lunedì 15 febbraio 2021

Recensione: Il giro dell'horror in 80 brividi - Lucio Schila




Titolo: Il giro dell'horror in 80 brividi
Autore: Lucio Schina
Genere: Horror
Collana editoriale: Segreti in giallo
Pagine: 67
Prezzo: 2.99€ edizione digitale
           9.99€ edizione cartacea
Data di pubblicazione: 16 Gennaio 2021


Sei amici e un camper: destinazione New York. Una prospettiva idilliaca che si trasforma in un film horror quando il gruppo incontra un assassino psicopatico. Come da manuale, armato di ascia, il folle omicida inseguirà i malcapitati che intraprenderanno una rocambolesca fuga per giungere, si spera vivi, nella Grande Mela.

Copia omaggio fornita gentilmente dalla collana editoriale Segreti in giallo

recensione

Buongiorno Lettori,
da qualche tempo a questa parte mi sono lanciata nel mondo dei gialli e dei thriller (non splatter e simili) e quando ho letto la trama de "Il giro degli horror in 80 brividi" non ho saputo resistere a quella che mi sembrava essere un'incredibile avventura. Sono felice di dire che non mi sbagliavo.
Questo romanzo mi ha conquistata sin dalle note dell'autore, messe ad inizio narrazione. Il tono vagamente ironico e autorevole dell'autore guida il lettore in un'esperienza in cui i clichè narrativi del genere horror si susseguono con umorismo sottile: lo psicopatico armato di ascia, la stazione di rifornimento semi abbandonata ed un gruppo di amici ingenui che parte alla volta di un viaggio che dovrebbe essere spensierato e si rivela essere l'incarnazione del loro peggior incubo. Tutto segue quello che gli appassionati di genere riconosceranno sicuramente essere lo schema comune di molteplici pellicole horror con lo scopo di creare un velo di ironico divertimento nel lettore.

La storia dei sei amici è breve, ma intensa. La narrazione scorrevole e il ritmo sostenuto, sebbene non eccessivalmente veloce, fanno sì che la lettura proceda spedita verso il finale. In poche picevoli pagine Lucio Schila ci regala un racconto peculiare nel suo genere, che mi sento di consigliare.
Non sono una grande esperta di horror, ma sono sicura che se lo fossi avrei apprezzato ancora di più i riferimenti presenti all'interno del romanzo. Nonostante la mia ignoranza però sono riuscita ad apprezzare queste pagine e sono perciò convinta che non serva essere cultori del genere per farlo.
Mi sento di consigliarne la lettura.
Ci leggiamo pesto,





VOTO:

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