mercoledì 24 febbraio 2021

Recensione: Il tormento della sua anima - J. M. Darhower



Titolo: Il tormento della sua anima
Autore: J.M. Darhower
Genere: Mafia Romance 
Editore: Hope Edizioni 
Serie: Monster in his Eyes #2
Pagine: 481 pp
Prezzo: 3,99€ (edizione digitale)
Data di pubblicazione: 1 Febbraio 2021


Non dire niente, a meno che tu non ne sia davvero sicuro. È un concetto semplice, che ho ripetuto più e più volte, ma alcune persone sembrano non volerlo afferrare. Dovresti scegliere con attenzione ogni sillaba che pronunci, perché non sai mai quando arriverà qualcuno che ti costringerà a tener fede alle tue parole.
Qualcuno come me.
Non sono un brav’uomo. Non lo sono, lo so.
C’è così tanta oscurità dentro di me da poter spegnere tutte le luci del mondo. Tuttavia c’è una luce a cui non potrò mai fare del male, una che non avrò mai la forza di oscurare.
Karissa.
Lei pensa che io sia un mostro e forse lo sono. La provoco con le mie carezze, mi eccito a tormentare la sua anima. Ma non sono l’unico mostro. Il mondo ne è pieno e io non sono nemmeno il più pericoloso. Neanche lontanamente…
Che Dio mi aiuti, io l’amo.
Davvero.
E che Dio aiuti chiunque proverà a portarmela via.



Copia omaggio fornita gentilmente da Hope Edizioni

Monster in his eyes Series
1. Il mostro nei suoi occhi - Ignazio & Karissa  
2. Il tormento della sua anima - Ignazio & Karissa   "Pov di Ignazio"
3. Target on Our Backs - Ignazio & Karissa  

recensione

Per natura sono una persona molto curiosa e ogni volta che devo aspettare tra un capitolo e l’altro di una saga molto avvincente non sto più nella pelle. 
Per mia fortuna non ho dovuto aspettare molto, grazie alla Hope Edizioni, per leggere il secondo capitolo della serie Monster in his Eyes, e avere tra le mani questi piccolo gioiellino mi ha reso molto felice! 
“Se fossi costretto a spiegare perché mi sono innamorato di lei, questa sarebbe la mia risposta. Perché è bellissima. E non intendo solo da un punto di vista estetico. Non è il tipo di ragazza che finirebbe mai sulla copertina di una rivista. È più il tipo di ragazza che troveresti in un museo, in un dipinto o in un’opera letteraria. È la sua anima a essere bella.
Lo è a sufficienza per entrambi.”
Sono tornata nel mondo dei Mafia Romance e mi sono buttata nell'oscurità perversa di Mister Ignazio Vitale!

Il tormento della sua anima è un degno sequel della storia tra Karissa ed Ignazio. La pericolosità di Ignazio solo accennata nel primo libro trova qui pieno sfogo. 
“È un bacio delicato. Leggero. Dolce. Karissa ha il respiro incerto e le labbra solo leggermente socchiuse, ma è un bacio, nonostante tutto, e io me lo godo, cazzo. Non è la prima volta che ci baciamo da quando tutto è andato in malora, non è nemmeno la prima volta che è lei a iniziare, ma questo bacio è diverso. Questo bacio sa di desiderio e ancor di più di mal d’amore. È come se stesse provando a spegnere la sete, cercando di ricordarsi come si beve.
Piccoli sorsi.
È tutto ciò che prende.
Piccoli bacetti sulle mie labbra, prima di scansarsi.”
Come era prevedibile, date le premesse, ho amato ogni cosa di questo libro: il punto di vista di Naz mi ha rapita e catapultata in un universo parallelo fatto di omicidi, paranoia e disperazione. 
“Mi scruta in attesa di una risposta, di una sorta di rivelazione che giustificherà la fiducia che sta riponendo in me. Vuole credere che sia cambiato, che la persona che ama non è lo stesso mostro di cui ha paura, ma non ho una confessione simile da farle. Sono chi sono, e faccio quello che faccio, e non posso scusarmi per questo.”
Ignazio è un peccatore, anzi lui è Il Peccatore. Non fa sconti alla sua anima dannata, è consapevole di incarnare il ruolo di "cattivo della storia", non retrocede mai dal suo intento originario, porta a termine con calcolata precisione la sua vendetta nonostante la posta in gioco sia altissima. Rischia la sua unica possibilità di essere amato, rischia la dannazione eterna, rischia la sua vita. Qualche altra autrice lo avrebbe dipinto ai nostri occhi in maniera diversa, lo avrebbe reso "più soft", lo avrebbe fermato "prima" di compiere lo switch. Ora non voglio svelarvi molto della trama, ma vi è un momento esatto in cui Naz si mostra per quello che è. Non fa sconti ai suoi nemici e nemmeno a se stesso. 
“Sono innamorato dell’unica donna di cui non avrei mai dovuto innamorarmi.
Siamo una tragedia annunciata. Il braccio di ferro a cui ci stiamo sottoponendo finirà per distruggerci, perché lei non è capace di arrendersi, e io non posso lasciar perdere.
È un’altra cosa che amo di lei.
Che ci sia un istinto alla lotta dentro di lei.
Una lotta che sarà la nostra rovina.
Perché io ho il medesimo istinto combattivo dentro di me.”
Ho ammirato molto il fatto che l’amore per Karissa non lo abbia snaturato, non lo ritroviamo come un innamorato rammollito, è sempre presente a se stesso anche quando è ferito mortalmente, anche quando quello che prova per Karissa lo pone di fronte a scelte pericolose, Ignazio ha una lucidità talmente intensa in alcuni momenti da far rabbrividire il lettore dall'altro lato del foglio.
Oltre al suo corpo magnifico quello che davvero spiazza è la sua mente: un calcolatore, un paranoico, un killer spietato, è un mix letale di tutte queste cose messe insieme. 

