martedì 23 giugno 2020

Recensione: Stepsister. Sorelle di sangue - Jennifer Donnely



Titolo: Stepsister - sorelle di sangue
Autore:  Jennifer Donnely
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 468 pp
Prezzo: 18,00 € cartaceo 
Data di pubblicazione: 23 Giugno 2020


In un mondo dove una ragazza può essere solo brava, obbediente e soprattutto bella, non c'è posto per giochi di guerra e corse a cavallo: ovvero per tutte le cose che Isabelle ama. Quando, costretta da Maman, si mozza le dita dei piedi per farle entrare nella scarpetta e aggiudicarsi il matrimonio con il principe, Isabelle viene scoperta. E al suo posto viene scelta Ella, la sorellastra buona, la perfetta Cenerentola delle fiabe. A Isabelle resta solo la vergogna più nera e l'ostilità di tutta Saint-Michel. Ma è proprio vero che il destino di una sorellastra "cattiva" è vivere ai margini e che l'unica strada possibile è quella dell'infelicità? Il marchese de la Chance non la pensa così e forse l'unica cosa che può salvare Isabelle è capire che per tutte c'è una possibilità, e che la vera bellezza è scegliere la propria strada e percorrerla senza voltarsi indietro. Questa è una fiaba oscura. È una fiaba crudele. È una fiaba da un altro tempo, un tempo in cui i lupi restavano ad aspettare le bambine nella foresta. Quel tempo è ormai passato. Ma i lupi sono ancora qui e sono due volte più scaltri. Le bestie rimangono. E la morte ancora si nasconde in una spolverata di bianco. È crudele per qualunque ragazza che smarrisca il sentiero. Più crudele ancora per una ragazza che smarrisca se stessa. Sappi che è pericoloso allontanarsi dal sentiero. E tuttavia è molto più pericoloso non farlo.


Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

recensione

«Non è niente, non è nessuno. Non possiede bellezza né arguzia. È egoista, meschina. Perché lei?» «Perché non so resistere a una sfida» replicò Chance. Con una mano, riarrotolò la carta tenendosela ferma contro il petto, poi tornò a nasconderla nella redingote. «E quale ragazza non accetterebbe ciò che ho da offrirle?» Indicò se stesso, quasi neppure lui riuscisse a credere a quanto era irresistibile. «Le darò l’occasione di cambiare strada. L’occasione di fare la sua strada.» «Sciocco» disse la megera. «Non capite nulla dei mortali. Noi Moire ne tracciamo la vita su una mappa perché sono loro a volerlo. Ai mortali non piace l’incertezza, non piace il cambiamento. Il cambiamento è paura. Il cambiamento è dolore.» «Il cambiamento è un bacio nel buio, una rosa nella neve, una strada deserta in una notte ventosa» ribatté Chance. «Il buio è popolato di mostri. Le rose muoiono nella neve. Le ragazze si smarriscono sulle strade deserte» rimbeccò la megera. Ma Chance non volle farsi scoraggiare. Rinfoderò la sciabola e porse la mano. Come per magia, una moneta d’oro gli apparve tra le dita. «Vi propongo una scommessa » disse.
Buon pomeriggio lettori accaniti! 
Con questo articolo ho voluto cominciare con una citazione del prologo del romanzo. Questo scambio di battute tra la moira Megera e Chance mi ha colpita subito e così tanto da volervelo regalare. Credo sia uno dei passi più belli, per quanto riguarda un incipit, che io abbia mai letto e non potevo proprio non inserirlo tra le mie citazioni preferite. Il romanzo in questione Stepsister, si potrebbe dire sia un retelling del futuro delle sorellastre, soprattutto di una, di Cenerentola, fiaba molto più felice e sicuramente con tinte meno oscure rispetto a questa. Scritta da Jennifer Donnely ed edita da Mondadori qui in Italia, è una storia in cui il fulcro centrale sono le scelte. Il romanzo esce oggi e noi abbiamo avuto la possibilità di leggere il romanzo in anteprima per potervene parlare proprio oggi, giorno di debutto! Se vi va, potete seguirmi in questa avventura. Non abbiate paura! 

