In questa domenica autunnale vi accompagno in un lungo viaggio in compagnia di profumi e di emozioni intense che, lentamente, scoprirete con me. Il profumo sa chi sei è un romanzo di narrativa contemporanea pubblicato da Garzanti proprio in questi giorni e io non vedo l'ora di parlarvene nel modo più intimo possibile. Seguitemi per saperne di più!
Autore: Cristina Caboni
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Garzanti
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 272 pp
Prezzo: 9,99 € edizione digitale - 18,60 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 15 Ottobre 2020
Per
Elena i profumi sono tutto. Sono il suo modo di leggere il mondo che
la circonda e non l'hanno mai tradita. A Parigi, le sue creazioni
personalizzate sono richiestissime, perché solo lei sa guardare in
fondo alle persone e trovare l'essenza giusta. È la sua vocazione, e
lei è felice che sia così. Per questo, quando un giorno,
all'improvviso, perde la capacità di creare, la sua vita si
trasforma in un incubo. La magia dei profumi sembra svanita. Proprio
allora le arriva una proposta dall'ultima persona da cui se la
sarebbe mai aspettata: Susanna, sua madre, che non è mai riuscita a
volerle bene e che ha creato in lei un vuoto incolmabile. La donna le
chiede di accompagnarla in un viaggio partendo da Firenze e dal
palazzo delle Rossini, le antenate da cui Elena ha imparato tutto
quello che sa. Vuole portarla con sé in Giappone perché nel paese
dei fiori di ciliegio l'arte profumiera è guidata dalla semplicità
e dalla purezza. Per poi farsi trasportare dalla potenza delle rose
attraverso l'India e fino a Ta'if, in Arabia Saudita, dove il Fiore
del Re è tradizione e sacralità. Una strada alla ricerca di ciò
che Elena teme di aver smarrito. Una strada che profuma di fiori e
incenso. Ma per Elena questo viaggio significa qualcosa di più,
perché l'avvicina a una risposta che cerca da anni. Perché il
profumo è il sentiero da seguire, ma solo quando capiamo chi siamo
davvero possiamo approdare alla nostra meta e toccare con mano la
nostra pura essenza.
Copia omaggio fornita gentilmente da Garzanti
il romanzo letto attraverso le emozioni
Felicità e infelicità nelle prime parole del romanzo. Due sentimenti che si specchiano l'uno nell'altro. La felicità di una bambina. Il dolore, la tristezza, si separa e se ne va. Sentimenti che si rincorrono, che sfumano e che si fanno più vividi negli occhi di una bambina o di una donna che deve lasciare la propria figlia. Sentimenti che trasmettono anche coraggio e paura. Sentimenti che, come fuochi d'artificio, scoppiettano e illuminano il cielo con i loro colori e i loro profumi. Lo speziato per chi è cattivo. Colori vivaci per la felicità. Colori più cupi per chi comprende di essere sola.
Mentre la nonna la conduce di sopra, nella sua nuova camera, Elena smarrita si rende conto che non potrà sentire il profumo dei fiori.
Odio, oblio, malinconia. La malinconia per qualcosa che non c'è più. L'odio verso ciò che non è genuino e l'oblio... L'oblio è quello dove tutto va quando è perduto. Elena, la nostra protagonista è perduta. Ha costruito da sé la profumeria a Parigi e ora... Ora deve ricominciare, per colpa sua. Abbandono, tristezza. Frustrazione e disperazione. Sentimenti che arrivano veloci e non ti lasciano andare. Attanagliano la sua persona e la fanno sentire in colpa. Il profumo, il suo migliore amico, pare non esserci più. Sentimenti cupi ci accompagnano. Senso di smarrimento, consapevolezza di aver fatto qualcosa di sbagliato. Ci sono sentimenti così forti che sembrano sentirsi, proprio come i profumi, il cardine di questo romanzo. Un tumulto di sensazioni difficili da decifrare proprio per via dell'indole umana. Quando sembra di aver perso tutto... Ciò che posso dire di questo romanzo è che le emozioni sono così forti da avvolgerti. Il fatto che siano associate anche a profumi è una cosa meravigliosa. Ho apprezzato davvero molto quanto ho letto.
Davvero se si fosse confidata con lei le cose sarebbero andate diversamente? L’avrebbe protetta? L’avrebbe ripresa con sé?
Il dubbio è un sentimento cattivo. Un sentimento che si insinua in te soprattutto se vieni deluso. Una macchia nera e appiccicosa che sembra non lasciarti andare, ma in questo romanzo non troviamo solo questo tipo di sentimenti. Ci sono sentimenti di speranza, di rinascita. Dal turbamento, dall'oblio, dalla distruzione qualcosa può sempre nascere di buono. Questo è ciò che ho imparato durante la lettura. Un viaggio magico, alla scoperta di sé di quello che si credeva di sapere, ma che non è ciò che credevamo. Impariamo che i sentimenti più negativi possono esserci di aiuto per fortificarci che non tutto è perfetto, ma che si può sempre rimediare.
Era tutto così assurdo, così complicato. Un miscuglio di sentimenti contrastanti le vorticava dentro.
Persino la rabbia, un sentimento tanto focoso che pare riuscire solo a distruggere tutto è, in realtà, utile per ricominciare, per mettere radici e poter spiccare il volo. Un turbinio di emozioni uniche, ingarbugliate l'una all'altra. Ho amato ogni singola parola, mi ha dato modo di poter riflettere, di poter crescere. E le stesse emozioni all'interno del romanzo, gli stessi sentimenti, sono stati in grado di arrivare a me. Luminosi e pieni, in grado di mostrarmi la via delle cose, diversa per tutti, ma allo stesso tempo così uguale. A me non resta che salutarvi.
A presto,
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