giovedì 21 marzo 2019

Review Party: Nell'Oblio — Federico Axat



Buongiorno lettori accaniti! Oggi vi presentiamo un romanzo di genere Thriller che mi ha tenuta incollata alle pagine, dalla prima all'ultima! Ecco a voi Nell'Oblio edito da Longanesi e scritto da Federico Axat brillante scrittore sud americano! John ha soli ventisette anni e un passato imperfetto alle spalle. Svegliarsi con al proprio fianco un cadavere lo metterà di nuovo in discussione, soprattutto quando dovrà confrontarsi con il fratello maggiore, un uomo praticamente perfetto... O così crede. Non vi resta che leggere la recensione e andare in libreria ad acquistare il romanzo! 


21 MARZO 

Titolo: Nell'Oblio
Autore: Federico Axat
Genere: Thriller 
Editore: Longanesi 
Serie: / / 
Pagine: 410 pp
Prezzo: 9,99 € (ebook) — 22,00 € (cartaceo)
Data di pubblicazione: 21 Marzo 2019

A ventisette anni, John Brenner ha già alle spalle un passato da alcolista e un divorzio, una separazione dolorosa dalla donna con la quale ha avuto una figlia che vede meno di quanto vorrebbe. Una notte, John si sveglia sul pavimento di casa sua senza ricordare nulla delle ultime ore, la mente annebbiata come nei giorni in cui beveva. Accanto a lui una bottiglia di vodka vuota, una pistola e il corpo esanime di una ragazza che non ricorda di aver mai visto prima. Nella sua testa rimbomba incessantemente una sola domanda: Sono davvero io l'assassino o è tutta una messinscena? John, che è un uomo come tanti, non riesce a immaginare chi potrebbe volerlo incastrare per omicidio. Ma solo lui può trovare la risposta, nascosta nella sua stessa mente. Comincia così la sua ricerca quando un sogno ricorrente inizia a perseguitarlo. E insieme si riaprono le ferite del passato, obbligandolo a fare i conti con la disgrazia che ha colpito la sua famiglia molti anni prima, e con l'ingombrante figura di un fratello perfetto. Forse troppo...


Copia omaggio fornita gentilmente da Longanesi

recensione

Cari lettori accaniti, eccomi qui! Ho avuto questa grande opportunità di partecipare al review party di ‘‘ Nell'Oblio ’’ e ringrazio molto la casa editrice Longanesi per avermi dato la possibilità di leggere il romanzo in anteprima e di avermi spedito il cartaceo a casa. La copertina del romanzo mi ha colpita subito, un richiamo al romanzo forte e chiaro, soprattutto quando ho avuto poi la possibilità di immergermi in quelle pagine e divorare la storia dall'inizio alla fine. È stata una lettura fin da subito molto interessante, perciò vorrei iniziare con la recensione subito, in modo tale che possiate comprendere perché questo romanzo mi è piaciuto così tanto!


Lo faccio in silenzio, come un bambino che riceve un meritato rimprovero, ripensando a quei tempi lontani in cui credevo di avere il controllo della mia vita. 




Okay, possiamo iniziare questa recensione. Come avrete capito, il romanzo mi ha tenuta incollata alle sue pagine, dalla prima all'ultima. Non mi sono staccata nemmeno quando è giunto l'orario di andare a dormire. Ho dovuto prima terminare il romanzo (e forse è per questo che, da un paio di giorni a questa parte, vado in giro con le occhiaie di un panda). Ho trovato questa storia davvero avvincente sotto diversi punti di vista. Innanzitutto mi è piaciuto molto il titolo. Voi dovete sapere che sono una di quelle persone che ha delle parole preferite. Oblio è la mia parola preferita in assoluto. Perciò ancora prima della copertina, il titolo mi ha richiamata come le sirene con i marinai. Quando poi ho visto la copertina, è stato - come già detto - amore a prima vista. Meravigliosa. Mi sono piaciuti i toni usati, delicati, il titolo in rosso che ha richiamato subito il sangue nella mia mente. Ho apprezzato molto la cura in questo. Un altro motivo per cui il romanzo mi è piaciuto è sicuramente la cura dei dettagli. Ho trovato traduzione ed editing ben costruiti. Ho toccato con mano il cartaceo e l'impaginazione è perfetta. Il romanzo costa sì ventidue euro, ma credo che valga ogni centesimo speso. Anche la versione epub è ben fatta. Un lavoro certosino, fatto bene. Molte case editrici dovrebbero imparare


L'idea di comprare dell'alcol per dimostrare a me stesso che potevo farne a meno era stupida, ma non la più stupida della mia vita. Quando si tratta di cercare scuse, uno con una dipendenza può inventarne dieci al secondo e convincersi al tempo stesso che siano le più grandi verità sulla faccia del pianeta.

La trama è qualcosa di surreale. Una sorta di trip mentale che fino alla fine vi farà dubitare persino di voi stessi. Nei panni di John io sarei impazzita nell'arco di due giorni, ve lo posso garantire. Insomma. Immaginate di svegliarvi e di trovare un cadavere. Immaginate di trovare diverse cose fuori posto e poi — e poi quando andate a cercare spiegazioni e tornare indietro: puff! Cadavere sparito... E vostro fratello che vi convince che non sia stato altro che un sogno. Devastante. Ecco come lo potrei definire. Io sarei stata devastata. Giocare con la psiche umana che, almeno per la sottoscritta, è tanto fragile, ha i suoi pro e contro e in questo romanzo si vede tutto. Ogni singola cosa. Penso che lo scrittore, Axat, sia molto bravo. Non solo per via della trama, ma anche per la complessità dei personaggi che mi hanno lasciata a bocca aperta. Ogni personaggio ha in sé dettagli psicologici che io non reputo affatto insignificanti. Costruire certe dinamiche non vuol dire solo studiare e documentarsi bene, ma anche essere in grado di gestirle in fase di stesura della storia e questo è ciò che Axat ha saputo fare. Mi ha colpita con la sua minuziosità di dettagli che, a un occhio poco attento potrebbero persino essere considerati banali. Credo di aver trovato un maestro del thriller e credo anche andrò ad informarmi su ciò che ha scritto l'autore e non ho ancora letto. 


Tra noi c'era una familiarità che avevamo riscoperto nelle ultime settimane, la stessa di sempre, con l'aggiunta di un elemento pericolosamente seducente: il legame che ci aveva trascinato in un amore giovanile e che io non avevo mai provato con Tricia, né tantomeno con Lila. Con nessun'altra, in realtà. 

I personaggi mi sono piaciuti molto. Come ho già detto, Axat è riuscito a delineare bene la psicologia di tutti all'interno di questa storia, perciò è stato bello andare avanti nella lettura e trovare sempre cose nuove da scoprire. Di certo non posso dire di essermi annoiata a leggere questo libro, per nulla. Fino all'ultima parola l'autore è riuscito a tener viva la mia attenzione. Con l'epilogo, inoltre, si è decisamente superato. Mai avrei immaginato una cosa del genere, credetemi, motivo per cui sono ancora più convinta quando vi consiglio la lettura di questo romanzo. Non credo che dilungarmi possa sortire alcun altro effetto. Vi ho lasciato qualche citazione presa dal romanzo per farvi capire perché ho apprezzato così tanto questo libro, ma mi fermo qui perché la lettura è sicuramente il mezzo migliore per convincervi. Non mi resta che lasciarvi e ringraziarvi per aver letto fino a qui. 

Alla prossima, 










Nessun commento:

Posta un commento