lunedì 6 agosto 2018

Recensione doppia in anteprima: Tutto su mio padre - Sylvia Kant



Titolo: Tutto su mio padre 
Autore: Sylvia Kant
Genere: Narrativa contemporanea 
Editore: Newton Compton Editori 
Pagine: 384
Prezzo: 5,99 € (ebook) 
Data di pubblicazione: 7 Agosto 2018


Sandro e Maura sono sposati da circa dieci anni, ma non possono certo definirsi due santi. Tradimenti, differenze sociali e incomprensioni di una storia nata già sbagliata mettono in crisi il loro matrimonio. Solo l’affetto per la figlia Eva è forte e profondo. Ma persino questo sentimento, l’unico per cui riuscire a trovare il modo di non fare della separazione un sanguinoso campo di battaglia diventa, invece, la miccia, il pretesto, il luogo dell’odio che totalizza e tutto spazza via. Una vicenda familiare feroce e appassionante, una guerra in nome dell’amore dove il verbo amare viene coniugato solo all’imperfetto del tempo sprecato e del futuro perduto.


recensione

Hello! Vi saluto a pochi metri dalla spiaggia dove, tra poco, mi butterò per farmi un bel bagno fresco. Si muore di caldo, ma il tempo per leggere l'ho trovato lo stesso e che lettura! Mi sono fatta convincere da Francesca a leggere il nuovo romanzo di Sylvia Kant, Tutto su mio padre. Confesso di non aver mai letto nulla della Kant, ma rimedierò. Ora però non so a chi chiedere i danni morali, se a lei o se a Francesca che mi ha convinta a leggere. Magari ad entrambe visto che dopo ore dalla fin del romanzo mi sto ancora dondolando nell'angolino.

Dire che sono rimasta sconvolta da ciò che ho letto è poco, ma cercherò comunque di non fare spoiler, anche se è decisamente difficile. Sylvia Kant ci ha offerto uno spaccato così realistico che a fine libro (per altro letto in una nottata) stavo piangendo senza nemmeno rendermene conto. Credo di essere stata visibilmente traumatizzata da ciò che ho letto e il fatto che sia una cosa reale, che accade davvero (ne ho testimonianza più o meno diretta) mi ha letteralmente uccisa. Sylvia Kant mi ha colpita nel profondo scuotendomi e rendendomi conscia di cose a cui non avevo mai dato troppo pensiero fino ad ora e non solo perché i miei sono insieme, ma anche perché oltre al tema del divorzio, l'essere succubi dei genitori è sicuramente un altro tema importante. Avete presente quando siete costretti a guardare in faccia la realtà? Ecco, l'autrice come se mi avesse dato un pugno nello stomaco mi ha mozzato il respiro. 

La lettura, inoltre, ti porta subito nel vivo dei fatti tanto che per i primi capitoli sono rimasta incredula. Mi sentivo quasi stupida. Mi domandavo cosa stesse succedendo e perché? È stato strano leggere tutto ciò che è capitato Sandro e rimanere impotente, una lettrice che non riesce a fare nulla per impedire ciò che sta succedendo. Mi sono sentita fisicamente male, non lo nego. Davvero, cara Sylvia Kant, non mi serve il malox, mi serve una seduta psichiatrica. Ti prego, sii clemente e pagamela. 

I personaggi mi hanno coinvolta così tanto che ho pensato per tutta la lunghezza del romanzo di prendere a capocciate un sacco di persone. Prima tra tutte quella faccia del cavolo di Maura che, veramente, avrei voluto strangolarla da pagina uno. Come diamine ti permetti, santo cielo, sei maleducata e psicopatica, il povero Sandro ha sbagliato tutto nello sposarti. Fuori di testa e completamente succube dei genitori (altrettanto maleducati e fuori di testa), si dimostra il personaggio antagonista per eccellenza insieme a tutta la sua famiglia. Mi sono davvero sentita male per Sandro, per Eva e per Matteo (ma anche per il povero Ettore che onestamente mi domando come abbia fatto a sopportarla). Sandro d'altra parte è stato una vittima di una arpia, una persona troppo buona che così facendo ha perso molte cose. Sono contenta che abbia trovato Sabrina e Federico, ma anche che sia riuscito a ricostruire un buon rapporto con il fratello Damiano.

Questo romanzo mi è piaciuto terribilmente, ma è stato difficile da digerire, ancora adesso non riesco a fare a meno di pensare ’’ma se avesse agito in modo diverso?’’ è stato così coinvolgente da farmi provare rabbia reale, senso di impotenza e, sì lo ammetto, desiderio di spaccare la faccia a qualcuno. Non riesco a smettere di pensare che questa storia può essere tanto reale e possa accadere a chiunque, anche alle persone più vicine a noi o a noi stessi. Questo romanzo merita davvero di essere letto anche se si tratta di una lettura difficile e di questo dovete essere assolutamente consapevoli. Sylvia Kant scrive divinamente e questo suo primo romanzo da me letto mi lascerà un segno indelebile, probabilmente per sempre. 
Alla prossima, 




Benvenuti in un'altra delirante recensionee! Siglaaaa!


Questa recensione non è stata facile da scrivere. Il libro non è stato facile; i personaggi, così reali, sono tutt’altro che facili. Eppure cercherò di parlarvi di questo romanzo nella maniera più chiara possibile.

