martedì 25 maggio 2021

Review Party: Poet X - Elizabeth Acevedo


Buon pomeriggio lettori accaniti! 
Come state? Ormai Maggio è giunto alla fine, ma qui non ci fermiamo e io ovviamente sono qui pronta a parlarvi di un nuovo libro, una raccolta di poesie, per la precisione. Vi ho già parlato di Poet X con il blogtour, ma oggi è arrivato il momento di parlarvi del libro stesso! Ringrazio ovviamente la casa editrice per la copia digitale e la copia cartacea e ora... Seguitemi! 




Titolo:
Poet X 
Autore: Elizabeth Acevedo
Genere: Raccolta di poesie
Editore: Sperling & Kupfer
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 355 pp
Prezzo: 9,99 € edizione digitale - 16,90 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 27 Aprile 2021


C'è potere nella parola. Avere quindici anni non è mai facile, men che meno se hai un corpo dalle curve prorompenti che non passa inosservato e che sembra raccontare tutto di te prima ancora che tu apra bocca. Xiomara se ne rende conto in fretta, mentre cammina per le strade di Harlem, inseguita da fischi e commenti lascivi, perciò impara a difendersi come può, con la lingua tagliente e i pugni levati. Non si concede mai di abbassare la guardia, se non quando appunta i suoi pensieri su un quaderno con la copertina di pelle, in cui scrive d'amore, di passione, del difficile rapporto con la madre, tradizionalista e molto religiosa, che mai e poi mai deve venire a conoscenza dei suoi tumulti interiori, dei suoi desideri più reconditi. E che la metterebbe in punizione, se venisse a sapere che la figlia si è iscritta al club di poetry slam della scuola, dove ha la possibilità di interpretare le sue poesie. Xiomara è consapevole di rischiare grosso, ma una volta assaporata la libertà di raccontare ad alta voce il suo mondo, come può accettare di tornare al silenzio?


Copia omaggio fornita gentilmente da Sperling & Kupfer

recensione

Rieccomi qui, lettori accaniti! Sono carica e piena di buoni propositi per quanto riguarda questa recensione. Il libro mi è piaciuto, voglio dire, la raccolta di poesie mi ha aperto gli occhi su molte cose. Non so nemmeno se sia possibile parlare di recensione comunque, perché le poesie sono molto personali e ciò che ci viene raccontato in questo libro è... Particolare. Immaginatevi di essere una ragazza di quindici anni e... Beh, immaginatevi di essere belle e formose. Gli occhi della gente che vi indagano, anzi: vi giudicano. 
Non voglio metterci troppo per spiegarvi ciò che penso di tutto ciò. Ho trovato tanta verità e crudezza in parole tanto semplici. Mi sono sentita rappresentata in un certo senso. Non ho trovato nulla di inventato in ciò che ho letto e anzi devo ammettere che sembra tutto incredibilmente reale. Tangibile. Una dichiarazione di come la donna ancora oggi e a ogni età sia sessualizzata e vista come un oggetto. A essere sincera questo volume mi ha fatta davvero infuriare. 

Mi sono fatta una scorza così.

Quante volte dobbiamo ignorare le voci altrui? Quante volte, invece, fanno effetto? Quante volte ci sistemiamo i pantaloni, la gonna o una maglietta? Quante volte ci siamo fermate quando hanno fischiato per strada o fatto un commento? E tornare a casa da sole? La vita, in realtà, per le donne non è affatto facile nemmeno nel 2021. Nonostante le continue lotte il giudizio grava su di noi in maniera diversa rispetto a quello che si pone sugli uomini. E l'età adolescenziale è ancor peggiore: se non dai un bacio sei una sfigata, ma se stai troppo con un ragazzo sei una poco di buono. E le cose peggiorano quando non sei una ragazza bianca. Se sei di un'etnia diversa.

Le poesie: svanite. La mia mente: svuotata.

Anche il rapporto tra madre e figlia è turbolento. 355 pagine piene di dubbi e di domande. Pieno di questioni che a volte ci sembrano più grosse di noi. La verità è una sola: crescere è difficile, farlo da donna lo è ancora di più. Come avete visto nel nostro blog e come potrete leggere tranquillamente tra le poesie, ancora oggi le cose vanno male per noi. E bisogna lottare. Bisogna urlare. Sì, perché è solo facendo sentire la nostra voce che riusciremo a fare di più. Come le nostre antenate prima di noi, dobbiamo farci sentire per ottenere tutto. Più libertà, più sostegno. Leggete questo libro. Richiediamo gli stessi diritti e gli stessi doveri. A me non resta che salutarvi. 

A presto, 












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