venerdì 19 ottobre 2018

Recensione: Vox - Christina Dalcher




Titolo: Vox
Autore: Christina Dalcher
Genere: Fantasy Distopico
Editore: Nord Editrice 
Pagine: 416 
Prezzo: Cartaceo 19,00 ebook 9,99
Data di pubblicazione: 6 Settembre 2018


Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere.
Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto.
Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi.
Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. Ogni giorno pronunciamo in media 16.000 parole.
Parole che usiamo per lavorare, per chiacchierare con gli amici, per esprimere la nostra opinione.
Ma, se non facciamo sentire la nostra voce, ci rimarrà solo il silenzio…
[limite di 100 parole raggiunto]


recensione

Eccomi qui con una super recensione per voi!
Parlare di questo libro per me non è affatto semplice.
Partiamo dal presupposto che determinati argomenti mi hanno sempre toccata, fin da piccola; la mia sensibilità a scuola, quando si parlava dell'olocausto o dell'odio razziale, delle vittime delle foibe, del genocidio armeno o di qualsiasi altro tipo di odio legato all'etnia o in generale a quello che viene definito “DIVERSO” o “DA ELIMINARE”mi ha sempre fatta stare male.
Quando ho letto la trama di questo romanzo, come era ovvio che fosse, sono rimasta sconvolta.
La protagonista principale di questo libro è Jean, una donna con una famiglia normale, con quattro figli ed un marito di nome Patrick, un lavoro come ricercatrice, neuroscienziata... una storia normale direte voi.
Jean ha una vita normale, fin quando Negli Stati Uniti non sale al potere un presidente che tale non è. 
Infatti esso si farà guidare nella propria inesperienza di un giovane reverendo dalle ideologie alquanto anomale.
Tutto precipita quando le ideologie razziste e sessiste nei confronti delle donne raggiungono l'apice.
Le donne vengono obbligate ad indossare un bracciale che conterà quotidianamente quante parole le loro labbra pronunceranno, con un limite di cento al giorno, e questo è solo l'inizio del peggio.
Le donne inizieranno a non avere diritti: i ruoli ricoperti all'interno della società verranno rimpiazzati dagli uomini; verranno costrette a stare a casa ad occuparsi delle faccende domestiche e dei figli; verrà loro vietato l'accesso ai libri e alla televisione, eccetto programmi stabiliti dal governo come quelli di cucina o il tg.
La situazione degenera decisamente.
Ma sappiamo tutti che c'è un limite che gli esseri umani sono disposti a sopportare e che in ogni nazione dove l'odio governa, esiste anche una controparte, la cosiddetta RESISTENZA.
Qualcosa deve cambiare e cambierà...ma a quale prezzo?
Ho iniziato a leggere questo romanzo col cuore leggero, inconsapevole di cosa andavo a leggere.
Già dalle prime pagine ho iniziato a provare rabbia, quella rabbia che sale da dentro, quella che non puoi farci niente, che ti spingerebbe a bruciarle quelle pagine perché non si possono leggere certe cose.
Andando avanti la situazione non migliora, anzi...
Ogni pagina descriveva un'ingiustizia in più che mi faceva venire i brividi.
Sono stata costantemente nella speranza che qualcuno si ribellasse, che ci fosse una controparte che lotta, che spera in un mondo diverso da quello dei campi di lavoro dove le donne vengono condotte perché considerate disertrici. Ci deve essere...
Non vi farò spoiler perché DOVETE LEGGERE QUESTO LIBRO.
Tutti quanti dovremmo farlo.
È un libro forte, è un libro che fa incazzare (scusate il termine), ma va letto.
Le sensazioni che ho ancora addosso ripensandoci sono ancora palpabili e sono giorni che ho finito di leggerlo.
<< Il male trionfa quando la gente per bene rinuncia all'azione. è così che si dice, giusto? >>

Cosa c'è da dire? Ho adorato questa storia perché è una storia sì, di ingiustizie, di soprusi e di violenza, ma è anche una storia di lotta, una lotta per dare un futuro migliore alle proprie figlie.
Non è il solito romanzo distopico, è un romanzo forte, è un romanzo di impatto, crudo, violento, ma che ci può altro che far riflettere su come sarebbe se un pazzo rivoluzionario rimescolasse le carte in tavola.
Non è una cosa impossibile che accada in quanto in passato, purtroppo, abbiamo assistito a storie analoghe, e questo rende questo romanzo ancora più forte e ancora più importante.
Mi è piaciuto. Inutile dirvi che l'ho letto in pochi giorni e che mi è rimasto dentro.
Unica nota stonata e cosa per altro ho odiato all'ennesima potenza è l'epilogo che ho trovato decisamente troppo "frettoloso" per la tipologia di romanzo di cui stiamo parlando e per l'impatto che deve avere. Le ultime pagine lasciano molto da pensare e questo mi ha un po' deluso.
Non vi dirò altro...
Leggetelo, leggetelo, leggetelo e se lo avete già fatto scrivetemi pure le vostre impressioni.
Io vi saluto, vi bacio e vi do appuntamento alla prossima recensione.





VOTO:

2 commenti:

  1. L'inizio mi era piaciuto, tanti spunti di riflessione, ma poi si rovina. Il finale è veramente frettoloso e banale. Eventi a caso solo per fare avere a tutti l'happy ending. Sono rimasta molto delusa :/

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  2. Io non l'ho amato particolarmente, la trama poteva essere più interessante e i personaggi approfonditi meglio. Però mi ha fatto arrabbiare molto, anche io ho provato emozioni forti ed è comunque un libro che consiglierei di leggere perché trasmette un messaggio importante, anche se in giro ho visto che molti sono rimasti delusi.

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