domenica 4 ottobre 2020

Blogtour: Il giorno dopo il lieto fine - Alice Chimera


Buongiorno lettori accaniti e buona domenica!
Oggi vi parlo di un libro, una raccolta di racconti che ci spiega cosa avviene quando le fiabe finiscono. Con uno stile accattivante e venature horror degne dei più grandi scrittori, Alice Chimera ci dona spaccati di vita delle protagoniste delle fiabe disney, raccontandoci quanto un sogno possa dimostrarsi un incubo e come la realtà a volte, superi l'immaginazione e le buone intenzioni.




Titolo:
Il giorno dopo il lieto fine
Autore: Alice Chimera
Genere: Fiabe Horror
Editore: Segreti in Giallo
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 177 pp 
Prezzo: 2,99 € edizione digitale - 14,00 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 30 Luglio 2020

Nessun lieto fine. Detto così suona assai traumatico.
Ma se le favole non fossero proprio come ce le raccontano quando siamo bambini?
Cosa accadde realmente subito dopo il classico "happy end"?
Ce lo racconta Alice Chimera. Partendo dal noto finale disneyano, scopriremo cosa la sorte ha riservato alle varie protagoniste.
Le mele diverranno una vera e propria persecuzione per Biancaneve; Cenerentola si troverà sposata a un principe che la considera un giocattolo sessuale; Ariel non è diventata davvero umana e non potrà avere figli; Jasmine rimpiangerà la libertà perduta; Alice, che avrebbe voluto crescere e diventare donna, si ritroverà a rimpiangere il Paese delle Meraviglie e la spensieratezza dell’infanzia…
Alcune note esplicative accompagnano le favole e ne approfondiscono gli aspetti originari che hanno ispirato i lungometraggi.


Copia omaggio fornita gentilmente da Segreti in Giallo

recensione e approfondimento

I sogni son desideri, di felicità...


Quante volte, da bambini, abbiamo cantato questa canzone, queste parole, nella speranza che i nostri sogni si realizzassero? Sono certa, miei cari lettori, che almeno una volta è capitato a tutti, per poi destarsi e risvegliarsi nel mondo in cui ci troviamo, con quella piccola speranza che scaldava i nostri cuori, sicuri che, prima o poi, quei sogni si sarebbero realizzati e sarebbero diventati la realtà dei nostri giorni. Alice Chimera, l'autrice di questa antologia di racconti che narra il giorno dopo l'avverarsi dei desideri delle nostre protagoniste Disney preferite, ci farà giungere in un luogo dove i desideri e i sogni possono essere l'anticamera degli incubi. Il giorno dopo il lieto fine è un libro crudo, in cui l'autrice non ci risparmia nulla e che, anzi, ci mostra come le cose che desideriamo spesso non siano come le immaginiamo che, una volta ottenute, potremmo pentircene. Leggendo questo libro, spesso mi sono corsi brividi lungo la schiena poiché certe immagini sono state così reali e vivide da farmi accapponare la pelle. 


Scritto magistralmente, questo libro ci racconta di Belle, Jasmine, Cenerentola, Biancaneve e altre principesse che, ottenuto l'oggetto del proprio desiderio, scoprono amare conseguenze di cui, ovviamente, non erano state avvertite prima. Ogni felicità, ogni obiettivo raggiunto, in questo senso, ci mostra come subito dopo ci sia un altro scoglio da superare, uno scoglio che, spesso, è più difficile da affrontare del precedente. Se ci pensiamo un attimo, siamo sempre convinti che, raggiunto un obiettivo tutto cambierà per il meglio, come se non ci fosse altro. Quante volte abbiamo sbagliato? Arrivati a un obiettivo, vinta la guerra come dice la stessa autrice, ci troviamo a dover affrontare nuove battaglie e, spesso, non è facile. Spesso non ne siamo capaci. Ciò che tanto mi è piaciuto di questo libro è il modo in cui vengono affrontati i fatti. Non sono addolciti. Alice ci mostra nero su bianco ogni cosa, senza tralasciare alcun passaggio. Questa verità nuda e cruda, rappresenta per me il mondo di adesso: tutto seppellito sotto pubblicità sfavillanti, cose firmate... Insomma sotto ciò che sembra tanto luccicare come una scarpetta di cristallo che, tuttavia, ci tiene ingabbiati e decisamente non sempre felici e soddisfatti. 


