venerdì 12 ottobre 2018

Recensione doppia: Morning Star. La guerra del mietitore - Pierce Brown



Titolo: Morning Star. La guerra del mietitore
Autore: Pierce Brown
Genere: Distopico
Editore: Mondadori
Serie: Red Rising #3
Pagine: 547
Prezzo: 9,99 € (ebook ) - 22,00 € (cartaceo) 
Data di pubblicazione: 13 Marzo 2018


L'oscurità ha vinto. Prigioniero, torturato, ridotto a un fantasma divorato dalla follia, Darrow il Mietitore - l'intrepido Rosso che è riuscito a infiltrarsi tra i tirannici Oro per rovesciare il loro dominio sui vari colorì che abitano l'universo - è stato scoperto dalla Sovrana. Il crudele Sciacallo può ora braccare e schiacciare i ribelli, senza freni e senza pietà. Tutto sembra perduto. Eppure, chi come il Mietitore è cresciuto all'inferno può ancora trovare la forza di risorgere dalle tenebre e scoprire che la piccola fiaccola della rivolta è adesso diventata un incendio e molti altri sono pronti a sognare e combattere con lui. Dalle prigioni di Marte alle lande ghiacciate delle Valchirie, dai bassifondi orbitali di Phobos alle sabbie sulfuree di Io, fino al palazzo stesso della Sovrana - in cui il tradimento e la speranza si nascondono dove nessuno si aspetterebbe - seguiamo il Mietitore e i suoi amici in un'odissea imprevedibile, tra dittatori che si credono dèi e uomini comuni che sanno diventare eroi. Nel terzo capitolo della serie "Red Rising" Pierce Brown trascina il lettore in un viaggio impetuoso tra battaglie spaziali epiche, duelli all'ultimo sangue, risate e lacrime, amicizia e violenza, dove una canzone può cambiare il destino di mondi interi, l'amore di un singolo diventare il coraggio di molti.

Serie Red Rising: 
1. Red Rising: Il canto proibito.  (recensione
2. Golden Son: il segreto di Darrow  (recensione)
3. Morning Star: la guerra del mietitore.  
4. Iron Gold
5. Dark Age
+ un altro romanzo a seguire

recensione

Buongiorno lettori! Sì, lo so sarete ormai stanchi di leggermi, lo avete fatto anche ieri! Oggi però non sono da sola, sono in compagnia di Chiara per fare una recensione doppia riguardo il penultimo romanzo di Pierce Brown Morning star. Perché penultimo? Perché tra un paio di settimane arriva *rullo di tamburi* Iron Gold! Non siete emozionati anche voi? Io e chiara adoriamo questa serie perciò, in attesa del quarto romanzo, vi invitiamo a leggere questa recensione che, per quanto riusciremo, sarà priva di spoiler! 

Ma c'è ancora speranza, in quelli che sono sopravvissuti. In Sevro. In Ragnar e Danzatore. Penso al mio popolo incatenato nelle tenebre. A tutti i Colori di tutti i pianeti, schiavi e prigionieri per permettere agli Oro di dominare, e sento la rabbia avvampare nel buco nero che mi ha scavato nell'anima. Non sono solo. Non sono la sua vittima.

Scateni pure tutto il male di cui è capace. Io sono il Mietitore.

Conosco la sofferenza.
Conosco le tenebre.
Questa non è la fine.
Che dire, era da molto tempo che non leggevo una serie distopica che mi piacesse così tanto e personalmente non posso far altro se non ringraziare Chiara, perché altrimenti mi sarei persa questa perla; poi lettori, non so se avete visto, ma Pierce Brown è proprio bello, non solo scrive cose meravigliose, non so, cioè io me lo sposerei subito! Ehi, Pierce, sono single! Comunque, tornando seria mi focalizzo su Morning Star e sulla recensione. Quando ho letto Morning Star avevo appena terminato di leggere i primi due romanzi perciò non ho dovuto (per mia grandissima fortuna) aspettare poi molto per leggere il terzo capitolo di questa fantastica saga. In primo luogo sono molto felice che Mondadori abbia portato in Italia questa saga che, come avete avuto modo di capire, ho adorato. In secondo luogo ringrazio la stessa casa editrice perché ha lasciato le copertine originali che, nella loro semplicità, mi sono piaciute terribilmente. 
La maschera del Mietitore è stata divorata dal dubbio e dalle tenebre. Sono solo un ragazzo, e tremo, mi accuccio, e mi nascondo dal mio nemico, perché conosco il prezzo del fallimento. E ho tanta paura. 
Ma non lascerò che mi prendano. Non sarò la loro vittima.
Prima di tutto vorrei decantarvi il mio amore per Darrow, chi mi conosce sa quanto lo ami (scusa Pierce, prima viene lui, poi tu! Non sono gelosa, però!) e quanto ami Virginia. Sono i miei personaggi preferiti di sempre. Ogni volta che leggevo il romanzo ero sempre più ’’ beh, li amo! Non posso amarli più di così! ’’ e invece ogni volta li ho amati sempre di più e personalmente tutto questo mi ha sconvolta. C'è da dire che non è stato facile odiare qualche personaggio. Sono stati creati tutti così bene che mi è risultato complicato odiarne qualcuno. Ho odiato qualcuno? Sì, ho odiato qualcuno, ma non vi spoilero il nome perché dovrei dirvi il motivo e non voglio spoilerarvi nulla! Come sempre, comunque, l'autore non lascia nulla al caso, ma ci regala qualche colpo di scena che i veri intenditori sanno apprezzare. Personalmente adoro lo stile dell'autore e sono tanto felice di aver trovato questa serie (e non vedo l'ora di leggere Iron Gold). Per me è consigliatissima sia che amiate il genere sia che vogliate iniziare qualcosa di bello. Insomma, io non so più che dire, lascio la parola a Chiara che, sicuramente, saprà illuminarvi ancora più di me! 
Alla prossima! 

