martedì 30 giugno 2020

Review Party: La figlia de diavolo - Lisa Kleypas



Buongiorno lettori accaniti!
Oggi vi presento un #reviewparty targato Mondadori! La figlia del diavolo è una nuova uscita scritta dalla regina del "Regency" Lisa Kleypas. Un romanzo romantico, passionale ed intenso che non vi lascerà indifferenti!





Titolo: La figlia del diavolo
Autore: Lisa Kleypas
Genere: Historical Romance 
Editore: Oscar Mondadori
Serie: #TheRavanels
Pagine: 320 pp
Prezzo: 7,99€ (ebook) 11,40€ (cartaceo)
Data di pubblicazione: 30 Giugno 2020

Hampshire, Inghilterra, 1877. Lady Phoebe Clare, bella, giovane e vedova, non ha mai incontrato Weston Ravenel, ma è sicura che si tratti di un mascalzone, meschino e prepotente. Già ai tempi della scuola aveva reso la vita del suo ormai defunto marito un inferno, e non potrà mai perdonarglielo. Ma alle nozze del fratello, Phoebe incontra un giovane uomo affascinante che la incanta… e la stupisce non poco quando si presenta come Weston Ravenel! Potranno mai superare l'ostilità e abbandonarsi alla passione che li attrae l'uno verso l'altra?
The Ravenels Series:
1. Un libertino dal cuore di ghiaccio
2. Una moglie per Winterborne
3. Il diavolo in Primavera
4. Come due sconosciuti (Hello Stranger)
5. La Figlia del diavolo



Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

recensione


Cari lettori del mio cuore, devo confessare una cosa, qui nero su bianco: ho letto tutti i libri di Lisa Kleypas, ma proprio tutti! La amo follemente, lei e soltanto lei è la regina indiscussa del genere "regency", ha una capacità di scrittura ricca di dettagli, ogni trama ha una solida impalcatura e nulla è lasciato al caso, per non parlare delle ambientazioni meravigliose tra le contee dell'Essex e l'Hampshire fino alla cosmopolita Londra. 
Stavano cominciando la loro storia, riscrivendo il loro futuro. Due destini che confluivano in uno. West aveva l’impressione che fossero avvolti da una luce scintillante o forse era solo l’effetto delle lacrime. Era una dose di felicità troppo grande per un solo uomo, pensò meravigliato.
Non vi dico la gioia di poter recensire un suo libro! Oggi è in uscita La figlia del Diavolo, un nuovo emozionante capitolo della saga dedicata ai Ravenels. Ricordo ancora quando per caso mi sono imbattuta nelle Audaci Zitelle e sono rimasta folgorata dalle storie di Annabelle, Lillian, Daisy ed Evie. La storia della Figlia del Diavolo è dedicata alla giovane figlia di Evie e Sebastian, lo scapestrato Lord S. Vincent che ne ha fatte di cotte e di crude e che in questo libro è un amorevole nonno per i suoi nipote ma non ha affatto perso la sua indole satanica!
Chiunque aspirasse a diventare suo marito avrebbe dovuto essere un padre modello: integro, rispettabile e saggio. Quindi lui era decisamente fuori dai giochi. Quel genere di vita – essere marito di Phoebe e padre dei suoi figli – era destinata a qualcun altro. Un uomo che meritava di vivere in intimità con lei, di guardarla compiere i rituali femminili la sera prima di coricarsi – lavarsi, indossare la camicia da notte, spazzolarsi i capelli. Soltanto quell'uomo l’avrebbe portata a letto, avrebbe fatto l’amore con lei, l’avrebbe abbracciata mentre dormiva. Un altro uomo era destinato a tutto questo. E West detestava quel bastardo, chiunque fosse.
Phoebe è una giovane vedova con due figli piccoli che ha perso l'amore della sua vita ed ora dopo il periodo di lutto è pronta a gettarsi nella mischia della società londinese fatta di matrimoni sfarzosi, corse a cavallo e passeggiate al chiaro di luna, il suo cuore batte ancora per il marito Henry, morto dopo una malattia invalidante durata troppi anni e non sembra essere ben disposta nei confronti del libertino Weston Ravenel. Ma sappiamo benissimo che il confine tra amore ed odio è sottile ed il ricordo di un giovane impertinente lascia ben presto spazio alla concretezza di un uomo affascinante e galante.


West è un uomo con un passato burrascoso, legato alla sua famiglia, concreto e reale. Un aristocratico che decide di votarsi alla solitudine ed all'isolamento perché è convinto di poter rendere felice alcuna donna, soprattutto la "perfetta" Lady Clare

