lunedì 3 agosto 2020

Review Party: L'ultima Gru di Carta - Kerry Drewery



Cari lettori accaniti, rieccoci con una nuova recensione! 
Il romanzo che andrò a recensire ora è di narrativa storica (almeno secondo la sottoscritta) e va a raccontare uno dei momenti più bui della storia. Mi sono innamorata di questo romanzo e vi spiegherò il motivo mentre andrò a recensirlo. L'ultima gru di carta, scritto da Kerry Drewery è una storia forte e di incredibile coraggio. Edito da Rizzoli, questo libro, seguito dalle illustrazioni di Natsko Seki, vi conquisterà, dalla prima all'ultima pagina. Parola di lettrice accanita!




Titolo:
L'ultima Gru di Carta 
Autore: Kerry Drewery
Genere: Narrativa - Narrativa Storica
Editore: Rizzoli
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 287 pp
Prezzo: 15,00 € edizione cartacea - 7,99 € edizione digitale
Data di pubblicazione: 28 Luglio 2020 

Dice un proverbio giapponese: se avrai la pazienza di piegare mille gru di carta, il tuo desiderio si avvererà. È una splendida giornata d'estate. Ichiro, che sta per compiere diciotto anni, e il suo amico Hiro si godono una giornata libera dalla mobilitazione per lo sforzo bellico. Una luce abbagliante accompagna l'esplosione della bomba che cambierà le loro vite e il mondo. Feriti e confusi, i due ragazzi attraversano la città devastata alla ricerca della sorellina di Hiro, Keiko, che si trovava all'asilo. Quando dopo ore di disperata ricerca finalmente riescono a trovarla, alla gioia di abbracciarla illesa si sostituisce presto la consapevolezza di non essere in grado di portarla davvero in salvo. Hiro è ferito gravemente e Ichiro capisce che deve cercare aiuto, che da solo non potrà mai farcela. Chiede a Keiko di aspettarlo lì dov'è e in pegno della sua solenne promessa di tornare a prenderla le lascia un origami, una gru di carta. Ma le cose non andranno come sperava...



Copia omaggio fornita gentilmente da Rizzoli

recensione

Nessuna delle due parla. Sappiamo che basteranno minuti, ore perché quelle parole non abbiano più senso. 


Eccoci qui. 
Questa volta ho voluto iniziare con una citazione. Come vi ho già anticipato il libro di cui ho intenzione di parlarvi è L'ultima Gru di Carta. Ringrazio Rizzoli per avermi dato l'opportunità di leggere questo libro perché mi è piaciuto davvero tantissimo. Trovo sia una storia forte, una lettura che ci fa compagnia. Incredibile il modo in cui è stato scritto e come mi ha trascinata con sé. Potrei aver pianto. Potrei essermi commossa. Kerry Drewery mi ha lasciata avvicinare a un periodo storico incredibilmente triste, senza mai farmi perdere la speranza. Vorrei perciò cercare di scrivere una buona recensione, anche in memoria dell'accaduto. Spero di riuscire a farlo al meglio. 


In primo luogo vorrei dire che il romanzo si legge in un batter di ciglia. La storia è tanto emozionante da rendere la lettura incredibilmente veloce. Tre sono le parti all'interno del libro. Due ambientate nel 2018 e una nel 1945. Si parla della bomba atomica sganciata su Hiroshima, facendo anche cenno a quella caduta su Nagasaki tre giorni dopo. Se le parole scritte non bastassero a immedesimarsi in ciò che è descritto, ci pensano le immagini. Le illustrazioni, in effetti, completano il tutto. Lo stile della scrittura... Wow. Ci sono due modi in cui il romanzo è stato scritto. Se guardiamo alle pagine del 2018, sembra che il testo sia poetico. Il racconto del 1945, invece, è una prosa semplice. Questa differenza mi è piaciuta. In un certo senso ho pensato che la scrittura in prosa servisse a far capire la durezza di quanto fosse capitato, cosa che, con uno stile come quello della prima e della terza parte, probabilmente si sarebbe un po' persa. Non ho trovato pesante ciò che ho letto, nonostante gli argomenti trattati. Penso che, da questo punto di vista, l'autrice abbia fatto un ottimo lavoro. Soprattutto per quanto riguarda anche la parte storica. Si vede che c'è del lavoro dietro. Lavoro di ricerca, ma anche il metodo di scrittura: è stata attenta a ogni piccolo particolare.

Un anno dall’ultima volta che ho visto Keiko. Un lampo di luce ha cambiato tutto. 
Mi sono innamorata di quanto ho letto. 
Ho apprezzato in toto quanto sono riuscita a leggere, mi sono emozionata e ho sperato fino all'ultimo. La speranza, in effetti è un tema centrale in questo romanzo. Ho così tanto da dire! Non ho mai letto un libro con questi riferimenti storici, insomma, ne ho letti sulla seconda guerra mondiale, ma sulle bombe di Hiroshima e Nagasaki mai, non prima di questa volta. E capire cosa sia successo, avere una sorta di finestra su quel tempo... Per quanto devastante, mi ha davvero aiutata a capire quanto l'uomo possa essere crudele e quanto... Quanto l'uomo possa comunque desiderare di fare del bene. Emozionante, stravolgente... Non voglio soffermarmi troppo sui personaggi, quanto più sui sentimenti all'interno del romanzo. Oltre alla speranza abbiamo sicuramente bisogno di parlare del senso di colpa. 

Ha l’aspetto di una persona viva. 
Intenso, un romanzo breve forse, ma sicuramente interessante. Si tratta di qualcosa di incredibilmente brillante. Ho davvero apprezzato quanto ho letto, mi ha dato modo di riflettere e di comprendere di più. Ho davvero apprezzato tutto e non posso fare a meno di consigliare il libro, dico sul serio. 

A presto, 

VOTO:

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