Se c’è una cosa che di solito faccio, quando scrivo le recensioni, è quella di parlare in generale della trama del libro.
Ma “Morning Star” non è un libro qualsiasi e se siete arrivati fino a qua conoscete la serie, perciò mi limiterò soltanto a dirvi le mie impressioni post lettura.
Ho sempre pensato che Pierce Brown fosse un genio, ma dopo questo volume della serie “Red Rising” il mio pensiero si è rafforzato.
È solo paura, mi dico. È solo la paura a farmi cadere in preda al panico. E si è diffusa tra i miei amici. Vedo l’orrore sulle loro facce. Vedo il modo in cui mi guardano e scorgono la loro paura riflessa nella mia. Non posso avere paura. Ho passato troppo tempo ad avere paura. Troppo tempo ad essere rattrappito da ciò che ho perso. Troppo tempo a essere tutto tranne l’uomo che devo essere. E che io sia davvero il Mietitore, o si tratti solo di un’altra maschera, è proprio quella che devo indossare adesso. Non solo per loro, ma anche per me stesso.

“Morning Star” è stato come un viaggio sulle montagne russe. È iniziato col botto, lasciandomi un senso di inquietudine e terrore che mi ha difficilmente abbandonato durante la lettura.
E poi tutto è crollato a picco. Se c’è una cosa su cui Brown ci ha abituati è che l’azione è sempre dietro l’angolo, sempre. Darrow è uno di quei personaggi che si ritrovano ogni secondo in nuove situazioni di pericolo, di prove per dimostrare la sua astuzia e scelte che potrebbero compromettere tutto.
Ho davvero amato questo libro e, a distanza di mesi dalla lettura, trovo ancora difficile parlarne perché è quasi impossibile racchiudere in poche parole la perfezione di questo romanzo e a far capire bene cosa ho provato.
Ho trovato una grande maturazione nei personaggi, dall’inizio della loro avventura. Darrow non è più quel piccolo ragazzo Rosso che abbiamo conosciuto nelle prime pagine di “Red Rising”, non è più colui che ha vinto all’Istituto, non è più quello che ha sfidato Ottavia… Adesso è semplicemente un ragazzo spaventato, distrutto, torturato che deve ritrovare se stesso per poter portare a termine la missione che Ares gli aveva affidato.
Karnus au Bellona aveva molti difetti. Ma aveva ragione quando diceva che in questa vita abbiamo solo il nostro grido nel vento. Lui si è limitato a gridare il suo stesso nome, e ho imparato che è una follia. Ma prima di iniziare la guerra che comunque mi ghermirà, griderò anch’io. E sarà qualcosa di molto più grande del mio nome. Molto più grande d’un ruggito d’orgoglio familiare. Il sogno che ho portato con me e custodito da quando avevo sedici anni.

Darrow si è confermato il gran personaggio che è stato sin dall’inizio, ritrovarlo in queste pagine è stato come reincontrare nuovamente un vecchio amico e sapere che leggeremo altro di lui in “Iron Gold”, in pubblicazione tra poche settimane, è stato veramente sollevante. Non ero decisamente pronta a dirgli addio!
Tra i personaggi che ho amato è impossibile non citare Sevro e Virginia. Sevro è sempre stato il mio personaggio preferito, la sua stranezza e le sue particolarità lo rendono ciò che è e sfido chiunque a non amarlo! Virginia invece l’ho trovata un personaggio molto combattuto: un minuto prima mi piaceva, quella dopo non la sopportavo. Diciamo che fino alla fine di questo libro è stato così, ma dopo la rivelazione nel finale… Oh mio dio. Sono ancora scioccata.
Potrei stare qui per ore e parlarvi ancora di “Morning Star” ma rischierei davvero di fare uno spoiler enorme e questo proprio NO. Perciò quello che dovete assolutamente fare è leggere “Morning Star” perché è probabilmente una delle serie distopiche più bella degli ultimi anni!
Noi ci vediamo alla prossima recensione e stay tuned perché torneremo presto per parlare di questa serie. La vostra,




«Tu e io continuiamo a cercare la luce nell’oscurità, aspettando che appaia. Ma l’ha già fatto.» Gli tocco la spalla. «Siamo noi, ragazzo. Rotti, laceri e stupidi come siamo, siamo la luce, e la luce sta crescendo.»

VOTO:

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