venerdì 10 maggio 2019

Review Tour: L'estate dell'innocenza — Clara Sanchez



Lettori accaniti, oggi vi presentiamo la nuova uscita di un'autrice best - seller internazionale. Si tratta de L'estate dell'innocenza, scritta da Clara Sanchez e arrivato a noi grazie a Garzanti. Una storia che tocca svariate corde e ci permette di pensare. 


Titolo: L'estate dell'innocenza
Autore: Clara Sanchez
Genere: Narrativa Contemporanea
Editore: Garzanti
Serie: / / 
Pagine: 163 pp
Prezzo: 18,60 € (cartaceo) — 9,99 € (ebook)
Data di pubblicazione: 9 Maggio 2019


Ricordi quando eri bambino? 
Ricordi quando tutto era possibile? 
Finché, in un’estate, ogni cosa è cambiata.


C’è un’età della vita in cui sono gli altri a scegliere, perché ancora non si è in grado di farlo da soli. È la magia dell’essere bambini, il segreto che si nasconde dietro l’innocenza di quegli anni.
Così è per Isabel durante le vacanze estive dei suoi dieci anni, in compagnia del mare della Costa Brava che brilla di mille puntini all’orizzonte e della sua famiglia un po’ fuori dagli schemi: donne tenaci, indipendenti e un po’ nevrotiche, che non si sono mai rassegnate al ruolo di mogli e madri. Sua mamma non ha peli sulla lingua ed è in cerca di protezione più che offrirne. Olga, la zia preferita, è come avvolta da un’aura di luce, colta e sofisticata, e la trascina in un mondo fatto di abiti di seta e balli. In loro, Isabel vede la donna che vuole diventare. In loro, intravede, senza capirlo appieno, l’equilibrio sottile delle relazioni con gli uomini, fatto di amore e, talvolta, dolore. E, mentre suo padre sembra non interessarsi di nulla, ridotto a una pura presenza fisica, lo zio Albert le chiede il vero motivo per cui da grande vorrebbe fare la scrittrice ed è l’unico a dirle che la vita non è come appare: né migliore né peggiore, ma diversa. Isabel è solo una bambina ma, in quell’estate, qualcosa comincia a cambiare. Una crepa scheggia la sua innocenza portandola lontano dall’infanzia. Il ricordo delle onde, della sabbia sui piedi resteranno per sempre nel suo cuore, insieme al sapore di un’età in cui tutto è possibile, ma al contempo si fa strada in lei la consapevolezza che crescere vuol dire cambiare corpo, voce e volto per mille volte.


Copia omaggio fornita gentilmente da Garzanti

recensione


I piedi mi rimasero incollati a terra per qualche minuto finché, con un grande sforzo, non ce la feci a rimettermi in movimento.

Wow. Centosessantatré pagine di puro wow. Non ho mai letto nulla di Clara Sanchez, ma questo romanzo mi è rimasto dentro fin dalla prima parola, regalandomi emozioni e sensazioni uniche. Una poesia in prosa, ecco cosa ho pensato di star leggendo, poiché lo stile dell'autrice, sebbene sia semplice, ha qualcosa di poetico e malinconico, che mi ha lasciato un solco indelebile e mi ha aiutata a riflettere e a pensare. Ecco, questo libro non è da leggere tanto per, non se ne capirebbe il significato. Non si capirebbe nemmeno una parola. Questo libro va assaporato, masticato e ingurgitato in modo tale che ogni lettera possa essere in qualche modo assimilata. Non credo ci saranno mai parole che possano far capire quanto io abbia apprezzato questa lettura né, tantomeno, cosa riserva al lettore. Io credo che, una lettura di questo tipo, sia fondamentale. Ci dona il tempo di riflettere, il tempo per capire e anche per assimilare quando noi siamo cresciuti. L'estate dell'innocenza non è solo un inno al cambiamento, ma la struggente storia di una bambina che, volente o nolente, vede il suo mondo cambiare assieme al proprio corpo e non solo. È un promemoria che ci fa ripensare a quando noi, da bambini, siamo arrivati al momento in cui le cose cambiano e l'ingenuità fanciullesca che ci ha accompagnato fino a quel momento, ci sta dicendo addio. 