Sandro e Maura sono sposati da dieci anni. Dalla loro unione è nata la piccola Eva, una dolce bambina che stravede per il padre. Ma un giorno Maura, esausta dalla situazione, decide di buttare fuori di casa suo marito, urlandogli addosso tutto quello che teneva dentro, forse, da anni. 
Sandro è costretto a lasciare la casa che con tanti sacrifici ha pagato. Ma, ancor di più, è costretto lasciare lì la sua bambina, inconsapevole che quello sarà l’inizio del suo inferno personale. 
"Papà non viene?", chiede Eva scoccando un'occhiata a Sandro.
"No", risponde Maura asciutta.
"E perchè?", domanda la bimba.
"Perchè no.", e le porte a soffietto dell'autobus si richiudono alle loro spalle.
Da questo punto parte il romanzo. Sin dal primo capitolo si entra nel vivo della questione. L’apice si raggiunge con il litigio furibondo e le urla della coppia che sembra essere fuori di sé. E’ così che impariamo a conoscere i due personaggi. C’è già la tensione che, generalmente, si ha a metà di un libro. C’è già lo schieramento con uno dei personaggi: o stai con Sandro o stai con Maura. Non esiste la via di mezzo in un romanzo in cui tutto è crudo come lo sarebbe la realtà.

Sandro, forse, è stato un pessimo marito. Ha lasciato il lavoro alla bottega del padre di Maura per studiare e provare ad entrare come Vigile del Fuoco. Perciò, per due anni ha dovuto prestare servizio come vigile volontario e questo, spesso, l’ha tenuto lontano da casa. Ma, di certo, Sandro è un padre eccellente. Sin dalle prime scene con Eva si può vedere dai gesti e dalle parole come ci tenga a lei. Anche se Maura tenterà per tutto il romanzo di sminuire e infangare la sua figura. 


Maura è una persona orribile. Non la definirei iperprotettiva ma semplicemente ossessiva nei confronti della figlia e anche del marito anche se non sembrerebbe. Il suo comportamento ignorante (lasciatemelo dire, pls) urta parecchio al punto che più volte ho dovuto interrompere la lettura del romanzo per l’odio che mi suscitava. D’altronde c’è anche da considerare che la donna è ha vissuto nella consapevolezza (sbagliata) che il suo compito fosse quello di stare a casa e fare figli. Nulla più. Per questo, trovandosi di fronte una persona come Sandro, ambiziosa e con la testa sulle spalle, ha pensato bene di liquidarlo.
Per non parlare delle sue continue menzogne su tutto e su tutti. Ammetto che anche se parecchio stupida e irritante, la fantasia non le mancava! Ma la cosa che mi ha più sconvolta è che questa donna pur di far del male al marito non ha fatto altro che mettere in mezzo la figlia e farla soffrire irrimediabilmente. E, purtroppo, queste cose sono reali, accadono tutti i giorni ed è semplicemente disgustoso che una madre non riesca a comprendere il bene dei figli per la sete di vendetta. 
"Allora sei proprio ottusa! Vuoi capire che non me la passano al telefono? Vuoi capire che ogni volta che me la negano comincio a pensare di rapirla e ammazzare chiunque osi fermarmi? Lo capisci che tutte le volte che Eva non vuole parlarmi, invece, mi ammazzerei io? Lo capisci che tutta questa storia mi sta facendo diventare pazzo furioso? Lo capisci o no?"
Eva è molto piccola quando accade tutto ciò. Ma gli anni passeranno e lei ha finalmente potere decisionale. Può scegliere di vedere il padre, può scegliere di stare con lui, di parlare al telefono senza che la madre la controlli. Ma, invece, non lo fa. E’ facile da comprendere: Maura l’ha plagiata a tal punto che la bambina non muove un passo senza il suo permesso.

Lo stile è crudo e molto diretto. Posso dire, avendo letto altro, che è anche molto diverso. I dialoghi sono così accessi e fitti che sembra di essere parte di quella famiglia. A volte, mentre leggevo, mi sembrava di assistere alle litigate o alle scene del libro. E questo tutto merito della bravura di questa scrittrice che non finirò mai di elogiare. La conoscevo per il suo famosissimo “Prova ad amarmi” e “Prova ad amarmi ancora” e sapevo già che l’avrei apprezzata. Ma questo romanzo mi ha scioccata, in positivo ovviamente.

E adesso, dopo aver concluso il romanzo, posso dire che nelle sue avvertenze l’autrice aveva le sue ragioni. E’ vero il libro non è per i deboli di cuore e, sì, bisogna armarsi di maalox all’infinito. Bisogna, secondo me, armarsi anche di tanta pazienza e imparare a conoscere e a confrontarsi con tutti i personaggi. Non demordete anche se inizialmente sarete sconvolti/e dai dialoghi infervorati e dalla tensione palpabile che si mantiene ai massimi livelli per buona parte del romanzo. Chiudete, fate un bel respiro di sollievo e continuate a leggere. Sappiate che ne varrà la pena perché “Tutto su mio padre” è una di quelle storie troppe vere per essere dimenticate; è una di quelle storie che segna;  è una storia che si porterà con sé per sempre. 


VOTO:
 1/2 

Baci stellari,

3 commenti:

  1. Io lo volevo leggere già da prima, figuratevi dopo due recensioni del genere 😂 Domani sarà mio!

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  2. Non conoscevo questa scrittrice, le vostre intense recensioni hanno destato la mia curiosità. Mi piacerebbe leggere questo romanzo ricco di emozioni forti e personaggi complessi :)

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  3. Il romanzo è davvero bellissimo, sono contenta che la doppia recensione sia piaciuta! Sylvia Kant ( che conoscevo solo di nome prima della lettura di questo romanzo ) ha saputo catturarmi fin da subito ( e ha giocato con iloo povero cuoricino, ma sono dettagli! ). Fateci sapere quando avete letto il libro cosa ne pensate. ❤️❤️❤️

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