Oggi vi parlo di un libro davvero interessante In cammino verso Compostela: diario di bordo scritto con i piedi. Il libro è stato scritto da Beatrice Masci ed è stato pubblicato in una nuova veste il 30 Giugno di questo 2020. Una storia breve, ma intensa, decisamente affascinante. E oggi, con questa seconda tappa, vi dirò di più!
Autore: Beatrice Masci
Genere: Autobiografico
Editore: Indipendently Published
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 70 pp
Prezzo: 2,99 € edizione digitale - 10,39 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 30 Giugno 2020
Ogni
anno centinaia di migliaia di persone intraprendono il Cammino verso
Santiago de Compostela. Uncammino che non è soltanto una prova
fisica, ma un vero viaggio dentro se stessi. Con passione, ironia
earguzia, Beatrice Masci fa raccontare ai suoi piedi gli ottocento
chilometri percorsi in 33 giorni, con una vera e propria immersione
nella sacralità dei luoghi percorsi e dei pellegrini incontrati, in
un’alternanza disorrisi e riflessioni che faranno “bere” al
lettore il racconto di un cammino in cui si “annullano ledifferenze
e si arriva all’essenziale”.
Copia omaggio fornita gentilmente dall'autrice
i luoghi più significativi del viaggio
Rieccomi lettori accaniti!
Come avete già capito, oggi parlo di qualcosa di interessante! In cammino verso Compostela è un breve romanzo di circa settanta pagine che mi ha molto colpita! Si tratta del diario di bordo di Beatrice Masci che ha compiuto un viaggio spirituale e intenso ( non solo per la mole di strada da fare! ). Ho trovato questo diario ben scritto, il linguaggio usato è molto semplice ed essendo molto breve trovo sia leggibile e godibile da tutti. Inoltre trovo che sia un libro che possa portarci a riflettere, una cosa non banale a cui pensare. Io vi parlerò, oggi, dei luoghi più significativi del viaggio, ma vi invito, attraverso questo link ad acquistare il libro perché può essere davvero una lettura incredibile!
“Bravo, digliene quattro pure tu che sennò siamo sempre noi a protestare e il capo rompe. Per quanto ci riguarda, abbiamo sbirciato la guida. Per chi non lo sapesse – e ci rivolgiamo in modo particolare ai piani nobili di questa deficiente – domani ci porta da Saint-Jean-Pied-de-Port fino a Roncisvalle: otto ore di camminata fino a millequattrocento metri. Avete capito?”.
Ragazzi, ve lo devo chiedere: secondo voi, 26 km a piedi sono fattibili? Io sarei morta. Ma proprio morta morta. Probabilmente mi avreste trovata chissà dove a chiedere aiuto divino ( no, non sto scherzando ) perciò faccio i miei complimenti per la forza di volontà perché ventisei sono solo i kilometri di inizio. Perché una volta preso il treno a Lourdes ed essere arrivati poi a Roncisvalle... Che Dio ce ne scampi! La prima tappa non è esattamente idilliaca, ci sono anche i ristoranti chiusi e devono mangiare barrette proteiche e avanzi ( di nuovo: sarei morta! ). Credo che sia importante, però, fare un po' di ordine. Partiti da Roma, i nostri viaggiatori sono arrivati a Lourdes dove hanno preso dapprima il treno e da Pied-de-Port sono poi andati fino a Roncisvalle. Credo che la prima tappa fondamentale sia proprio Roma. Il momento in cui tutto è stato deciso. Insomma, se non ci fosse stata l'idea di partenza, non ci sarebbe stato il viaggio, questo è importante. Un secondo luogo importante e di cui mi è piaciuto leggere, per me è stato Pamplona. Mi è piaciuto il fatto che si senta la forza e la dinamicità e forse anche il fatto che subito dopo ci sia una salita di quelle che sembrano insormontabili. Anche Triacastela è importante. L'ultimo momento in cui si trovano da soli prima degli ultimi cento kilometri. Mamma mia quanti ne hanno fatti? Troppi. O forse non abbastanza. Nella lettura di questa storia ho capito che il viaggio può purificare, può aiutare a crescere, può far intrecciare legami e renderli ancora più stretti. Ho amato questo scritto. Come ho già detto, mi trovo a consigliarvi questo libricino. Non solo è scritto bene, come ho già detto, ma ci dà uno sguardo su un percorso che in molti fanno e di cui in pochi parlano. Credo sia anche un modo per comprendere se lo si vuole fare a propria volta, per capire quali sensazioni può suscitare ( ad esempio: io sarei morta, okay la smetto! ) e, inoltre, c'è da ricordare che ci mette in contatto con altre persone. Insomma, non mi resta che salutarvi! Prima di lasciarvi, vi rimando al post de La Collezionista di fandom per il giveaway organizzato!
Qui sotto vi lascio il banner on the road!
A presto,
Ciao :)
RispondiEliminaSi, ho apprezzato i vari momenti del viaggio.
Una fatica davvero enorme, ci vuole coraggio a farlo.
Io non arriverei nemmeno a fare 10 km a piedi, figurati così tanti.
(AlessandraNekkina9372)