Eccoci qui con l'ultimo articolo della giornata (forse, aspettatevi di tutto!). Oggi vi parlo di Murderbot, un romanzo distopico - fantascientifico che ho davvero tanto apprezzato. Edito da Mondadori e uscito il 1 Settembre, Murderbot è stato scritto da Martha Wells e mi ha davvero colpita! Venite con me per saperne di più!
Titolo: Murderbot. I diari della macchina assassina
Autore: Martha Wells
Genere: Distopico
Editore: Mondadori - Oscar Fantastica
Serie: Autoconclusivi
Pagine: 480 pp
Prezzo: 9,99 € edizione digitale - 20,00 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 1 Settembre 2020
Ogni
aspetto dalla vita è dominato dalle grandi corporazioni, missioni
interplanetarie comprese: è la compagnia, infatti, che le gestisce,
rifornendole di tutto il necessario. "Tutto il necessario"
comprende anche gli androidi di sorveglianza, che tutelano
l'incolumità delle squadre d'esplorazione. Ma in una società in cui
i contratti vengono aggiudicati al miglior offerente, la sicurezza
non è esattamente in cima alla lista delle priorità. E così può
capitare qualche imprevisto. Per esempio qualcosa di strano succede
su un lontano pianeta, dove alcuni scienziati stanno conducendo
rilievi sulla superficie, convinti che l'Unità di Sicurezza con
componenti organiche fornita dalla compagnia vegli su di loro.
Murderbot, però, è riuscita a hackerare il proprio modulo di
controllo, e si è accorta di avere accesso ai file multimediali di
tutti i canali di intrattenimento. E così preferisce di gran lunga
passare il suo tempo tra film, musica, serie tv, libri, giochi,
piuttosto che dedicarsi a quegli incarichi noiosi e ripetitivi che
non lasciano spazio al suo libero arbitrio. Dotata di una sensibilità
tutt'altro che meccanica, Murderbot inizia un avventuroso viaggio
alla ricerca di sé che la porterà a scoprirsi assai diversa da
quello che i suoi protocolli avrebbero previsto.
Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori
recensione
Sapevo già come sarebbe andata a finire.
Eccomi qui che inizio con una nuova recensione. Una nuova recensione per un romanzo che mi ha fatta volare (verso l'infinito e oltre sì!). Vi chiederete perché, visto che si tratta di un romanzo distopico-fantascientifico. Ebbene, la protagonista, il fantastico murderbot, racconta la storia in prima persona, attraverso i suoi diari. Il romanzo è stata davvero una sorpresa e durante la lettura ho trovato momenti adrenalinici, ma anche che mi hanno fatta ridere (sono una persona terribile? Sì, è possibile che io sia terribile...). Insomma, ho trovato un romanzo che non mi aspettavo, non dalla copertina (mi ha tratta in inganno, mea culpa!), ma che comunque mi è piaciuto, non c'è alcun dubbio su questo!
Ed eccoci a parlarne più nello specifico. Cosa ho apprezzato tanto di questi diari? Beh, innanzitutto, non li ho trovati noiosi, ma piuttosto dinamici e interessanti. Non sono stati mai statici, non mi hanno mai fatto pensare "ora chiudo il libro perché mi sto annoiando" e con questo genere a volte mi capita. Insomma, già di per sé è un genere che leggo poco, ma sapere che potrebbe annoiarmi mi rende spesso restia. Con Murderbot non ho avuto alcun problema, anzi, tutto il contrario. Sono stata addirittura interrotta. Insomma, una cosa che proprio non mi accade con questo genere.
Fu comunque difficile trovare la forza per attraversare la sala e aprire la prima porta.
La brandina di plastica all'interno era vuota, la corrente da tempo staccata. Aprii ogni cubicolo ma erano tutti nella stessa condizione.
Uscii dall'ultimo cubicolo. Avrei voluto nascondermi il viso tra le mani, accovacciarmi a terra e scivolare tra i miei file multimediali ma non lo feci. Dopo dodici lunghi secondi, quell'intensa sensazione si dissolse.
Ciò che mi è piaciuto è il fatto che sia stato raccontato tutto in prima persona e che il robot (definiamolo così per semplicità) ha un proprio pensiero e guarda serie tv. Insomma... La amo okay? Come si fa a non amare un personaggio di questo genere? L'ho adorata fin dalle prime parole lette. Si tratta di un personaggio a tutto tondo, ben definito e delineato e il fatto che sia in grado di pensare, di avere una propria autonomia è davvero pazzesco. Mi ha fatta proprio sorridere, emozionare, ma mi ha dato anche una carica incredibile!
Un altro di quei momenti "oh, merda".
Scritto magistralmente, Murderbot non è il classico libro distopico o di fantascienza. L'ho trovato più vivace, più alla portata di diversi lettori, non solo degli amanti del genere. Traduzione ed editing mi sono piaciuti. Ho solo un piccolo appunto con le "e storte" che fanno parte dell'alfabeto ipa quindi sono quelle "e" inclusive (non sono certa di averlo detto bene) le ho apprezzate, ma a volte non ne ho capito il significato, quasi se ne fosse abusato su alcune parole! Detto questo, non ho trovato difetti in questa opera che potrei definire una piccola perla del genere!
A me non resta che salutarvi!
A presto,
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