mercoledì 15 maggio 2019

Recensione: Tu che mi capisci - Yuri Sterrore





Titolo: Tu che mi capisci
Autore: Yuri Sterrore
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Rizzoli
Serie: No serie
Pagine: 282
Prezzo: 18.00 (cartaceo), 9.99 (e-book)
Data di pubblicazione: 9 Aprile 2019


Cosa vogliono davvero le donne? È la domanda che frulla nella testa degli uomini ogni volta che le osservano camminare per strada, comprare una borsa, truccarsi allo specchio. La verità è che nessuno di loro sa la risposta. Eppure, basterebbe fare un salto a Lambrate, dal parrucchiere all'angolo, per farsi dare qualche consiglio da Ale. Sì, perché se sei un maschio ma la tua infanzia profuma di balsamo e shampoo invece che di erbetta fresca e spogliatoi, se tua madre fa la parrucchiera e tuo padre è sempre stato assente, se per sbarcare il lunario sei costretto a imparare la differenza tra colpi di sole e shatush allora ti abitui a vedere il mondo da un'altra prospettiva, e le donne impari a capirle come nessun altro. Certo, anche Ale ha i suoi problemi. Un conto è dare consigli tra una piega e un taglio, tutt'altra faccenda è conquistare Marta: con la tipa che ti piace, le parole giuste non arrivano mai, soprattutto quando hai la testa piena di pensieri. Nel suo secondo lavoro da copywriter, Ale deve affrontare un boss tiranno che minaccia ogni giorno di licenziarlo, e adesso nella scrivania di fronte alla sua è comparsa Leila, la prima di cui si è innamorato, la prima che gli ha spezzato il cuore. Come uscire da questa situazione senza farsi troppo male? Ale è un ragazzo pieno di risorse, eppure lo sa: nella vita vera, quando una cosa va male può sempre andare peggio...


recensione

Ciao ragazze! Oggi voglio parlarvi di un libro un po' particolare.
Narra la storia di un ragazzo che, nella vita, sembra abbia avuto solo sfortuna. 
Ale, il parrucchiere dal taglio magico, il ragazzo che tra una cliente e l'altra dispensa consigli come se anche lui riuscisse a seguirli. Lo stesso Ale che, con le donne, non riesce a cavarsela. 
"Le persone nella nostra vita tornano sempre, prima o poi. Un po' come le rondini."


Nella vita di Ale torna quella persona. Quella che abbiamo avuto tutti. Quella della quale ci siamo innamorati per la prima volta, quella persona che abbiamo idealizzato a tal punto da pensare che fosse l'unica. Quella che ci ha fatto piangere e ridere, soffrire e amare. Pensavamo che il mondo iniziasse e finisse con quella persona, ma poi semplicemente crescete e la vita vi porta su strade differenti.
Ecco! Come reagireste voi se proprio quella persona vi si presentasse al lavoro come nuova assistente del capo?
Beh, io darei di matto. Soprattutto se si tratta della persona che ti ha rovinato la vita al liceo.
A fare da contorno a questa avvincente e particolare storia abbiamo una mamma parrucchiera, un'amica lesbica che ci farà morire dal ridere, un capo un po' strano e due donne che non hanno ben capito cosa vogliano dalla vita.
Come potete vedere, Ale è perennemente circondato da donne, ovunque vada. Per lui va benissimo, ma quando è preso da qualcuno diventa il peggiore degli imbranati.
"Il rum è il liquore dei pirati, alle donne piacciono i pirati, ordina qualcosa con il rum."
Vi devo dire come finisce la storia con il rum? Io credo di no. Vi dico solo che dopo aver letto questa frase la prima persona a cui ho pensato è stata Jack Sparrow. In quel momento ho iniziato a urlare come una pazza dicendo "Devo rivedere tutti i film di pirati dei Caraibi" e il mio ragazzo mi fissava come fossi pazza, ma sto divagando. Ho continuato a leggere e quello che è successo dopo mi ha smontata in due nano-secondi. 
Continuando a leggere, mi sono imbattuta in una storia che mi ha fatta emozionare. Una storia che mi ha lasciato con il sorriso in bocca per giorni e la storia di Ale, forse vera forse no, mi ha dato da pensare. 
Noi donne veniamo descritte come se fossimo pietre preziose; o meglio, come se fossimo persone. Come se fossimo pari agli uomini, come se valessimo la stessa cosa. 
Sarebbe bello fosse davvero così, sarebbe bello avere un uomo per ogni donna che le guarda come se non esistesse nessun altro. Sarebbe bello crescere in una società dove non veniamo denigrate perché rimaniamo incinte, perché abbiamo il ciclo o perché abbiamo due tette. Sarebbe bello, ma è una maledetta utopia. La realtà è semplicemente peggio di quel che sembra o di quel che è. Ogni giorno dobbiamo lottare per avere le stesse cose che hanno tutti gli altri. Dobbiamo lottare per avere il lavoro che sogniamo e dobbiamo lottare per non essere scavalcate dal primo uomo che passa e ha un curriculum uguale al nostro. 
"La cosa più difficile del mondo non è scalare l'Everest. La domanda che le donne si pongono di più alla fine di una relazione è: "Chi diavolo si prenderà cura di me, ora?" La risposta è più vicina di quanto possiate credere. Acqua, non è il ragazzo che vi porta la pizza a domicilio. Acqua, non è il cugino che non vedete da anni. Fuoco... TU. Respira, impara a essere forte e sola. Impara a essere forte da sola."
Devo essere onesta ragazze, quando ho avuto questo libro tra le mani non sapevo cosa pensare. Devo ammettere anche che non avevo la minima idea di chi lo avesse scritto, l'ho scoperto per caso mentre guardavo un suo video (beccata!). Quello che però ho pensato quando l'ho terminato esula totalmente da tutto ciò che avrei mai potuto pensare. 
È stato bello leggerlo, è stato bello essere Ale almeno per un po'. È stato bello sapere che, almeno per qualcuno, noi siamo importanti. 
"Ti daranno sempre che gli uomini sono tutti uguali. Sbagliato. Gli uomini sono tutti uguali quando non attivano il cervello. In realtà il vero problema è che la maggior parte lo attiva... ma troppo tardi, quando ormai hanno già rovinato tutto."






VOTO:




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