Buongiorno a tutti Lettori Accaniti!
Oggi siamo qui per rispondere ad una sfida lanciataci dalla Mondadori che coinvolge il nuovo romanzo di Karen M. McManus, Uno di noi sta mentendo!
La sfida consiste nel leggere a tappe il romanzo e provare ad indovinare il killer prima della conclusione del libro.
Se volete scoprire i nostri sospetti, rimanete con noi!
Autore: Karen M. McManus
Genere: Thriller, Young Adult
Editore: Mondadori
Pagine: 300
Prezzo cartaceo: € 15,00
Data di pubblicazione: 6 Marzo 2018
Era una bugia che raccontavo perché era più facile della verità. E perché un po’ ci credevo. So cosa significa raccontarsi una bugia così tante volte da farla diventare realtà. Ma la verità viene sempre fuori. Prima o poi.
Cinque studenti sono costretti a trascorrere un’interminabile ora di punizione nella stessa aula.
Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un’università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori.
Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall’andare completamente alla deriva.
Cooper, il ragazzo d’oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l’ingaggio in una grande squadra di baseball.
Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta.
Infine Simon, l’emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti.
Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata “pubblica” nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza.
Da quell’aula solo in quattro usciranno vivi. All’improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell’omicidio…
Con Uno di noi sta mentendo Karen M. McManus ci regala un piccolo miracolo, capace di restituirci alla perfezione la difficoltà di trovare un equilibrio tra il bisogno di riuscire in quello che facciamo, di avere amici, essere amati ed essere visti, e la necessità di essere noi stessi. Cioè essere felici.
Cinque studenti sono costretti a trascorrere un’interminabile ora di punizione nella stessa aula.
Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un’università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori.
Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall’andare completamente alla deriva.
Cooper, il ragazzo d’oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l’ingaggio in una grande squadra di baseball.
Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta.
Infine Simon, l’emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti.
Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata “pubblica” nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza.
Da quell’aula solo in quattro usciranno vivi. All’improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell’omicidio…
Con Uno di noi sta mentendo Karen M. McManus ci regala un piccolo miracolo, capace di restituirci alla perfezione la difficoltà di trovare un equilibrio tra il bisogno di riuscire in quello che facciamo, di avere amici, essere amati ed essere visti, e la necessità di essere noi stessi. Cioè essere felici.
Ma prima di leggere le nostre ipotesi, conosciamo i personaggi!
Simon
17 anni, l’emarginato, lo strano, che, per vendicarsi di chi lo ha trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti.
Dicono di Simon:
«Simon era strano. Prendeva in giro la gente, diceva che erano tutti pecoroni, però desiderava le stesse cose che desideravano loro. E voleva essere ammirato.»
Dice Simon:
«Se la gente non mentisse e non fosse disonesta, io dovrei chiudere.»
Nate Macauley
17 anni, capelli disordinati, occhi azzurro scuro e un giubbino di pelle malandato. È in libertà vigilata per spaccio di erba. E a un passo dall’andare completamente alla deriva.
Dice Nate:
«Io sono una persona che mente ogni volta che gli torna comodo e che lo farebbe senza un attimo di esitazione se servisse a salvargli il culo.»
Bronwyn Rojas
17 anni, carina, anche se non appariscente, è una studentessa modello che non ha mai infranto le regole in vita sua. Vive per essere ammessa a un’università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori.
Dice Bronwyn:
«Io non ero mai comparsa nella app di Simon; sono troppo irreprensibile. C’è solo una cosa che Simon avrebbe potuto scrivere di me, ma era quasi impossibile che la scoprisse.»
Addy Prentiss
17 anni, chioma bionda e viso grazioso, è una delle ragazze più popolari della scuola. Vive in simbiosi con il fidanzato Jake. Sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita.
Dice Addy:
«Sono stata stupida. Ero insicura. Ho fatto un errore. Farei qualunque cosa per rimediare. Se solo potessi tornare indietro e cancellarlo, lo farei.»
Cooper Clay
17 anni, è il ragazzo d’oro con cui tutte vorrebbero stare. Star della scuola, sogna l’ingaggio in una grande squadra di baseball.
