lunedì 28 settembre 2020

Review Party: Qui c'è tutto il mondo - Cristiana Alicata & Filippo Paris




Buongiorno lettori accaniti e buon lunedì!
Oggi, grazie al blog Appunti di Zelda, riesco a partecipare a un blogtour/review party davvero interessante. Si tratta di una graphic novel di Tunué, uscita il 24 Settembre: Qui c'è tutto il mondo. Una storia bellissima che ci insegna a essere noi stessi e il valore dell'amicizia, ma non solo! Venite con me per scoprire cosa ne penso!


Titolo: Qui c'è tutto il mondo
Autore: Cristiana Alicata & Filippo Paris
Genere: Graphic Novel 
Editore: Tunuè
Pagine: 196 pp 
Prezzo: 17,50 edizione cartacea
Data di pubblicazione: 24 Settembre 2020


Durante l’inverno del 1984, il più freddo degli ultimi cento anni, la mamma di Anita comincia a fare cose bizzarre: si mette le scarpe spaiate, balla da sola per strada e cambia umore da un minuto all’altro.

Nel frattempo Anita prova ad adattarsi al piccolo paese di provincia dove la famiglia si è appena trasferita dal sud dell’Italia e si ritrova a combattere le stranezze della mamma con due alleate diversissime tra loro: Tina, un maschiaccio come lei con cui Anita gioca a pallone e fa la pipì in piedi ed Elena che la rifornisce di acqua di Lourdes.

Finché un giorno non decidono di scappare dall’incomprensibile mondo degli adulti. La storia di un’amicizia e di emozioni che non hanno ancora un nome.



Copia omaggio fornita gentilmente da Tunué

recensione

Lettori accaniti eccomi, di nuovo qui, a parlarvi di un'altra Graphic novel! Questa volta il fumetto in questione non è un fantasy. Ebbene sì, mi sto scostando dal mio tanto amato genere per allargarmi ad altri e aprimi all'interno panorama letterario.
La graphic novel di formazione di cui parliamo oggi ha il titolo "Qui c'è tutto il mondo" edito Tunué che ringrazio per avermi dato la possibilità di leggere in anteprima questa chicca. 

<<Dicono che ogni amicizia ha la sua storia. La nostra iniziò con l'esplosione di una Big Babol e una bugia.>>


Appena avuto fra le mani e sfogliato, il libro in questione, mi ha catturato con le sue tavole descritte nei particolari ed i colori accattivanti.
Ma di cosa tratta, questo fumetto?
Bene, inizierò con il parlarvi un po' della trama per darvi un quadro generale e farvi capire di cosa stiamo parlando.

Siamo appena all'inizio degli anni 80, esattamente nel 1984, e Anita, insieme ai suoi genitori e al fratellino minore Filippo, si trasferisce in un piccolo paesino di provincia vicino Bergamo di nome Stezzano.
L'anno è uno dei più freddi che si sia mai registrato a Bergamo e Anita non è per niente contenta di lasciare il nonno, a cui è molto legata, per partire andando in un luogo a lei sconosciuto.
Anita non è la ragazzina tutta merletti e scarpe di moda; è una ragazzina anticonvenzionale, a cui non piace indossare i vestiti che a sua mamma, invece,  piacciono tanto. Anita vorrebbe la BMX del suo fratellino al posto della sua graziella. Insomma, desidera avere tutto ciò che il suo fratellino è in grado di avere soltanto perché lui è un ragazzo, un maschio e non una femmina come lei.
Inizialmente per lei non è affatto facile inserirsi all'interno di un paese dove tutti si conoscono e si rifugia nel suo mondo pur non riuscendo a trattenere del tutto la suo indole mascolina.

<<  " Lo sai perché c'è una rosa davanti ad ogni filare?"  "Perché nonno?"  "I contadini mettono una rosa a ogni filare per fare la guardia alla vigna. Quando arriva la peronospera, la rosa se ne accorge prima di tutti e dà l'allarme." >>

Tutto cambia quando inizia a fare amicizia con due ragazzine della sua stessa età che non hanno nulla in  comune con lei: Elena, la classica bambina aggraziata, convenzionale ma sveglia e gentile che vive insieme a sua nonna e sembra essere sempre perfetta, e Tina che, al contrario, sembra essere un maschiaccio a tutti gli effetti: gioca a calcio e fa pipì in piedi, mastica gomme con noncuranza e con totale disprezzo dei giudizi altrui.

Anita si ritroverà a far fronte alle prime difficoltà che la vita le propone e insieme alle due amichette, prenderà una decisione il cui pensiero ha sfiorato ognuno di noi durante la pre - adolescenza: fuggire lontano: lontano dalle difficoltà e dai pregiudizi per andare altrove, dove si può essere se stessi.
Ho amato questa graphic novel, non soltanto per le tavole ed i disegni perfettamente curati, ma per i temi trattati che sono molteplici.
La diversità e la disparità di genere sono i temi su cui si concentra tutta la storia, la voglia di essere quello che si è senza dover per forza seguire le etichette che la società ci appiccica addosso come francobolli.
C'è il tema dell'amicizia, quella vera, quella che c'è sempre nel momento del bisogno, quella che va oltre le diversità, oltre le problematiche personali, oltre tutto, persino oltre la lontananza.
C'è il tema della malattia, della depressione e della mente che è così strana vista attraverso gli occhi dei bambini che la curerebbero con l'acqua santa.
Insomma.. questa graphic novel fa emozionare ridendo, buttando giù qualche lacrima e battere il cuore.

<<Nel giorno in cui mia madre mi aveva svegliato con in mano un paio di forbici e l'avevo vista ballare con le scarpe spaiate in mezzo alla neve che piano piano già si scioglieva, Tina erra venuta a salvarmi. Era la rosa nella mia vigna.>>



L'ho adorata e credo sia la prima graphic novel che mi ha veramente fatta piangere, chi lo avrebbe mai detto?
Quindi, tirando le somme, vi consiglio vivamente di correre in libreria e acquistare questa chicca perché merita veramente moltissimo e perché so che vi emozionerete esattamente come me leggendo la storia di Anita.
Io vi saluto e vi do appuntamento a prestissimo con un'altra recensione!
Baci

<<Quell'estate, la più bella della mia vita, imparai che non esistono luoghi da cui scappare. Che i posti, senza volerlo, diventano casa, abitudini di cui avere nostalgia.>>







Voto:



















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