lunedì 23 novembre 2020

Blogtour: A caccia del diavolo - Kerri Maniscalco ( Stalking Jack The Ripper #4 )


Buongiorno lettori accaniti! 
Oggi apriamo l'ultima parte dell'evento dedicata alla saga di Kerri ManiscalcoStalking Jack The Ripper, approfondendo le emozioni all'interno del quarto e ultimo volume: A caccia del Diavolo. Non posso che ringraziare Mondadori per avermi dato questa bellissima opportunità ed Eleonora de La Collezionista di Fandom per aver creato questa ( e tutte le altre ) bellissima grafica! A me non resta che chiedervi di seguirmi in quest'ultima avventura... A caccia del diavolo!


Titolo:
A caccia del diavolo
Autore: Kerri Maniscalco
Genere: Thriller Gotico
Editore: Mondadori
Serie: Stalking Jack The Ripper #4
Pagine: 480 pp
Prezzo: 9,99 € edizione digitale - 20,00 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 10 Novembre 2020


Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono giunti in America, una terra audace, sfrontata, brulicante di vita. Ma, proprio come la loro Londra adorata, anche la città di Chicago nasconde oscuri segreti. Quando i due si recano alla spettacolare Esposizione internazionale, scoprono una verità sconcertante: l'evento epocale è minacciato da denunce di persone scomparse e omicidi irrisolti. Audrey Rose e Thomas iniziano a indagare, per trovarsi faccia a faccia con un assassino come non ne hanno mai incontrati prima. Scoprire chi sia è una cosa, ben altra faccenda è catturarlo, soprattutto all'interno del famigerato Castello degli Orrori che ha costruito lui stesso, un covo di torture labirintico e terrificante. Riuscirà Audrey Rose, insieme al suo grande amore, a porre la parola "fine" anche a questo caso? O soccomberà, preda del più subdolo avversario che abbia mai incontrato?


Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori

Il romanzo attraverso le emozioni

Eccomi qui di nuovo lettori accaniti!
Come vi ho accennato, oggi vi presenterò l'ultimo romanzo della saga Stalking Jack The Ripper di Kerri Maniscalco, in vesti del tutto nuove. Infatti parleremo dei sentimenti presenti all'interno del romanzo e di come essi facciano parte della storia, dei nostri personaggi, di come li aiutino e di come, alle volte, siano di intralcio alle loro stesse vite. Sicuramente, A caccia del diavolo risulta essere al secondo posto rispetto alla lettura dei quattro romanzi ( niente può battere il secondo volume della saga per me! ), ma non per questo l'ho apprezzato meno o l'ho trovato più brutto, anzi, tutto il contrario. Credo che a livello di emozioni, questo romanzo sia imbattibile. 

Ascoltava diligente e si muoveva di conseguenza, suscitandomi violente ondate di piacere finché non fui certa di aver abbandonato il mio corpo e squarciato l'universo sconfinato come una stella cometa.

Il primo sentimento che, a mio avviso, muove le fila di questo romanzo è l'amore. E no, non intendo un amore giovanile: intendo l'amore vero, quello con la A maiuscola, quello che in pochi riescono a provare, ma soprattutto a trovare. Quell'amore che è in grado di squarciare anche il buio più oscuro. L'amore in questo romanzo non è solo quello di Audrey Rose e Thomas. Certo è forse quello più descritto, ma ci sono altri tipi di amore che vorrei presentarvi. L'amore fraterno, quello tra Daciana e Thomas, ma anche quello tra Audrey Rose e Nathaniel. L'amore che si prova tra fratelli, quello sincero, quello che fa sì che si possa sempre contare su qualcuno, ma anche quello che, se tradito, potrebbe risultare più doloroso. C'è anche l'amore del padre verso la propria figlia o il legame familiare, caldo e avvolgente. Quell'amore in cui ci si lascia cullare e che spesso è in grado di lenire le ferite più profonde. L'amore, in questo libro a mio avviso è molto importante perché si contrappone all'odio, un sentimento oscuro e tanto forte come il primo che abbiamo già citato. 

Nella dimensione onirica, il diavolo mi aspettava con le labbra storte in un ghigno. Ero precipitata di nuovo nel mio inferno personale. Quella volta, però, non avrei saputo dire cosa fosse più terrificante, se i miei sogni o la realtà.

Come ho detto, l'altra faccia della medaglia è sicuramente l'odio. Un sentimento oscuro e viscido che si appiccica addosso ed è difficile da lasciare andare. L'odio muove alcuni personaggi, ma soprattutto li distrugge. Credo che sia la causa di ogni male, soprattutto se ci si sofferma su alcuni dei personaggi che abbiamo già visto in passato. L'odio viscerale ci porta a fare scelte sbagliate e queste potrebbero porre fine alla nostra vita o a quella degli altri. Vicino all'odio metterei l'arroganza e la presunzione due sentimenti che fanno sentire potenti e invincibili, in grado di non commettere alcuno sbaglio. Accecanti e malvage, non aspettano altro se non fare lo sgambetto a chi le lascia annidarsi nel proprio cuore e nella propria anima. Questo sentimento mina i rapporti familiari, ma soprattutto, rischia di lasciare chiunque sia tanto arrogante e presuntuoso da sentirsi intoccabile, senza nulla. Nella nostra ultima avventura, in effetti, possiamo notare quanto questo sia vero: più di un personaggio rimane truffato da questa sensazione di potere.

Forse alcuni mostri erano davvero immortali.

La paura.
La paura è un sentimento spesso irrazionale, ma che ci permette di prestare attenzione. A volte si trasforma in paranoia, altre volte ci rende avventati. A volte ci ferma e a volte, se provata per le persone che amiamo, ci dona la forza necessaria per muoverci e fare qualcosa. La paura è molte cose, ma sappiamo che non potrebbe esistere senza il coraggio. Il coraggio di cambiare le cose, di rendere il mondo un posto migliore, più sicuro. Audrey Rose ha paura, ma affronta tutto con estremo coraggio. Sicuramente è maturata molto nel corso dei quattro libri e mi rendo conto di essere molto orgogliosa di lei. Sentimenti che si prendono a braccetto e che, secondo me, non potrebbero esistere l'uno senza l'altro. 

Ore più tardi, dopo aver professato fervidamente la nostra reciproca adorazione - e mentre io dormivo accoccolata tra le sue braccia rassicuranti -, il diavolo venne a trovarmi. Silenzioso e vigile come sempre, mi diede il bentornato nel suo regno delle tenebre.
 

Una cosa che vorrei dire rispetto alle emozioni di questo romanzo è quanto esse siano sincere e reali, tangibili anche per il lettore. Non si tratta di emozioni che nessuno di noi non ha mai provato, ma al contrario, si tratta di cose che si vivono ogni giorno della nostra vita. A caccia del diavolo ci insegna quanto le emozioni siano importanti, quanto possono guidarci o condizionarci. A me non resta che darvi appuntamento al 5 Dicembre con la recensione del romanzo per mano di Erika. Vi aspettiamo!

A presto, 







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