Il germe irrazionale della paura la infettò e iniziò a provare l'urgenza di andarsene in fretta da lì, come se l'ansia provata per tutta la giornata si fosse accumulata per esplodere ora.
Titolo: Lux: Oltre il varco
Autore: Alexandra Rose & Livia Crowne
Genere: Scifi - Romance - Distopico
Editore: Self Publishing
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 397 pp
Prezzo: 2,99 € edizione digitale - 15,50 € edizione cartacea - gratis con kindle unlimited
Data di pubblicazione: 14 Ottobre 2020
Parigi,
2026.
Il
mondo è cambiato. Il Lux23, un nuovo elemento chimico, ha arricchito
la tavola periodica. Il governo francese sostiene che il Lux23 sia il
moderno petrolio, con il vantaggio di essere sicuro e poco
inquinante. Ma è davvero così? Urielle, specializzanda in oncologia
in un ospedale parigino, non ci crede. Cinque anni prima la sua
esistenza è stata stravolta e ha tutta l’intenzione di dimostrare
la pericolosità del Lux.
Finché,
in una giornata come tante, apre una porta. Il vuoto la sommerge e
nulla sarà più come prima.
Mosca,
2336.
In
seguito alla Terza Guerra Mondiale per il possesso del Lux, il mondo
è profondamente mutato in un nuovo assetto geo-politico. La Terra è
spaccata da due dittature: la Nuova Unione Socialista e l’Unione
Capitalista. Sergej è una biomacchina di morte della Nuova Unione
Socialista. La sua vita ruota attorno al partito e al patrigno,
Arkadij Bachvalov, governatore moscovita. Uno dei suoi scopi
principali è quello di arrestare gli appartenenti a
un’organizzazione terroristica che mira a utilizzare varchi
spazio-temporali per tornare indietro nel tempo e impedire la
scoperta del Lux.
Inaspettatamente,
i destini di Urielle e Sergej si scontrano e si intrecciano, in una
fuga da se stessi e dalle paure più profonde che albergano nei loro
animi.
Copia omaggio fornita gentilmente dalle autrici
recensione
Buonasera lettori accaniti!
Questa recensione vortica nella mia testa da che ho terminato il libro, ma purtroppo, a causa di un sacco di impegni, ha dovuto attendere per vedere la luce. Il libro di cui vi parlo oggi è Lux: Oltre il Varco, un romanzo scritto da due autrici italiane: Alexandra Rose e Livia Crowne. La storia di Urielle e Sergej non è la tipica storia d'amore che incontrate nei romance, incentrata su uno scenario distopico - scifi, i nostri due protagonisti, almeno all'inizio, sembrano non avere assolutamente nulla in comune. Si tratta di un romanzo autoconclusivo, uscito il 14 Ottobre, proprio qualche giorno fa, che ho avuto il piacere di leggere in anteprima e poter amare fin da subito. Sebbene sia un romanzo self publishing, quindi pubblicato indipendentemente, trovo che non abbia nulla da invidiare a libri pubblicati con case editrici, anche quelle più grosse.
Immersa in tutto quel bianco, la donna sembrava un fantasma. Il viso tirato, le palpebre chiuse in un sonno che appariva eterno, avrebbe potuto essere scambiata per un cadavere. Dei tubi fuoriuscivano dal naso ed erano collegati a una macchina che facilitava la respirazione. Gli ispidi capelli biondi erano sparpagliati sul cuscino, e dal braccio esile spuntava la cannula in cui era infilato l'ago della flebo che contribuiva a tenerla in vita. Se non fosse stato per il bip del monitor, Urielle avrebbe pensato di essere in presenza di una morta.
Il primo personaggio con cui veniamo in contatto è Urielle, una ragazza di Parigi di ventisette anni. La prima cosa che ho notato di lei è stato il fatto che fosse molto chiusa e per questo mi ha interessata fin da subito. Mi sono domandata perché la sentissi così distante, in un certo senso. Quando ho scoperto cosa le fosse successo, ho desiderato prenderla tra le braccia e stringerla a me. Se dapprima non capivo certi comportamenti, ho poi iniziato ad apprezzare il suo modo di fare e il suo sciogliersi, nonostante fosse chiaramente difficile per lei. Perdere qualcuno è sempre terribile, ma il fatto che lei sia andata avanti portando un peso del genere, mi ha fatta innamorare di lei. Sergej, invece, mi è sembrato almeno all'inizio, semplicemente un pazzo. Non l'ho inquadrato subito, sotto la sua dura corazza, tuttavia, ho trovato un uomo che ( forse ) non mi aspettavo ci fosse. Tra i due è sicuramente il personaggio che preferisco. Le cicatrici del suo passato, di ciò che ha fatto, lo hanno portato a fare scelte che spesso non condivideva nemmeno con il proprio animo. Ho finito per innamorarmi di lui, pagina dopo pagina, ammirando la forza e il suo animo tanto delicato e fragile.
E poi il vuoto la inghiottì, annientando l'eco delle sue grida.
Ogni rapporto andatosi a creare e modificarsi nell'arco dell'intero libro mi è piaciuto davvero molto. Ho apprezzato la crescita personale di tutti i personaggi che, lentamente, hanno svelato pezzi di sé che andavano perfettamente a incastrarsi con la trama. La trama stessa, inoltre, è stata ben strutturata. Ci è stato spiegato tutto, ci sono sono state date le risposte a ogni domanda, risposte a volte dolorose.
Il buio piombò di nuovo su Urielle, inghiottendo ogni sua speranza.
Le autrici sono state molto brave. Hanno trovato il modo di raccontare una storia diversa e originale. La questione del Lux, di questo nuovo elemento andato ad aggiungersi alla tavola periodica, ma anche aspetti come l'inquinamento e la terza guerra mondiale sono molto attuali soprattutto nel mondo che ci circonda attualmente. Spesso, per dare il via a nuove tecnologie, non ci occupiamo del nostro pianeta e di come potrebbe rispondere.
Si sentì di nuovo in bilico, smarrito, come nella tundra siberiana.
L'ambientazione mi è piaciuta. Il fatto che siano stati scelti paesi poco visitati nei libri, mi ha sorpresa. Le dinamiche politiche non mi hanno lasciata più di tanto basita: mi aspetto esattamente questo da un futuro più o meno lontano e, onestamente, non so cosa pensare. Il fatto che le due autrici abbiano avuto un inquadramento così affine al mio mi ha un poco spaventata. Ovviamente il tutto è stato scritto anche molto bene, perciò tanto di cappello! Il libro è riuscito a emozionarmi, mi ha dato la curiosità necessaria per andare avanti e scoprire più cose di quanto mi aspettassi. Unica nota negativa? Il libro è autoconclusivo. Pensateci bene, un sequel a me piacerebbe MOLTISSIMO. Detto questo, credo di non aver altro da aggiungere! Acquistate il libro, fate un favore a voi stessi, è davvero scritto molto bene!
A presto,
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