Ed ecco che arriviamo alla nostra Cenerentola. Tutti conoscerete la fiaba della Disney che sicuramente ha addolcito ciò che le sorellastre sono state costrette a fare per riuscire a calzare la scarpetta. Nella fiaba originale dei fratelli Grimm, infatti, la questione si è fatta più sanguinolenta, arrivando a delle vere e proprie amputazioni ( non che questo risvolto macabro sia l'unico nelle fiabe originali ). La storia di Cenerentola sembra coronare i desideri di tutte le fanciulle. Ella trova il vero amore dopo anni di soprusi, condannata a fare da schiava nella propria dimora, stando agli ordini di altre donne che, pur di fare la bella vita, hanno precluso ogni felicità a lei. Ella, che agli ordini è sempre stata abituata, una volta spezzata la catena che la vedeva schiava nella propria casa, ne vedrà un'altra chiudersi al suo collo. Il marito che ama, infatti, non è il principe che chiunque potrebbe desiderare. E così, la bella e innocente Cenerentola, si trova di nuovo intrappolata in un ruolo che non le piace, un ruolo che deve - come leggerete nella storia stessa - recitare. La storia di Cenerentola è forse quella che più mi ha colpita e non solo per via del fatto che si tratta della mia principessa preferita. La violenza e la brutalità di questo racconto mi hanno aperto gli occhi, in un certo senso, sul mondo attuale, su come la donna sia sempre stata vista come qualcuno che debba per forza soddisfare i bisogni dell'uomo. 


«I sogni sono solo sogni, gli incubi sono l'unica realtà. Puoi essere buono o cattivo, ma non potrai mai scegliere la tua strada. Il destino è l'unico vero padrone delle nostre anime: dalla cenere siamo venuti e alla cenere torneremo, perché la felicità è una mera illusione».


Nelle note di questa storia, la nostra autrice fa una considerazione più che giusta riguardo le donne. Le donne che dovrebbero accettare tutto, che dovrebbero essere pronte a tutto perché, si sa, se una legge Cinquanta sfumature di grigio, allora deve essere pronta a tutto. Ma è davvero così? Inoltre vorrei parlare anche del concetto di verginità, in Cenerentola visto bene: pudica, ingenua. Sono parole che si associano spesso alla verginità, come se una persona dovesse essere per forza tale. Mi è piaciuta questa visione così chiusa poiché dà lo spunto per riflettere sul serio su quanto la donna abbia dovuto lottare per ottenere di essere riconosciuta a pari dell'uomo ( e quanto ancora debba lottare! ). Perché fino a non troppo tempo fa, era l'uomo a scegliere, la donna non aveva diritto nella scelta del proprio sposo. Mi fate venire in mente, in effetti, una storia italiana vera. Si tratta di Franca Viola. 


Questa giovane donna che potete vedere in foto, è stata una delle prime a ribellarsi a una legge orrenda che è stata in vigore fino a qualche decennio fa. In poche parole, una donna violata era considerata sporca. Non avendo più la propria virtù nessuno avrebbe mai voluto maritarla. Certamente di donne più libere ce ne sono state, ma per quanto riguarda le donne violate contro la propria volontà, vi era questa legge che sistemava le cose per l'accusato di violenza in poche e semplici mosse: lo stupratore doveva sposare la vittima. Se lo stupratore chiedeva la mano della donna, non vi era reato perseguibile. Franca Viola è stata violata e l'uomo che aveva perpetrato tale crudeltà ha, effettivamente, chiesto la sua mano. Questa giovane ragazza, pur andando contro a tutto ( ci troviamo in un contesto mafioso ), ha rifiutato la proposta di matrimonio, portando il proprio caso in tribunale. Grazie ai gesti di questa ragazza, le donne hanno conquistato qualcosa in più. Cenerentola, sicuramente, non ha parlato davanti a tutti e il gesto da ella compiuto per liberarsi della situazione in cui è incappata dopo aver realizzato il proprio sogno è sicuramente più violenta e terribile, ma si è ribellata a un destino che non era ciò che desiderava.

Vi pongo, dunque, una domanda. I vostri sogni si sono avverati? Il sacrificio che avete fatto per poter andare avanti, è servito a qualcosa o, proprio come Cenerentola, sareste tornati indietro? E se, invece, avete lottato ancora, ce l'avete fatta? Questo "dopo fiaba" mi ha dato modo di pensare davvero molto alla condizione della donna, di come ella debba sempre lottare per ottenere la propria indipendenza. Terribile e angosciante, ma scritto davvero bene, il libro della Chimera ci permette di riflettere e porci le giuste domande sulle nostre ambizioni e sui nostri desideri. Questa lettura è estremamente consigliata, l'ho apprezzata tanto. Voglio solo ricordarvi, prima di lasciarvi andare, che non dobbiamo mai smettere di lottare per noi e per i nostri diritti. Non abbiate mai paura di alzare la voce e di farvi sentire. 

A presto, 




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