lunedì 17 maggio 2021

Blogtour: Poet X - Elizabeth Acevedo



Buongiorno lettori accaniti!
Oggi vi lancio una sfida. Poet X è una raccolta di poesie a tema femminile e perciò eccomi qui a parlare di qualcosa che spero vi incuriosisca: il femminismo! Vi lascio le informazioni del romanzo proprio qui sotto e poi vi aspetto per parlare di questo movimento che, a mio avviso, è un po' bistrattato.


Titolo:
Poet X
Autore: Elizabeth Acevedo
Genere: Raccolta di Poesie
Editore: Sperling & Kupfer
Serie: / / 
Pagine: 355 pp
Prezzo: 9,99 € edizione digitale - 16,90 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 27 Aprile 2021


C'è potere nella parola. Avere quindici anni non è mai facile, men che meno se hai un corpo dalle curve prorompenti che non passa inosservato e che sembra raccontare tutto di te prima ancora che tu apra bocca. Xiomara se ne rende conto in fretta, mentre cammina per le strade di Harlem, inseguita da fischi e commenti lascivi, perciò impara a difendersi come può, con la lingua tagliente e i pugni levati. Non si concede mai di abbassare la guardia, se non quando appunta i suoi pensieri su un quaderno con la copertina di pelle, in cui scrive d'amore, di passione, del difficile rapporto con la madre, tradizionalista e molto religiosa, che mai e poi mai deve venire a conoscenza dei suoi tumulti interiori, dei suoi desideri più reconditi. E che la metterebbe in punizione, se venisse a sapere che la figlia si è iscritta al club di poetry slam della scuola, dove ha la possibilità di interpretare le sue poesie. Xiomara è consapevole di rischiare grosso, ma una volta assaporata la libertà di raccontare ad alta voce il suo mondo, come può accettare di tornare al silenzio?



Copia omaggio fornita gentilmente da Sperling & Kupfer

blogtour: Il femminismo

La prima cosa che voglio dirvi è: buongiorno! Da quanto tempo! La vita mi sta lentamente distruggendo, ma io sono ancora qui, non vi libererete mai di me! La seconda cosa che voglio fare è ringraziare Sperling & Kupfer per la copia omaggio fornitaci. Ora passerei al tema del post: il femminismo. In pochi sanno cosa significhi la parola femminismo e ancora in meno sanno quando il movimento è iniziato. Allora ci penso io a fare un po' di luce. In primo luogo, il movimento femminista nasce nell'Ottocento ( ormai più di due secoli fa ). Questo movimento che è politico, sociale e culturale ha come ideale quello di rendere diritti e doveri di uomini e donne uguali. Nessuna differenza tra di loro in ogni ambito. In molti diranno, ma non è già così? Come vedrete anche nei post delle altre ragazze che partecipano all'evento, la risposta è no: ancora oggi, nel 2021, molte sono le differenze tra uomini e donne. 

Chiaramente vorrei anche specificare che con la nascita del movimento femminista ci sono stati personaggi e gruppi che sotto il nome femminismo hanno operato in modo estremista: questo non è femminismo. Credere che le donne siano migliori degli uomini, non è femminismo. Sebbene il movimento femminista vede coniato il proprio nome nell'Ottocento, dobbiamo comunque ricordare che per l'emancipazione del genere femminile già in epoche più lontane le donne hanno lottato e fatto sentire la loro voce. Interessante il fatto che si abbiano notizie di donne francesi che, durante la rivoluzione, hanno avuto modo di istituire dei veri e propri club femminili, ad esempio. Oppure, nel 1405 con la Città delle dame, Cristine de Pizan negò il fatto che le donne fossero inferiori per natura. Tante sono state le pioniere del movimento che per anni hanno lottato perché le loro discendenti potessero vivere in un mondo migliore. Ma non solo loro. In molti si pongono una domanda interessante. 

Gli uomini possono essere femministi? 

Sebbene il movimento sia nato dalle donne per le donne, nel corso dei secoli le cose sono andate a modificarsi e perciò la risposta è sì: un uomo può essere femminista. Lo è quando crede che donne e uomini abbiano pari valore, diritti e doveri, ma anche opportunità. Al contrario, come ho già detto, diverse donne che si definiscono femministe non lo sono. Non solo pensano che le donne siano migliori degli uomini, ma spesso vanno proprio contro alle altre donne per il loro modo di porsi o anche solo di vestirsi. Dal diritto di voto, al movimento pro - aborto, passando al movimento degli anni sessanta e settanta, le donne hanno dovuto sempre lottare per emanciparsi per mostrare di non essere solo esemplari da tenere in casa e mostrare come trofei in occasioni sociali. 

Alzare la voce. 

Alzare la voce è un nostro diritto. Nessuno può dirci come vestirci, come comportarci. Se una donna che ha molti uomini è definita puttana, un uomo con molte donne è definito eroe. Non esistono più inoltre, lavori per soli uomini o lavori per sole donne. Sebbene siamo nel 2021 ancora c'è chi crede che determinati lavori e ruoli non siano stati creati anche per le donne, ma solo per gli uomini. La verità è una sola: dobbiamo ancora lottare, come il movimento ha lottato prima di noi. 

In Italia.

In Italia il movimento femminista è arrivato più tardi rispetto gli altri stati europei e non. Ricordiamo Anna Maria Mozzoni, Teresa Labriola e Anna Kuliscioff tutte e tre della seconda metà dell'800. Anna Mozzoni soprattutto si contrappose alla figura della donna come angelo del focolare. Ricordiamo inoltre che ai licei, ai ginnasi e alle università le donne vennero ammesse solo dopo il 1874 ( e comunque riscontriamo, almeno fino al 1920 solo un centinaio di laureate tra le donne ). Nello stesso periodo si inizia a parlare dello sfruttamento delle donne nel campo lavorativo e per il diritto al voto dobbiamo aspettare una serie di bocciature clamorose. 

La lotta delle donne per le donne non è ancora terminata. Ho già accennato al diritto di aborto, una delle ultime e più recenti battaglie delle donne. E vorrei dunque lanciarvi una patata bollente. Cosa ne pensate? Io credo che una donna debba essere libera di fare ciò che vuole del proprio corpo. Credo che nessuno possa comprendere cosa vi sia dietro questa scelta se non la donna stessa e permettersi di voler decidere per lei è aberrante. Una cosa che non ho minimamente apprezzato e non apprezzerò mai. 

Insomma, spero che con questo articolo io vi abbia incuriositi. Domenica, invece, vi parlerò del libro! Se volete, siete liberi di commentare e dire la vostra riguardo tutto! E, ricordatevi: alzate la voce, sempre! 









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