Siete troppo perfetta per un essere umano. Appartenete a un ordine più elevato, non proprio angelico, ma quasi. Non ho mai conosciuto una donna che mi abbia fatto provare il brivido che ho provato con voi, né la conoscerò mai. Non so come definirlo. Ma so che dovreste essere venerata da un uomo che si sia conquistato il diritto di farlo... e quell'uomo non sono io.» 
La storia è scritta egregiamente, l’autrice ha fatto un buon lavoro di approfondimento sulle modalità di coltivazione e sugli strumenti legati all'agricoltura che potessero agevolare il lavoro dei contadini del 1877 e l'aver reso West un uomo concreto, reale e molto umano in netta opposizione con la visione aristocratica della vita di Henry mi ha conquistata! Weston sa cosa sia il dolore, conosce i piaceri della vita e la dissolutezza che può ammaliare l'animo umano. Ha oltrepassato certi limiti troppe volte ed ora quel contatto costante con la terra, l'aratro e la zappa gli permette di redimersi e di restare ancorato ad una nuova immagine di sé, un'immagine di cui lui non deve più vergognarsi, l'immagine di un uomo che è caduto e si è rialzato. Se poi ci mettiamo una buona prestanza fisica ed un'arte oratoria ammaliante allora il gioco è fatto!
Sono ossessionato da te» disse bruscamente. «Ovunque mi trovi, non riesco a smettere di cercarti. Quando sono andato a Londra, ho cercato una donna che mi aiutasse a dimenticarti, anche solo per una notte, ma nessuna aveva i tuoi occhi. Nessuna mi interessa quanto te. Ti ho maledetta un migliaio di volte per quello che mi hai fatto. Preferisco stare con te nella mia immaginazione piuttosto che stringere tra le braccia una donna in carne e ossa.»
Nonostante vengano trattati argomenti legati alla coltura della terra, ai disagi dei fittavoli e alla lettura di registri contabili non c’è mai un attimo di noia, il coinvolgimento nelle vicende è totale e i due protagonisti unici.


Non sto qui a sottolineare come il personaggio maschile abbia conquistato il mio cuore, tutto merito della Kleypas che ha la capacità di rendere meravigliosi tutti i protagonisti maschili! 

«Rilassati... Sei così dolce, così morbida... Phoebe... per diecimila notti sognerò la tua splendida bocca, la tua forma perfetta, tutte queste lentiggini che ti rendono un’opera d’arte...»
Non so davvero come la Kleypas faccia a tenere insieme tutte queste storie che si intrecciano tra di loro in vari momenti corali, ogni volta si aggiungono tasselli e personaggi nuovi di cui hai poi un disperato bisogno di leggere altro! I continui richiami alla serie madre dedicata alle zitelle mi fa sempre sorridere, sembra di leggere qualcosa di familiare, non sono solo i personaggi di un romanzo ma diventano miei amici, persone a cui sono affezionata e che faccio fatica a lasciar andar via.
Il silenzio trasognato era disturbato solo dalla cadenza irregolare del suo respiro. Le mani si posarono sui suoi fianchi e scivolarono lungo la possente superficie della schiena. Lui le mise una mano dietro la testa con piglio si- curo e, un attimo dopo, posò le labbra sulle sue. Un tocco lieve, fatto di continui colpetti e aggiustamenti, come se stesse cercando il giusto incastro fra loro.
Infine, mie amate lettrici, non mi sono dimenticata di fare una menzione speciale alle scene di sesso scritte in maniera impeccabile e contestualizzate in un'epoca dove la sessualità non veniva vissuta con molta libertà di pensiero e di azione. In particolare ho apprezzato il passaggio vissuto da Phoebe dal vivere una relazione acerba ed ingenua con suo marito Henry, entrambi alle prime armi, all'abbandonarsi senza riserve ad un uomo per comprendere appieno la sua sessualità grazie ad un più navigato Weston
La passione scoppia tra i due perché c'è una forte chimica non solo fisica ma soprattutto mentale e questo vale sempre sia che si tratti un romanzo contemporaneo sia che si tratti di uno storico. Non è il genere quanto piuttosto la capacità di chi scrive di far arrivare tutto questo al lettore!
Ebbene, quell'uomo era sia la tempesta che il rifugio. La trascinò in un’oscurità profonda e avvolgente, in cui si alternavano mille sensazioni – un contatto appassionato, tenero, forte, dolce, bramoso, rude, soave. Si dibatteva impotente fra le sue braccia, pur non sapendo se per ritrarsi o per stringersi a lui ancora di più. Aveva desiderato ardentemente tutto questo, la vicinanza di quel corpo caldo e forte, quella sensazione familiare che, in realtà, familiare non era affatto. E aveva anche temuto tutto questo, un uomo pari a lei per volontà e forza, un uomo che desiderasse e possedesse con fervore ogni singola parte di lei. La tempesta cessò all'improvviso, così com'era iniziata.

Non lasciatevi scappare questo tuffo nell'Inghilterra vittoriana perché ne vale davvero la pena: tra telegrammi d'amore, tori imbizzarriti, baruffe nei club passando per le "serre infuocate" resterete a bocca aperta!


Alla prossima,





«Sei sicura?» le domandò tra i baci. «Probabilmente, da qualche parte là fuori, c’è un uomo perfetto che ti sta cercando, un uomo che meriti.» Phoebe rise premendo le labbra contro le sue. «Sbrighiamoci, allora. Così al suo arrivo saremo già sposati.»

VOTO:

2 commenti:

  1. Questo libro mi intriga un sacco! Ha catturato la mia attenzione sin dalla prima volta che ne ho letto la trama, e ogni commento positivo che trovo non fa che aumentare la mia voglia di andare subito a comprarlo ahah

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