martedì 6 ottobre 2020

Review Party: Il traditore - Nicholas Searle ( A fatal game )


Lettori accaniti!
Rieccomi con una nuova recensione thriller. Il traditore, di Nicholas Searle, è il nuovo libro edito da Rizzoli. Ringrazio la casa editrice per avermi dato la possibilità di lettura e di organizzare il review party! Detto questo, seguitemi in questa recensione per scoprire cosa ne penso! 


Titolo:
Il traditore ( A fatal Game ) 
Autore: Nicholas Searle
Genere: Thriller
Editore: Rizzoli
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 263 pp
Prezzo: 9,99  € edizione digitale - 19,00 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 6 Ottobre 2020

Errore imperdonabile o fatalità. Questo è il dubbio che ossessiona l'agente dell'intelligence britannica Jake Winter, dopo l'esplosione che ha provocato decine di morti in una stazione ferroviaria. Dalle prime indagini sembra infatti che ad azionare l'ordigno sia stato proprio uno dei suoi uomini. Devastato dai sensi di colpa e con la carriera appesa a un filo, Jake è ormai convinto di non potersi riscattare, quando a sorpresa viene coinvolto in una nuova operazione: un altro attentato da sventare, una cellula terroristica da intercettare in fretta. Il contatto sul quale Jake si gioca il tutto per tutto si chiama Rashid, un infiltrato nell'organizzazione criminale. Affidarsi a lui è la sola opzione, ma è anche un pericoloso salto nel buio. Del resto, puoi fidarti ancora di qualcuno, quando hai perso la fiducia in te stesso? 


Copia omaggio fornita gentilmente da Rizzoli

recensione

A quel punto Abu Omar sparì dallo schermo. La telecamera arretrò a una tale velocità da procurare a Jake una sensazione di nausea allo stomaco. O probabilmente, con il senno di poi, fu una timorosa premonizione. Ma Jake si limitò a inghiottire la bile che gli era risalita in fondo alla lingua. Il presentimento della fine della vita, forse. Il presentimento era tutto. Ma questa era solo la chiara visione che se ne aveva a posteriori.
 
Buon pomeriggio lettori accaniti!
Oggi sono proprio all'insegna del thriller non c'è che dire! Però se aspettate fino a questa sera, magari qualcosa di nuovo arriva! Detto questo, il titolo di questo romanzo è Il traditore ed è stato scritto da Nicholas Searle. Il romanzo, uscito oggi in tutte le librerie e negli store online, è edito da Rizzoli. Ringrazio, ovviamente, la casa editrice per avermi dato la possibilità di organizzare questo evento e i blog che hanno deciso di aderire. <3


Ed eccoci di nuovo qui! 
Prima di parlarvi di questo romanzo vorrei incentrarmi per qualche istante sulla parte grafica. Onestamente la copertina italiana mi piace molto di più rispetto alla copertina inglese. L'ho trovata più di impatto rispetto a quella originale. Credo, in effetti, che abbia più senso rispetto a quella in bianco e nero con la scritta rossa davanti che non fa ben intendere cosa ci sia di sfondo. Quindi, per una volta, la mia preferenza va al lavoro italiano e non viceversa ( complimenti! ). Anche l'impaginazione del romanzo è ben fatta sia nel volume digitale sia in quello cartaceo. Questo, ovviamente non può che farmi piacere perché agevola di molto la lettura ( almeno a me! ). Traduzione ed editing, proprio come mi aspetto dalla casa editrice, è fatto davvero molto bene. Questo permette, e lo dico di nuovo, una lettura più veloce, più facile, in un certo senso. Ma ora veniamo al libro in sé. Lo stile dell'autore è molto buono. Io non ho letto i suoi precedenti romanzi ( a good liar e a traitor in the family ), ma ho scoperto che è uno sceneggiatore e devo dire che si nota dal suo modo di scrivere che, a mio avviso, è molto scenico e di azione. Questo, forse, rende leggermente più debole la trama dei libri, almeno di quello che ho visto, ma ammetto che, in ogni caso, il romanzo non mi è dispiaciuto. Cosa, invece, non mi è piaciuto? Il fatto che ci siano troppi punti di vista narrati in terza persona. Secondo me sono inutili in un romanzo e più versatili in un copione per una serie tv o in un film. 

Per la verità, Zaki era un gran rompiballe. Sempre in cerca di attenzioni. Prolisso. Provocatorio. Un pessimo soggetto da tenere a debita distanza. Ma rimaneva pur sempre una fonte, e in passato si era rivelato utile, anche se non nel campo di Jake. 



A dirla tutta per quanto questa storia non mi abbia entusiasmata completamente, non l'ho trovata scritta male, semplicemente mi è sembrato mancasse qualcosa per renderla effettivamente completa. I personaggi passano dall'essere ben descritti all'essere bene all'essere per lo più abbozzati e questo mi ha mandata un poco in confusione, tuttavia credo sia una lettura interessante, soprattutto per via della psicologia sui sensi di colpa, una grande tematica all'interno del libro. Detto questo, non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima recensione! 

A presto, 


e mezzo








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