In primo luogo vorrei parlarvi della copertina. Una copertina semplice, con una frase impressa che mi ha lasciata ben speranzosa. La vera bellezza risiede nel coraggio. Questa frase è, secondo me, molto rappresentativa, così come l'immagine di copertina, una ragazza rannicchiata in un bell'abito sgualcito. Non credo si debba giudicare un romanzo dalla copertina, ma possiamo ben dire che in questo caso è quasi necessario: la trovo davvero ipnotica e sicuramente più carina dell'originale (senza nulla togliere all'altra, ma... BEH CHIARAMENTE SONO INNAMORATA DELLA NOSTRA ed è davvero strano, aggiungo!). Dopo questa mia confessione, posso dirvi che se vi piace la copertina rimarrete ancora più felici di leggere la storia di Isabelle, la nostra protagonista. Sì, ma chi è Isabelle? La sorellastra minore di Ella (Cenerentola per farvi capire). Si è tagliata le dita dei piedi per fare un favore a maman nonostante sapesse quanto fosse sbagliato. La sua vita è stata facile, rispetto a quella di Ella, ma c'è un motivo per cui tra le tre sorellastre tutto è cambiato ed è un fatto accaduto quando Isabelle aveva nove anni ed Ella e Octavia ne avevano dieci. Costretta a vivere nella vergogna, odiata da tutti, Isabelle non pensa di avere una scelta per la propria vita... ma le cose andranno a cambiare.
Avesse chiesto alle vecchie comari di Saint-Michel, sedute tutte intorno alla fontana nella piazza del villaggio, le avrebbero detto cosa lo causava. Perché le vecchie comari hanno un detto: “Mai il lupo è tanto pericoloso come quando è in gabbia”. 
La prima cosa che mi viene da dire riguardo questo romanzo riguarda il modo in cui è stato scritto, tradotto ed editato. Ho trovato la storia bella certamente, ma è il modo in cui è stato scritto che mi ha davvero colpita. Non è possibile definire questa storia una fiaba. Il romanzo è davvero, davvero ben scritto. Le parole si susseguono l'una dopo l'altra incantando chiunque legga, come fossero parte di un incantesimo che ti impedisce di staccare la vista da esso. Se mi fosse stato possibile, vi avrei citato l'intero romanzo. Corri a casa. Chiudi la porta. Tira il catenaccio. Non serve. I lupi nel bosco hanno denti aguzzi e artigli affilati, ma è il lupo nel tuo cuore che ti sbranerà. Non c'è un solo istante del romanzo che io abbia disprezzato. La storia di Isabelle segue un ritmo serrato, ella è la scommessa di una moira e di un uomo capriccioso, ma è soprattutto una donna che deve riscoprire la propria forza, deve ricominciare a lottare e a sperare. Deve imparare ad amarsi e, soprattutto, accettarsi.
 «Era una delle ragazze de la Paumé? Pensavo fossero brutte.» «Perché, pensi che sia bella? Sudicia com’è, come una scarpa vecchia? Con la faccia di bronzo che si ritrova?» «No, ma…» «Compatisco l’uomo che se la sposerà.» «Ha fegato, glielo riconosco.» «Sì, ha fegato. Immaginate se tutte le ragazze possedessero quella forza… e ne fossero consapevoli!» «Speriamo di no. Che fine farebbe il mondo, eh?» «Ah! Sarebbe un vero inferno!» «No» bisbigliò il ragazzo. «Sarebbe il paradiso.»
Penso di aver pianto a questo passaggio, non lo nego. Un passaggio forte che fa riflettere per quanto contemporaneo. Jennifer Donnely ha creato qualcosa di magico. I personaggi sono meravigliosi e onestamente non potevo proprio sperare in nulla di meglio. Vorrei fare una menzione speciale a Tavi, la sorella di Isabelle che con le sue battute piccate mi ha ammazzata dalle risate.
«Che sentimento?» chiese Tavi. «Quel sentimento che ti fa desiderare di possedere qualcuno anima e corpo, portarlo via di nascosto da tutti gli altri, tenertelo tutto per te per sempre» rispose Hugo con aria sognante. «Si chiama amore.» «No, si chiama rapimento» ribatté Tavi.
Potete comprendermi? Ho davvero amato questa scena, ho riso come una matta! Penso di non aver letto un libro così bello, profondo ma anche divertente di questo genere. I fantasy li ho abbandonati per un po' e ammetto che ora me ne pento, chissà quanti titoli ho perso! Questo, però, non me lo sono fatta scappare! E come avrei potuto? Insomma, non solo questo libro mi è piaciuto tantissimo, ma è anche super consigliato. Correte in libreria, andate su amazon e acquistatelo, sono certa che non ve ne pentirete. Per oggi è tutto!

A presto, 
VOTO:

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