Dice Cooper:
«Mi fa abbastanza paura quello che Simon potrebbe scrivere su di me, se ci si mettesse…»
Allora, questo romanzo mi sta facendo andare completamente fuori di testa.
Non riesco a scegliere tra due personaggi che potrebbero essere l'assassino di questo romanzo.
L'unico problema? Uno dei due è il morto.
Ebbene sì, Simon non me la racconta giusta. Proprio per niente.
Innanzitutto è un manipolatore, gossipparo, megalomane che sarebbe benissimo in grado di inscenare il tutto per fare un'uscita con il botto, e poi leggete questo estratto che vi riporto:
Mooooolto sospetto."Lei è una principessa e tu sei un atleta. [...] Tu sei una secchiona. E tu un delinquente. Siete tutti stereotipi dei film per adolescenti.""E tu?" chiede Bronwyn. [...]"Io sono il narratore onnisciente" dice Simon.Le sopracciglia di Bronwyn si sollevano sopra la montatura nera. "Non esiste niente del genere nei film per adolescenti.""Eh, ma Bronwyn" Simon strizza l'occhio e si scola tutta l'acqua in un unico, lungo sorso "C'è qualcosa del genere nella vita."
L'unica perplessità che ho è sul perchè volesse suicidarsi, visto che, nel bene o nel male, era al massimo della popolarità grazie alla sua app. E poi dalla descrizione della sua morte sembra quasi che cercasse aiuto... Questo mi ha fatto pensare al sospettato numero 2, ovvero l'insospettabile Jake, il ragazzo di Addy.
Insospettabile, demone travestito da angelo (vogliamo parlare di quando la rimanda in camera a cambiarsi?) e troppo perfetto per essere vero. Diffidate sempre da questi soggetti, ragazze. E poi lo sanno tutti che è sempre il fidanzato tradito ad uccidere.
Questi sono i miei due sospetti, spero che la seconda parte mi aiuti a capire chi dei due è stato (anche se Simon è molto, molto in vantaggio...voglio dire...avete letto la frase???)
Ma cosa mi ha fatto questo romanzo? Io ADORO i thriller. E avere l'opportunità di indovinare il killer? Beh, è una sfida che non posso proprio perdermi!
La mia primissima ipotesi, al capitolo 1 (sì vabbè, voglio essere precoce...), era quella che il killer sarebbe stato il professore. Insomma, una classe di studenti diversi tra loro, un gossipparo creatore di un'app e un professore che odia la tecnologia? Lo scenario perfetto per liberarsi di Simon! Magari a causa di una articolo in cui compare il suddetto professore.... Ma no, ho scartato questa ipotesi dopo ben due capitoli perché, alla fine, il professore non compare più. E quindi... Chi è stato?
Il mio secondo sospetto di questa prima parte, quindi, è stato Cooper. Doveva essere per forza uno dei presenti, e chi meglio di Cooper? Insomma, quando Nate (amore mio!) chiede una penna per Simon, durante il suo attacco, lui gli porge una penna vera, quella da scrivere! Insomma, ci sei o ci fai?
Spero che con il secondo appuntamento riesca ad avere le idee più chiare e riuscire ad azzeccare il killer. Sarebbe grandioso!
l'autore
Karen M. McManus è laureata in Inglese e Giornalismo. Quando non lavora e non scrive, ama viaggiare con suo figlio. Uno di noi sta mentendo è il suo primo romanzo, da mesi stabilmente ai vertici delle classifiche americane.
E quindi queste sono le nostre ipotesi.
Vedremo nella prossima tappa se cambieremo idea o rimarremo convinte di quello che abbiamo scritto oggi!
Vi diamo appuntamento a Giovedì 15 per condividere altre teorie.
E voi, chi credete che stia mentendo?
Non ne ho idea, ma di sicuro mi è venuta voglia di leggerlo e mi sa che lo farò prestissimo!
RispondiEliminaTe lo consiglio davvero tanto! Per quel poco che abbiamo letto, proprio per l'iniziativa, ci piace tantissimo e siamo davvero incuriosite :)
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