Non aspettavo altro che conoscere quello che lo aveva portato ad essere un uomo così spietato. La storia di Ignazio e Maria lascia davvero senza parole, provi una forte empatia per il “mostro” riesci a capire le ragioni che lo spingono verso questa folle vendetta. 
“Per anni, ho cercato questo sangue, gli ho dato la caccia, solo per prosciugarlo, per fermare il cuore che lo pompa, per ripulire il mondo da quella schifosa linea di sangue. Non avrei mai immaginato che una sola goccia di quel sangue avrebbe avuto su di me un tale effetto, non avrei mai immaginato che il suo dolore, anche se di poco conto, avrebbe provocato anche in me una sorta di dolore.”
Prendendo le parti di Naz, ogni lettore è consapevole di essere dalla parte sbagliata della barricata ma è l’unico luogo in cui vorresti stare, non vi è empatia o pietà per personaggi come Carmela e Johnny o rispetto per i malviventi come Ray.
Il dolore non se ne va.
Puoi ignorarlo quanto ti pare, seppellirlo o nasconderlo dentro di te, facendo finta che non esista, ma è sempre presente. Resta lì, acquattato nell’ombra, si aggira nelle profondità e si nutre di rabbia, in attesa del momento in cui potrà riaffiorare in superficie e prendere il controllo.
In questo secondo libro ho compreso perfettamente lo stato d’animo di Karissa e il peso che grava sulle sulle spalle. Ogni sua mossa è annullata dalla scaltrezza del suo Naz, ogni pensiero razionale è spazzato via da sentimenti che non è in grado di gestire: passione, desiderio, odio e amore. 
“Ha trovato la sua vita d’uscita, la sua possibilità di scappare, visto che non potevi inseguirla. Si è liberata di te, adesso.”
Karissa non ha scelta, non ha mai avuto un piano B, dalle pagine emerge con chiarezza la bruciante passione e il desiderio che prova per quest’uomo di cui cerca disperatamente di capire le azioni, cerca di giustificare l’indifendibile, con tenacia e determinazione prova ad odiare Naz con tutte le sue forze. In una prima parte del romanzo Tenta di negare a se stessa cosa prova, cerca di annullare l’amore è i momenti vissuti con quest’uomo così enigmatico. Poi si arrende all'inevitabile. Come non darle torto? Come non mettersi nei suoi panni? Cosa puoi fare se l'amore della tua vita è allo stesso tempo il tuo carnefice?
No, il dolore non se ne va, perché diventa parte di te.
Mette radici nella tua anima, ti infetta il sangue. Pulsa in ogni battito del tuo cuore e ti avvolge come una spirale ogni volta che butti fuori aria dai polmoni. Il dolore nuota nei tuoi occhi tutte le volte in cui sbatti le palpebre. Vive in ogni parola che pronunci.
Il dolore è una fottuta sanguisuga.
Lo so, perché è quello che sto provando io.
L’ho ignorato per anni, l’ho mascherato con la rabbia, ma niente di ciò che ho fatto è servito a farlo sparire. Nel momento in cui mi sono fermato e ho aperto di nuovo il mio cuore, nel momento in cui ho abbassato la guardia e permesso a me stesso di tornare a sentire le emozioni, il dolore si è impossessato di me.
Non voglio svelare altro, vi dico solo che i misteri che gravitano attorno ad Ignazio Vitale non sono stati del tutto svelati. Attendo con la mia solita curiosità atavica il terzo capitolo, come una novella Karissa ho bisogno di ritrovare e riabbracciare l'oscurità di Naz e di non lasciarla andar via.
“Ma il punto è che so come si sente.
Conosco la vergogna e la confusione.
Conosco cosa si prova ad amare qualcuno che non dovresti amare.
Mi sono innamorato di lei.
Come nel mio peggiore incubo.”
Alla prossima,






VOTO:

1 commento: