lunedì 29 giugno 2020

Review Party: I giorni del ferro e del sangue, la vendetta di Anna - Santi Laganà



Buonasera lettori accaniti! Eccoci arrivati all'ultimo articolo della giornata. Prima di lasciarvi andare, vorremmo infatti, dirvi cosa ne pensiamo di una delle ultime uscite di Mondadori. Si tratta di un romanzo storico ambientato negli anni più bui del medioevo, quando violenza e corruzione, ma anche smania di potere erano all'ordine del giorno. I giorni del ferro e del sangue è la storia di Anna, ma è anche la storia di cavalieri che hanno smarrito la propria strada, di persone generose e uomini che vivono tra i peccati. Santi Laganà, attraverso questo romanzo, ci mostra uno spaccato di storia ancora, per molti versi, oscuro. A tra poco con la recensione! 




Titolo: I giorni del ferro e del sangue. La vendetta di Anna
Autore: Santi Laganà
Genere: Storico
Editore: Mondadori
Serie: / / 
Pagine: 644 pp
Prezzo: 19,50 € cartaceo - 9,99 € ebook 
Data di pubblicazione: 16 Giugno 2020


Patrimonio di San Pietro, 960 d.C.

Sul trono papale siede un adolescente perverso e corrotto, ciò che resta dell'Italia indipendente è allo sbando dilaniata da lotte intestine e le campagne sono una terra di nessuno dove la violenza e il sopruso la fanno da padroni.
Anna è una contadina di quindici anni che conduce un'esistenza misera e asservita. Quando la sua famiglia viene trucidata e l'ultimo fratello rapito per essere ridotto in schiavitù, decide di continuare a vivere per inseguire quell'ultimo brandello di affetti e, sorretta da una volontà indomita, inizia una dolorosa peregrinazione per terre sconosciute e ostili, tra aiuti misericordiosi e feroci violenze.
Nel suo tormentato cammino incontrerà un cavaliere dall'oscuro passato e un improbabile presente, un vecchio dall'aria mansueta che nasconde insospettabili risorse e un giovane vagabondo sfrontato e generoso: una strana compagnia con cui cercherà di farsi giustizia fin dentro i palazzi più segreti di Roma.

Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

recensione

Buonasera lettori accaniti!
Proprio prima di cena oggi vi lasciamo con una recensione davvero particolare! Si tratta, infatti, di un evento da me organizzato per Mondadori di un romanzo storico di un autore italiano, Santi Laganà che, attraverso gli occhi della protagonista Anna e di chi incontra, ci racconta i giorni più bui del medioevo. I giorni del ferro e del sangue ci offre uno spaccato di storia che nei libri di studio è poco più che accennata. Prima di affrontare la recensione di questo romanzo, mi premuro di comunicarvi che il romanzo è sì storico, ma che il periodo raccontato è piuttosto violento, perciò inserisco un trigger warning in modo tale che possiate stare attenti a ciò che leggete. Ci sono scene piuttosto esplicite e non mi sento di consigliarvi la lettura prima di avervelo detto.
"Devo andar via di qui!". Un martello incalzante, come il richiamo che le veniva da suo fratello, dalla sua famiglia distrutta. Non conosceva quasi nulla della vita e del mondo, ma aveva già capito cosa non avrebbe mai sopportato: ridursi in quello stato miserevole, senza una speranza di futuro che potesse giustificare quell'immane sacrificio, con la schiena rotta già in giovane età e le mani rovinate da calli e piaghe.
La prima cosa che posso dire, in primo luogo, di questo scritto è che è stato ben gestito. Lo stile di Santi Laganà riesce a coinvolgerti fin dalle prime pagine nonostante si tratti di un romanzo storico e questo possa essere, in qualche modo, una sorta di battuta d'arresto. La realtà dei fatti è che credo sia difficile scrivere uno storico, soprattutto se di questa portata e io credo che, in questo senso, sia stato davvero fatto un buon lavoro. Come ho già accennato, la protagonista di questa storia è Anna, una contadina dell'Italia medievale che, al suo rientro a casa, scopre lo sterminio della famiglia e il rapimento del fratello Martello. Anna è una ragazzina di quasi sedici anni, innocente, inconsapevole del mondo che le sta attorno, almeno fino a che nel momento in cui deve scappare, e tutto le viene portato via, l'innocenza in primo luogo. Nel 960 d.C. al potere vi è Giovanni XII un Papa giovane e corrotto e dedito alla lussuria. Un uomo desideroso di giovani (maschi e femmine) che possano allietare i suoi desideri. In un mondo corrotto, dove persino la Chiesa è peccaminosa, la giovane Anna dovrà battersi con le unghie e con i denti per andare avanti e poter vivere. Una cosa che mi ha colpita è sicuramente ciò che viene detto quando Anna si presenta dicendo il proprio nome. Esso, infatti, viene definito umile e cristiano, un nome religioso. In effetti, il nome Anna, nella bibbia è correlato alla madre del profeta Samuele, ma ha anche significato di grazia. Ella fu la prima a vedere in Gesù bambino il Messia. Credo sia importante contestualizzare questo nome rispetto al periodo storico e a tutto ciò che la nostra protagonista passa. Alla nostra protagonista, infatti, da innocente qual è, si trova a diventare una vera combattente per salvaguardare la propria vita, ma anche per mostrare al mondo che, pur essendo una giovane contadina ignorante, può farcela contro il potere di Roma.
«Ogni religione, se ci pensate, promette le stesse cose. Cambiano i nomi del Dio che si adora, i modi di approcciarlo, ma la sostanza è sempre la stessa. E c'è sempre un aldilà con cui dover fare i conti, fin dalla notte dei tempi.»Adelaide annuì. «La gente ha bisogno di credere nelle promesse di un Dio.»
Ecco uno dei pilastri fondamentali di questo romanzo. La religione. Se da una parte, infatti, abbiamo un Papa corrotto, dall'altra parte abbiamo la figura di un prete misericordioso, Padre Giuliano. Lui è il primo a fare qualcosa di concreto per Anna. La affida a persone che possano nasconderla e lo fa senza chiedere nulla in cambio. Portatore anche di cattive notizie, certamente, è una figura che io trovo piuttosto complessa. A volte ho tendenzialmente provato a vedere qualcosa di maligno in lui, altre volte, invece, ho pensato alla sua bontà e alla sua dedizione. Purtroppo questo dualismo nella Chiesa, questa specie di luce e buio che si contrappongono trovo sia un argomento ancora adesso molto attuale. In alcuni punti ho addirittura pensato che questo scritto potesse essere stato creato con lo stesso desiderio dei Promessi Sposi di Manzoni: trattare qualcosa di attuale, ma riversarlo nel passato, in modo da non passare dei guai. Il fatto è che lo trovo davvero qualcosa di molto attuale, uno scritto che può farci riflettere. C'è qualcosa, in questo romanzo che mi ricorda quanto la gente ancora oggi sia meschina e chi è al potere poco faccia e niente per impedire certe situazioni. 
Quello del ritorno a casa era forse per molti il momento peggiore della giornata? Quando entri e trovi facce smunte e affamate che ti chiedono un aiuto che non puoi dare... e magari vedi stomaci gonfi e mammelle infette, e bambini che piangono perché il latte è poco e sa di rancido. Sì, hai proprio voglia di non tornarci...Furio aveva ancora un soldino in tasca, ma gli era passata la voglia di bere.Adesso desiderava solo andare a dormire e provare a scacciare i fantasmi di quella vita che non era vita.
La violenza è sicuramente un altro tema, così come la povertà. Temi ancora adesso attuali. La violenza è vista nei più svariati degli aspetti. Non si tratta sola di battaglie e di omicidi, ma di violenze carnali che siamo costretti a vedere poiché ci sono persone indifese. Eppure, la stessa Anna, da innocente qual'era, ha scoperto un animo da guerriera e una fame di vita non indifferente che le ha permesso di andare avanti e di lottare con tutte le sue forze. Mi è piaciuto come Anna sia cresciuta, come da giovane ingenua abbia scoperto la vita, nelle sue cose più brutte e in quelle più belle. Ha trovato compagni leali, per cui ha capito di nutrire sentimenti sinceri. Compagni che si sono sacrificati per lei, perché potesse avere una vita migliore. Non vi svelerò cosa le riserva il futuro, ma posso dirvi che questo romanzo, persino nei tratti aggressivi e nelle violenze riesce a lasciare qualcosa al lettore. Un pensiero, una consapevolezza. Non mi resta che consigliarvelo, sempre ricordandovi che ci sono scene di violenza che potrebbero turbarvi. 

A presto, 



VOTO:

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