Siamo ormai giunti a venerdì, ma questa settimana non termina qui! Oggi, grazie a un bellissimo #reviewparty organizzato da Romance e Altri Rimedi vi parlo di un romanzo tutto italiano, La Settima Promessa, di Michela Tilli. Il libro è ambientato nella periferia di Milano, a Quarto Oggiaro e vede protagoniste due ragazzine alle prese con l'ingresso all'adolescenza. Rimanete con me se volete saperne di più!
Autore: Michela Tilli
Genere: Narrativa Contemporanea
Editore: Garzanti
Serie: Autoconlusivo
Pagine: 206 pp.
Prezzo: 16,90 € edizione cartacea - 9,99 € edizione digitale
Data di pubblicazione: 1 Ottobre 2020
Alle
porte di Milano c’è un quartiere lontano anni luce dallo sfarzo
della città. Un’appendice periferica dove è impossibile
distinguere un palazzo dall’altro, una strada dall’altra. È qui
che crescono due ragazze che non hanno niente in comune fuorché i
loro dodici anni: Imma, taciturna e solitaria, è felice solo con il
naso in un libro, isolata da tutto e da tutti. Al contrario, Agata
odia l’invisibilità e aspetta con ansia il giorno in cui smetterà
di essere la figlia del meccanico. Due mondi che sembrerebbero fatti
per non incontrarsi mai. E invece, tra i banchi di scuola, bastano
poche parole scambiate sottovoce, un consiglio di lettura e una
gentilezza inattesa perché Imma e Agata si scoprano più simili di
quanto non credano e comincino a fare affidamento l’una sull’altra.
Giorno dopo giorno, la loro amicizia si approfondisce ed entrambe
decidono di suggellarla con sette promesse, sette cose belle che
piacciono a entrambe e che non smetteranno mai di condividere
qualunque cosa accada. Ma spesso le promesse sono destinate a essere
infrante. Soprattutto se la realtà entra prepotente a sconvolgere un
universo che si credeva invulnerabile. Quando, per un’insignificante
coincidenza, Agata e Imma vengono a conoscenza di un oscuro segreto,
capiscono che niente sarà più come prima. Perché quel segreto, che
lega indissolubilmente le loro famiglie, è un’arma a doppio
taglio: potrebbe unirle ancora di più, ma anche costringerle a
mettere fine alla loro amicizia.
Copia omaggio fornita gentilmente da Garzanti
recensione
Sento profumo di fragola. Leggo quello che ha scritto sotto la parola "auguri" ed è molto difficile trattenere le lacrime. Sono felice che stia bene. Sono felice di sapere che anche lei mi pensa.
Eccomi qui lettori accaniti!
Spero stiate bene e che l'autunno vi piaccia tanto quanto piace a me. Qui piove e io sono avvolta nelle coperte, manca solo la tazza di cioccolata calda ed è tutto perfetto, ma bando alle ciance! Oggi, grazie al review party organizzato da Romance e Altri Rimedi sono pronta a parlarvi di un romanzo tutto italiano ambientato nelle periferie di Milano. Si tratta de La Settima Promessa, una storia di narrativa contemporanea che, a mio avviso, ti entra nel cuore e non ti lascia più andare. Prima di cominciare con la mia recensione, vi svelo che vivo nella provincia del capoluogo lombardo quindi, bene o male, conosco i luoghi che l'autrice nomina ( a grandi linee, non sono mai stata in quei quartieri ) questo per dirvi che, comunque, mi sono sentita subito legata a questo libro perché - nel bene o nel male - di Quarto Oggiaro e delle zone limitrofe si parla sempre. L'autrice di questa piccola perla è Michela Tilli, autrice che io non ho mai letto e che, ovviamente recupererò.
La prima cosa che mi viene da dire rispetto il romanzo che ho letto è che ci offre uno spaccato di realtà che in molti cercano di ignorare. Come se questo tipo di periferia non esistesse a Milano, così come in altre città. Al telegiornale, invece, ne sentiamo spesso parlare per diversi motivi: omicidi, spaccio di droghe, stupri... Sono tante le cose negative che accompagnano questi quartieri, per questo sono tanto rimasta colpita da questo libro. Da un luogo così oscuro è nato un sentimento sincero, un'amicizia pura, tra Agata e Immacolata. Non che sia impossibile che nascano sentimenti sinceri come questi, ma leggerli nero su bianco, piuttosto che immaginarli, è tutta un'altra cosa.
Che cosa avrei fatto se mi avessero circondata quand'ero da sola e mi avessero detto delle cose come avevano fatto con Jessica? E cosa le avevano detto? Fino a che punto si doveva subire e quando invece si doveva rispondere?
Sicuramente una cosa che mi ha colpita molto è lo stile del romanzo. Michela Tilli è un'ottima scrittrice in questo panorama italiano che in molti ignorano e mi piacerebbe sicuramente venisse presa molto più in considerazione. Vorrei approfittarne per farle i miei complimenti: ha toccato le corde del mio cuore, mi ha permesso di pensare, di pormi le domande giuste. Mi ha permesso di andare in quei luoghi e di comprendere più di quanto io non abbia mai compreso di quello che sembra un mondo a parte. Mi sono emozionata nel leggere la storia di Agata e Imma, del modo in cui si sono avvicinate, in cui hanno stretto amicizia. Seppure diverse, hanno saputo stare una accanto all'altra senza i pregiudizi che, invece, hanno gli altri. C'è un altro rapporto che mi è piaciuto molto all'interno del romanzo: quello di Agata e il fratello Davide. Il modo in cui l'uno c'è per l'altro. Il modo in cui l'uno si aggrappa all'altro. Mi piace molto il modo in cui l'autrice ha deciso di costruire il tutto. Lentamente Agata comprende cosa succede intorno a lei, come se fosse la bella addormentata e si stesse svegliando dal suo sonno centenario. Sta crescendo ed è normale che le cose cambino, ma l'orrore che è costretta a vedere... Nessuno dovrebbe vivere in questo modo.
Provai paura e ribrezzo.Impotenza.Terrore.
Quando il mondo sembra spingerti alla deriva, cosa puoi fare realmente? Chi può aiutarti? Di chi puoi fidarti? In un mare di emozioni, qual è quella più giusta da seguire? Quale quella che ti farà stare meglio? L'amicizia è la vera ancora di salvezza, perché anche se lontane, la verità è che due amiche lo sono per la vita se davvero lo desiderano. Ogni amicizia è diversa e bella per quello che è: pura, intensa. Un fiocco di neve che non si scioglie mai.
«Sai cos'è l'omertà?»Non disse nulla.Continuai.«È il silenzio. Quando non si dice niente per proteggere la famiglia. Quando non si denuncia.»«S'è fatto tardi», mi disse all'improvviso. «Devo andare a casa.»
Un libro intenso, travolgente.
Un libro che merita di essere letto, di essere comprato. Un libro che merita di essere conosciuto poiché racconta cose reali, ma parla anche di speranza e di rinascita. Quello che mi ha trasmesso questo libro è più di quanto io possa dire a parole, per questo non posso fare a meno di consigliarvelo in modo che possiate leggerlo, possiate apprezzarlo e, perché no, trovare quella luce di speranza in un mondo buio.
A presto,
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