Oggi vi parlo di un romanzo di narrativa contemporanea uscito qualche giorno per Fazi Editore. Si tratta de L'ultima nave per Tangeri di Kevin Barry. Un romanzo bello e intelligente, da leggere tutto d'un fiato!
Autore: Kevin Barry
Genere: Narrativa Contemporenea
Editore: Fazi Editore
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 205 pp
Prezzo: 12,99 € edizione digitale - 18,50 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 1 Ottobre 2020
Nel
porto spagnolo di Algeciras, Maurice e Charlie, due irlandesi sulla
cinquantina, tengono d’occhio le navi per Tangeri. Stanno cercando
Dilly, la figlia di uno dei due. Maurice e Charlie si conoscono fin
dall’adolescenza: sono due ex trafficanti, hanno iniziato a
spacciare da giovani, sono cresciuti, hanno fatto i soldi, hanno
pestato i piedi ai rivali, si sono dovuti nascondere per non essere
ammazzati, hanno attirato la sfortuna, sono andati in esilio
innumerevoli volte, hanno bevuto come spugne, si sono strafatti di
eroina, hanno amato e tradito la stessa donna, Cynthia, per la quale
si sono accoltellati. Ormai tagliati fuori dai giri criminali,
Maurice e Charlie, due presenze minacciose soltanto in apparenza, si
rivelano per ciò che sono diventati: due ex criminali al verde, due
balordi noti come macchiette all’interno del porto, che inseguono
un fantasma che forse non è mai esistito se non nella loro
immaginazione.
Copia omaggio fornita gentilmente da Fazi Editore
recensione
Diresti che c'è qualche fine in vista, Charlie?
Così si apre l'ultimo romanzo di Kevin Barry, autore della Gran Bretagna. L'ultima nave di Tangeri, questo è il titolo del romanzo di cui oggi vi parlo, è un romanzo di narrativa contemporanea con sfumature comiche che ha saputo coinvolgermi fin dal primo istante. Uscito il 1 Ottobre per Fazi Editore, il romanzo segue due personaggi principali, Maurice Charlie, due criminali che aspettano, al porto di Algeciras, la figlia di uno dei due. Un romanzo che ho trovato irriverente, che mette il lettore nella posizione di un criminale, perché questo sono i nostri protagonisti, ma che ci fa anche pensare a quanto i fantasmi del passato ( e i fantasmi in generale ) possano essere ingombranti nelle nostre vite.
Che cosa ne penso di questo romanzo? Dunque. Ho trovato il romanzo molto ben scritto, benché non sia esattamente nelle mie corde. Il modo in cui la storia si è evoluta, andando tra passato e presente per comprendere tutte le vicende dei nostri protagonisti. Credo sia la prima volta per me con una lettura di questo genere. Il romanzo, in primo luogo, è scritto in terza persona, quindi viene più facile ( almeno a me ) comprendere molte cose. Inoltre trovo molto interessante che i protagonisti siano due. Non c'è uno, tra Charlie e Maurice che si veda di più o di meno. Ammetto che la questione dialoghi è ciò che più mi ha destabilizzata. Non ci sono evidenti segni che li dividano dalle descrizioni, quindi c'è il bisogno di prestare più attenzione a ciò che si legge, altrimenti si rischia di perdere pezzi. Nonostante il libro sia breve, c'è molta attenzione da prestare ad ogni più piccola azione e dialogo. Ovviamente posso dirvi che il padre di Dilly, la ragazza che stanno aspettando i due, si scoprirà all'interno del romanzo stesso. Tra passato e presente, le vicende si snodano, si ripercorrono i ricordi e la mente si ingarbuglia.
E non fu nient'altro che questo, niente più di un rantolo soffocato.
Credo che, la vera bellezza di questo romanzo, stia proprio nelle parole usate dall'autore e per questo vorrei anche ringraziare chi si è occupato della traduzione e dell'editing. Benché la trama forse non sia eccezionale, le parole riescono a rimanere impresse nella testa del lettore. Forse sono le venature tra il comico e l'ironico a rendere speciale la lettura o le persone stesse. Non saprei dare, in tutta onestà, una vera risposta. So che questo romanzo mi è piaciuto leggerlo, sebbene abbia dovuto stare più attenta. So che mi è piaciuto anche se la trama è strana e non è delineata come nei romanzi che di solito leggo. So che, nonostante i fantasmi del passato, questo libro è godibile e ti lascia un segno indelebile. In 200 pagine, ti permette di riflettere. Non sono mai stata una grande amante della narrativa contemporanea e la sto riscoprendo solo ora, ma ammetto che mi dà sempre modo di pormi oltre i miei limiti perciò un grazie va a Kevin Barry e a tutti gli autori di questo genere che mi stanno facendo lavorare su me stessa.
A presto,
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