giovedì 4 luglio 2019

Review Party: Bel casino l'amore - Elisa Trodella














Titolo: Bel casino l'amore!
Autore: Elisa Trodella
Genere: Contemporary Romance 
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 320
Prezzo: 2,99€ (e-book)
Data di pubblicazione: 4 Luglio 2019





Adele è giovane, stravagante e un po’ maldestra ed è in fuga dalla monotonia del suo paesino natale. Si rifugia a Roma, dove trova un lavoro, un nuovo amore, e un delizioso appartamento in via Margutta, in affitto a un canone sorprendentemente basso… Quando pensa di essere davvero a un passo dalla realizzazione di tutti i suoi sogni, arriva però l’improvvisa rottura con Riccardo, che la riporta bruscamente alla realtà: lui adesso abita al piano di sotto e vederlo salire e scendere le scale ogni giorno è una tortura. Come se non bastasse, alcuni strani rumori provenienti dalla soffitta non fanno che alimentare il suo stress. Fortuna che ci sono le amiche dalla sua parte, alleate preziose per riconquistare il coraggio e la fiducia in sé stessa. Ed è così che una sera, in punta di piedi, Adele decide di salire in soffitta a controllare… In un saliscendi di gradini e di emozioni, Adele si troverà in balia della più meravigliosa di tutte le avventure: la vita.
Severamente vietato: smettere di sognare.
Perché l’amore, si sa, è un gran casino ma...che spettacolo!


Copia omaggio fornita gentilmente da Newton Compton Editori

recensione

Devo confessarvi un segreto: sono ore che fisso il foglio bianco in attesa di un'illuminazione divina! Il famoso blocco dello scrittore ha colpito anche me, il problema reale non è non sapere cosa mettere nero su bianco, il problema è capire il groviglio di emozioni che questo libro ha suscitato in me!
Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera. Pablo Neruda
In generale sono abile a comprendere in una scala da "Oh mio Dio! a "Che meraviglia!" quali sentimenti suscita una lettura. 
Oggi la faccenda risulta più complessa! Parto subito col dirvi che Bel casino l'amore! di Elisa Trodella è un buon libro: la storia, i personaggi e la scrittura si amalgamano bene. Ma ci sono delle perplessità che non riesco a sciogliere, c'è qualcosa che mi frena, non so ben cosa. Piano piano qui con voi, cercherò di analizzare le sensazioni provate una volta chiuso il romanzo. 
Sto per cedere alla tentazione di abbracciarlo, vorrei stringerlo anche io. Sento una scossa che mi infonde coraggio ma poi torno bruscamente alla realtà. No, non devo, non voglio abbandonarmi a questa emozione. 
Adele, la nostra protagonista, vive una vita all'apparenza felice e tranquilla fino a quando il suo mondo subisce una violenta sterzata a causa della rottura con il suo fidanzato Riccardo. La prima fase del libro è piuttosto lenta ed affronta il tema dell'abbandono visto con gli occhi di una donna disperata ed innamorata.
Chi di noi non ha vissuto almeno una volta nella vita un tale trauma?
Ebbene Adele è in balia di emozioni contrastanti, triste ed infelice, trova rifugio in Marta, amica da sempre ed in Karol, il suo capo integerrimo che smette di essere un dittatore dal cuore di pietra e veste i panni di una amica con la A maiuscola.
«Capisco la tua reazione, davvero, e in fondo me l’aspettavo, conoscendoti un pochino, ma sono comunque felice di avere seguito il mio istinto. Hai un dono Adelaide, sai cucinare… E sei vera, in tutto e per tutto. Ma tu questo non lo sai, e non credi neanche a chi te lo dice…». 
Non ho apprezzato il carattere troppo remissivo e senza dignità di Adele che emerge in alcune pagine del romanzo, l'avrei presa a schiaffi per darle uno scossone. Per fortuna Marta e Karol, da buone amiche hanno preso in mano la situazione evitandole di perdere del tutto la dignità!
Pietrificata, nella penombra di questa soffitta umida, incapace di capire, gestire e affrontare l’accaduto, continuo inconsapevole a fare a botte col passato.
Capisco tutto, il dolore, la perdita e l'abbandono ma strisciare per un uomo mai! Ma proprio mai ragazze mie! Le basi proprio!

Adele, per fortuna, vive un'evoluzione caratteriale lungo l'arco narrativo e si dà una svegliata: prende in mano la sua vita in tutti i sensi: dal nuovo look, volto a farle prendere maggiore consapevolezza di sé, all'apertura verso nuovi orizzonti lavorativi, l'idea che il lettore si fa leggendo è che Adele abbia vissuto in una bolla per alcuni anni senza mai andare avanti davvero. Artefice di questo cambiamento e allo stesso tempo, coscienza birichina della protagonista è Karol e le sue teorie sull'amore.
Il "break even point" che porta alla rinascita di Adele è la rottura con Riccardo, un personaggio che l'autrice definisce "mammone",  io preferisco chiamarlo "l'uomo senza palle"! Irritante in ogni sua interazione con la protagonista, finto ed imbalsamato. Insomma cara la mia Adele non ti sei persa nulla, credimi!

L'amicizia è il motore del libro, più dell'amore, che spesso resta ai margini della narrazione.
Il trio d'attacco composto da Adele, Marta e Karol è ben assortito. La leader è senza dubbio Karol, una donna con un carattere d'acciaio che nasconde infinite fragilità ma che dà sempre l'idea di poter governare il mondo! Ho amato questo personaggio tantissimo, mi ci rivedo: forte, volitiva, passionale inarrestabile. Davvero un personaggio ben scritto.
Karol… quel diavolo di cuore che le pulsa nel petto. Alieno. Un cuore alieno e generoso. Un cuore così grande da rischiare di soffocare ogni vittima le si stringa accanto.
Per certi verso oscura Adele che con la sua insicurezza spesso perde terreno nello scontro tra le due. A volte avrei preferito una protagonista più risoluta, energica e combattiva.
Non ho più aria nei polmoni, mentre il sangue nelle vene pulsa e scalpita affamato d’amore. Ciò che non avrò mai, che non mi spetta ricevere da lui. E allora resto ferma, tanto ho timore che le lancette dell’orologio riprendano a correre. Vorrei fermare il tempo, ora. Ora e in nessun altro momento.

Menzione a parte va al protagonista maschile: Flavio Torre. L'enigmatico scrittore della "soffitta" è un personaggio misterioso, scontroso e bellissimo.

Ricordo i nostri corpi assecondare le curve, il tappeto di foglie rosse reciso al nostro passaggio, l’odore intenso della sua giacca invadermi, misto al profumo dell’aria carica di nuova elettricità, ricordo il desiderio di non frenare mai quella corsa, ricordo di avere dimenticato per un attimo ogni tristezza che mi appartenesse. 
Devo dirvi la verità: non ho ancora compreso molte sue caratteristiche, i suoi silenzi e le sue azioni mi hanno confusa. Per carità è un uomo che fa perdere la testa in un nanosecondo, ma non si sbottona, non avanza a passo spedito ed è molto controllato quando si tratta di manifestare i suoi sentimenti. Sono abituata ai "maschi alfa" che "cannibalizzano" le loro vittime e le travolgono come dei tornado! 
Ricordo la sua mano grande afferrare la mia e poi condurla al torace. Ricordo una preghiera interrompersi di netto, davanti a quel gesto inatteso. 

Ecco Flavio non è così, va compreso attraverso la gestualità, va capito attraverso gli occhi, va esaminato attraverso tutto il "non detto"! Per carità per molte di voi tutto ciò può risultare eccitante, per me il più delle volte è frustante: per la serie, Flavio ti prego agisci! Fai qualcosa e falla subito! 

Abbandonata nel suo abbraccio, alle sue mani grandi che si muovono esperte tra i miei capelli, al suo torace pressato sul seno, i miei occhi si aprono di scatto, perché si sentono puntati, cercati con ostinazione. Guardano irrequieti oltre il volto di Flavio e… scorgono ancora gli elefanti. Sono lì, ritti e immobili, in attesa. Non barriscono, non scalpitano, non corrono. Aspettano e basta. 
Tra le cose positive è da ricordare l'evoluzione del rapporto tra Adele e la madre. Un rapporto conflittuale che piano piano diventa qualcosa di intimo, cresce tra di loro la complicità e si abbatte quel muro di diffidenza che entrambe hanno portato avanti per anni. Elisa ha toccato le corde giuste ed è tutto davvero bello ed intenso.
In fondo so così poco dell’amore. Solo adesso me ne accorgo. Adesso che… Sì, ora che… che ne riconosco il sapore. Come una colata di miele caldo e invitante.
Di altra natura la relazione tra Adele e Monte Arcobaleno. Si potrebbe definire un rapporto d'amore ed odio. Quelle montagne che sono parte integrante delle origini di Adele, sono un luogo ingombrante perché ricco di ricordi belli e brutti, sono fantasmi del suo passato e sono allo stesso tempo il suo futuro. Solo che lei fa fatica a capirlo, ad accettarlo e allora scappa via, si rifugia in una Roma caotica, che le divora l'anima, la rende infelice e le restituisce una versione di sé che non accetta soprattutto quando resta sola, quando deve fare i conti con la scomoda verità.
 All'improvviso rimpiango Monte Arcobaleno; troppi desideri inappagati e carnevalesche illusioni mi hanno indotto a fare continue scelte sbagliate. 

Rileggendo tutte le mie riflessioni, posso dirvi che Bel casino l'amore è un buon libro. Ho odiato il finale perché mi è sembrato incompleto, forse l'autrice ha lasciato spazio alla nostra immaginazione per quanto riguarda il vissuto dei due amanti Adele e Flavio dopo il tanto atteso Happy Ending. Le pagine finali sono intense e avrei letto tanto altro sulla loro vita a due. In conclusione definirei il romanzo un libro sull'attesa. Un noto aforisma di Lessing cita che "l'attesa del piacere è essa stessa il piacere" e quindi non tutti i libri letti devono partire a razzo e suscitare palpitazioni. Alcuni romanzi procedono con calma e grazia ed entrano comunque nei nostri cuori lasciando qualcosa di unico. Ed è proprio così che percepisco questo libro: una lunga attesa verso la magia dell'amore. 

Alla prossima,





 Io sono il ramo che galleggia tra la corrente impetuosa di un fiume in piena. E lui non vuole affogare. Tutto qui.
VOTO:

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