mercoledì 13 novembre 2019

Recensione: Kingston Court - Holly Kammier

Kingston Court (versione italiana) di [Holly Kammier]



Titolo: Kingston Court
Autore:  Holly Kammier
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: circa 254
Prezzo: 4.99€ eBook
Data di pubblicazione25 Ottobre 2019


A volte devi cadere per scoprire di saper volare. Samantha e Natalie sono a un bivio. Samantha, splendida e sopra le righe, si nasconde dal suo passato aggrappandosi a un marito “perfetto”. Almeno fino a quando non scopre il suo segreto.
Ma non è l’unica donna dell’isolato a ritrovarsi a combattere.
Natalie, premurosa e attenta, è costretta a tornare a lavorare quando suo marito sopravvive per un soffio a un incidente d’auto.

Questo romanzo frenetico segue le vite di due donne drammaticamente diverse che si trovano ad affrontare esperienze sconvolgenti. La morte e la sfortuna le costringono a scegliere se affondare o riscoprire la loro forza interiore e la loro indipendenza.

Descritto come un mix moderno tra Sex and the City e Desperate Housewives, Kingston Court è pieno di scandali, tentazioni e succosi segreti.


Copia omaggio fornita gentilmente da Dunwich Edizioni

recensione

Buongiorno Lettori,
oggi vi parlerò di un romanzo che mi ha colpita subito, sia per la bellissima copertina che per la trama.
Kingston Court” parla della storia di due donne, che abitano dell’omonimo quartiere, Samantha e Natalie. Pur non essendo amiche, le due si conoscono di vista, facendo parte dello stesso gruppo di casalinghe che tutte le settimane si ritrovano insieme per spettegolare e far giocare i bambini. Le due donne si sono create un’esistenza basata sulla famiglia, hanno messo al centro i figli, la casa e il marito e si considerano soddisfatte e felici di quella scelta. 

Finchè un giorno ad entrambe non succede qualcosa di sconvolgente: Natalie e il marito hanno un incidente d’auto e mentre lei non riporta ferite significative, lui viene ricoverato d’urgenza e quando si sveglia dal coma, in cui è precipitato a seguito della collisione, ha completamente perso la memoria, Samantha invece scopre che suo marito la tradisce e vuole lasciarla.

Per entrambe questi avvenimenti sono traumatici e scioccanti, non solo non hanno più il supporto e la vita tranquilla che conducevano, ma devono anche rimparare a prendersi cura di loro stesse e dei figli da sole dopo quasi 20 anni di inattività.
La storia di Natalie e Samantha procede parallelamente nel romanzo e noi assistiamo alla loro rinascita. Sebbene profondamente diverse e con modi di fare e atteggiamenti differenti, le due donne alla fine faranno i conti con la nuova realtà che le aspetta e riusciranno a tenere in piedi la loro vita, in un modo o nell’altro.

Lo odiavo. Lo odiavo per avermi tradita. Per avermi fatto sentire meno importante di quando non mi sentissi già. Meno necessaria, meno attraente, meno rilevante nella sua vita.

Se deciderete di leggere questo romanzo, non aspettatevi due storie di super donne, che senza esitare riprendono la propria vita in mano e conquistano il mondo, aspettatevi piuttosto la storia di due persone umane, con un’iniziale stadio di sconforto, tanta stanchezza e scelte che non sempre sono le più coraggiose, ma spesso le più semplici. E’ uno specchio fedele di quella che potrebbe essere la reazione di chiunque di fronte ad un fatto così grave e sconvolgente.

La prosa è fluente e le pagine scorrono veloci, ho trovato il punto di vista alternato tra le due donne molto funzionale alla narrazione della storia: crea la giusta suspense ma non lascia così tanto spazio da farti scordare gli avvenimenti precedenti. Si legge in poche, piacevoli, ore ed è un libro che lascia malinconia, uno stato d’animo che porta a riflettere.
Il finale dal gusto agrodolce mi ha spiazzata e colpita. Sono ancora indecisa sulla sua valutazione, ma credo che fosse l’unica cosa reale che fosse possibile scrivere, quindi non lo trovo strano, ma solo inaspettato.
Un romanzo che appassiona, fa riflettere e lascia un pizzico di insoddisfazione, sicuramente lo valuto in maniera positiva.

«Non sarebbe dovuto accadere»«Ma è successo»
«Che vuoi dire?»
«Voglio dire che adesso la tua vita è questa. Puoi prendere decisioni basandoti sono su questa realtà.»
Tra le due storie quella che mi è piaciuta di più è quella di Natalie. Determinata e coraggiosa, sopporta molti sacrifici senza lamentarsi mai, riesce a trasformare la catastrofe in un’opportunità di stringere nuove amicizie, trovare un lavoro che le piace e una soluzione ai suoi problemi, in tutto ciò però resta sempre umana, e lo dimostra il finale della sua storia. 
Samantha invece mi è piaciuta di meno. Troppo vittima per i miei gusti, pensa molto a se stessa e a come le cose la fanno sentire, invece che pensare anche agli altri. Inoltre quando viene ferita da qualcosa, non riesce ad affrontarla in modo maturo, ma si rinchiude in un comportamento infantile che la spinge a ferire il più possibile la persona che ha davanti. Sinceramente non so come facciano tutte le persone che le stanno vicino a sopportarla e credo che parte della sua storia si svolga cercando di passare da una situazione di comodo ad un’altra.
Ammiro la forza che ha nel rimettersi in gioco, ma per il resto io e lei non saremmo diventate amiche probabilmente.

«Sai», disse Samantha, «a volte ci raccontiamo le storie che abbiamo bisogno di sentire»
Consiglio questo romanzo a tutti, non ha un target preciso, va bene per chiunque ami leggere e voglia passare qualche ora con un buon libro. Fa riflettere davvero.
Ci vediamo alla prossima recensione,






VOTO:

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