Credo che questo romanzo sia uno di quelli che la storia dovrebbe ricordare. Uno di quelli che andrebbe letto e consigliato. Uno di quei romanzi che, in qualche modo, ti entra dentro, penetra nelle ossa e nel sangue e ti fa aprire gli occhi. Sono pochi i romanzi di questo genere al mondo. Sono poche le storie che, senza che tu comprenda come o quando, ti hanno preso e ti hanno portato con sé per poi lasciarti con un bagaglio in più. Con una consapevolezza tale che, a guardarti indietro, non sapresti più come muoverti per tornare al punto di partenza. Quanto ho letto è di una bellezza stravolgente, tanto che mi risulta difficile riuscire a parlarne. Ciò che ancor più mi piace, è il fatto che, seppur scritto in prima persona, al passato, Isabel ricordi la sé bambina senza troppi fronzoli. Ho come la sensazione che sia lo stile dell'autrice. Come sapete, leggere libri in prima persona mi è sempre stato parecchio difficile, ma non con questo. Ogni pagina è scivolata nel mio cuore e vi si è posata senza alcuna difficoltà, come ogni personaggio che ho avuto il piacere di conoscere andando avanti nella lettura.

A partire da allora avremmo cercato di districarci in quella che alcuni chiamano la dura realtà, quasi senza svaghi né allegria, né sorrisi eccessivi. Sentivamo che mio padre viveva in un buco e noi con lui.

Ogni frase, per quanto mi riguarda, sarebbe degna di finire come quotes. Ogni parola ha un significato intenso: immaginate l'aroma del caffè, più è intenso, più buono, no? Ecco, questo è ciò che le parole della Sanchez mi hanno donato. E tra tutte le parole dette, ci sono dei personaggi che mi hanno insegnato di più, rispetto ad altri. Isabel, la protagonista, è una bambina che si prepara a diventare una giovane donna. A tredici anni sa già di voler essere una scrittrice. Penso sia forte, nonostante la vita le abbia donato una famiglia un po' disfunzionale. Una famiglia che, ora come ora, si vede ogni giorno: un padre assente che si rintana nel lavoro o nel letto di qualche altra donna e una madre triste che si autocommisera senza venirne a capo. A dire il vero, le figure femminili a cui Isabel si ispira, in un certo senso sono quelle figure a cui mai io mi ispirerei. Olga, la zia, pare essere una donna forte, elegante e raffinata. Spesso, tuttavia, le apparenze ingannano, ed è questo che mi ha fatto sempre dubitare di lei. La madre di Isabel, allo stesso tempo, pur soffrendo, cerca di tenere insieme i pezzi di una famiglia che non esiste. Si confida con un'adolescente che sta pensando alla propria crescita e alle proprie esperienze, le prime e ciò mi ha resa così malinconica, come se non ci fosse alcuna speranza per lei. Eppure, Isabel mi appare come una persona più forte rispetto alle donne con cui ha a che fare.

Trascorsi due ore accanto a lui osservando i suoi sforzi per interessarsi alle mie cose e sembrarmi contento: «Vivere è combattere», proseguì. « Non devi mai rassegnarti.»

Albert è la figura che più mi colpisce in questo romanzo. L'ho molto apprezzato sia come persona, sia come uomo. La sua storia mi ha in parte distrutta, in parte amareggiata e questo è sicuramente causa di ciò che Olga fa. Olga, la donna che ha vissuto cercando di rimanere eternamente giovane. C'è qualcosa di sbagliato in tutto questo perché nessuno può mai davvero essere giovane in eterno, persino ella, con il tempo, se n'è accorta: le cose cambiano, la vita cambia. 

Avrebbe dovuto esserci un segno del fatto che qualcosa si rompeva.

Poesia. Poesia è quella che esce dalle dita della scrittrice. Poesia è quella che imprime su carta e che ci mostra. Un dono. Ecco perché mi sento di consigliare questo romanzo, in modo tale che anche voi lettori possiate leggere qualcosa di bello, che vi permette di riflettere e, perché no, di gioire o di piangere. 

Alla prossima, 




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