocazione, ognuno è differente dall'altro e ha la propria storia. Del resto, l'abito più importante della vita di una donna deve avere di certo qualcosa di particolare da raccontare.
La linea conduttrice di tutto il romanzo è proprio la storia del vestito della mamma di Rafael che nasconde un risvolto triste che risale ai nonni dell'uomo. Attraverso diversi paesi, fino a Parigi, scopriamo la vicenda che si nasconde dietro il matrimonio dei nonni di Rafael e poi dei suoi genitori, la storia drammatica e particolare che ha avuto il suo inizio proprio con la fabbricazione di quell'incredibile abito. Secondo me questa parte è la migliore di tutto il romanzo, per la sua originalità nel creare una storia dentro la storia principale e per la curiosità con cui si fa leggere.
Rafael non può fare a meno di sorridere raggiante alla sua scintillante sposa, alla persona che ha fatto irruzione nella sua vita, con cui ha discusso, dormito e riso, con la quale è fuggito e a cui ha confidato il meglio e il peggio dei suoi segreti più intimi. La ama tantissimo, completamente e senza alcuna riserva.
Un po' meno convincente, secondo me, è la storia d'amore che nasce tra Fran e Rafael. Nei primi capitoli sembra promettente, tra i due c'è una buona chimica e un confronto-scontro che fa presagire scintille d'attrazione, esattamente il tipo di storia che piace a me. Purtroppo dopo i primi tre capitoli si perde un po', i fatti vanno troppo velocemente e vengono approfonditi poco, motivo per cui non sono riuscita a seguirli emotivamente. Non mi ha convinta molto, non sono riuscita a capire come e perché Fran e Rafael si siano innamorati e per questo non mi sono sentita coinvolta dalla loro storia. 

Insomma, il mio giudizio è tiepido. Senza infamia e senza lode. Non so se lo consiglierei, forse in questo periodo un po' difficile sì, perché è un libro adatto a passare qualche ora leggendo. Lascio la parola a Nunzia!
ci vediamo alla prossima recensione,
Sara






Eccomi Sara! Sono pronta a dirvi la mia opinione su Il Vestito perfetto di Louisa Leaman. 
Il libro è carino, scritto bene e si fa leggere in un pomeriggio senza troppi intoppi. Devo dirvi che presenta alcune criticità che non posso fare a meno di sottolineare: la lentezza nello sviluppo della storia tra Fran e Rafael. Spesso ho avuto l'istinto di entrare letteralmente nel libro e velocizzare gli eventi, non c'è dinamismo e mancano i classici "dialoghi scoppiettanti" che tanto amo nei romance!

Un altro punto di debolezza riguarda il lato introspettivo ed esasperante della protagonista femminile. Va bene tutto: ci sta il passato poco felice, il voler mettere tutta se stessa negli abiti che sceglie per le sue clienti ma a tutto c'è un limite! Dove la passione? L'emozione viscerale? Il batticuore? 
All'interno regna l’immobilità, una pace segreta che smorza le risate e la musichetta jazz al piano di sotto. Il cielo color mandarino incendia le finestre. Con l’abito che le ondeggia intorno, prova a immaginare quale sia il posto migliore per collocare le cassettiere di teak, una sedia a dondolo di vimini e canne di bambù, una toletta e un letto – un robusto baldacchino, eredità di famiglia, con drappeggi arancioni e marroni, perché nella sua testa sono gli anni Settanta. Si raffigura la scenetta di un trattamento di bellezza pre-nuziale: maschera per il viso e smalto alle unghie, o magari un’ultima occhiata privata allo specchio, per vedere la futura sposa alla vigilia del matrimonio? Fran raggiunge in punta di piedi l’armadio sfasciato, apre l’anta rotta per guardare lo specchio interno, crepato da un angolo all'altro. Con un brivido di attesa fissa il suo riflesso. Come si sente? Eccitata? Nervosa? Straordinaria?”
Le parti più importanti e decisive del romanzo sembrano buttate lì con poca enfasi. Le parole più emozionanti restano quelle legate alla storia degli abiti. Per una donna specializzata nel settore moda, questo è stato davvero un piacere sublime da leggere! Sono ritornata indietro nel tempo, quando studiavo la storia della moda e mi emozionavo di fronte alla classe di Elsa Schiaparelli!

La nostra Fran riesce ad emozionarsi e quindi ad emozionare il lettore solo quando parla "dell'anima dei vestiti"! Sembra che solo la "magia di un abito ben confezionato" sia capace di svegliarla dal suo letargo auto-imposto, non è l'amore per Rafael che le dà la scossa ma l'abito appartenuto a sua nonna prima e a sua madre poi. 

L'anima, di cui vi parlavo prima, viene analizzata attraverso dei flash sensoriali e visivi davvero ben descritti! L'empatia che Fran prova per le donne a cui è appartenuto un determinato vestito è potente. Qui c'è la giusta comunicazione tra noi che leggiamo e tutto ciò che sta provando Fran! Il dolore che sente sulla sua pelle, quasi come una sorta di telepatia, arriva dritto allo stomaco! Su questo punto si poteva insistere e creare la medesima connessione con Rafael. 
La caratterizzazione del personaggio maschile resta ad un livello primitivo, in gergo informatico siamo al basic level. Peccato non essere arrivati alla versione pro-level! Si poteva tratteggiare in maniera più approfondita, più passionale (si è una mia fissa librosa: l'uomo deve fare "sangue"!!!!) 
Lei getta la testa all'indietro e ride come se il mondo fosse coperto di glitter. È così libera, così leggera. Non può impedirselo: la bacia prima di rovinare tutto, prende il suo viso tra le mani e non le lascia altra scelta… Non che a lei dispiaccia. Dispiacerle? Il suo cuore è in fiamme, scoppietta, lancia scintille e fa le capriole sotto le luci. Non la baciavano così da… da… non è in grado di trovare un termine di paragone. Esiste solo il presente, solo quell'istante.”
La storia d'amore ha molti spunti interessanti che a mio avviso sembrano toccati solo in superficie. Un peccato!

Spero di non essere stata troppo dura nel mio giudizio. Direi che ha proprio ragione Sara quando afferma che Il Vestito perfetto è senza infamia e senza lode!

Alla prossima,
Nunzia





VOTO:
3 su 51/2 

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