lunedì 14 settembre 2020

Review Party: La Saga dei Pirati - James L. Nelson ( Il pirata #2 )




Buonasera lettori accaniti!
Eccoci qui per parlarvi del secondo volume  della trilogia dei pirati che ho iniziato a leggere grazie a questo fantastico evento! Oggi è il momento del secondo volume e io non vedo l'ora di dirvi cosa ne penso! Ovviamente ringrazio Mondadori e Oscar Vault, ma anche il blog Io resto qui a leggere, che ha organizzato il tutto!


Titolo:
La Saga dei Pirati
Autore: James L. Nelson
Genere: Storico, Avventura, Pirati
Editore: Mondadori - Oscar Vault
Serie: Trilogia Completa
Pagine: 1120 pp
Prezzo: 11,99 € edizione digitale - 22,00 € edizione cartacea
Data di pubblicazione: 4 Agosto 2020


Virginia, 1701. È questo il luogo ideale per il ricco Thomas Marlowe, desideroso di lasciarsi il passato alle spalle e insediarsi nella buona società locale, composta soprattutto di latifondisti e coltivatori di tabacco. A tal fine acquista, pagando in contanti con cinquemila sterline d'oro e d'argento, la piantagione della vedova Tinling. Ma la vita di terra non fa per lui e il suo non può essere un tranquillobuen retiro: con l'aiuto di un manipolo di fedeli compagni rimette in sesto la Plymouth Prize, un decrepito vascello, e con essa inizia una vittoriosa guerra contro i pirati. Ma se Marlowe riesce a sconfiggere con facilità i Fratelli della costa è perché li conosce bene. Bene come solo uno di loro potrebbe. Anch'egli, infatti, un tempo era un bucaniere, ma ora ha deciso di dimenticare quel passato. Solo che, a volte, è il passato che non vuole farsi dimenticare. Incapace di resistere al richiamo del mare e dell'avventura, Marlowe si troverà così nuovamente a solcare gli oceani, ancora una volta trascinato nella lotta per proteggere, con audacia e astuzia, quanto di più prezioso possiede, nella resa dei conti con amici e nemici della vita di un tempo impossibile da ignorare.



Copia omaggio fornita gentilmente da Mondadori, Oscar Vault

recensione

Buonasera lettori accaniti!
Questo è l'ultimo articolo della giornata, ma non della settimana che, vi annuncio, è bella piena! Prima di cena vi parlo del secondo volume della saga dei pirati di James L. Nelson. Il secondo capitolo della saga è di circa 330 pagine e, a mio avviso, è ancora più bello del primo. Questo vuol dire che le mie aspettative sono state ampiamente ripagate. Insomma, credo davvero che dovreste rimanere qui a leggere, pronti all'ennesimo arrembaggio, perché non si sa mai! Detto questo, ancora una volta ringrazio Mondadori e anche il blog Io resto qui a leggere, per aver costruito l'evento! 

Marlowe chinò il capo, sperando di apparire devoto. Un tempo andava meglio: il vecchio pastore Hathaway era un brav'uomo, pio e riguardoso, ed era capace di pronunciare sermoni meno noiosi, ma un anno prima gli era venuta la febbre ed era morto, e così il reverendo Ezekiel Trumbell aveva preso il suo posto. Non riusciva a immaginare che cosa avesse fatto la congregazione per meritarselo.


Eccomi qui di nuovo!
In primo luogo vorrei ancora parlarvi del mio personaggio preferito: Elizabeth. Lei è meravigliosa. Trovo che, per i tempi in cui è ambientata la storia ( 1702 per l'esattezza ) sia una donna molto forte, incredibilmente testarda e in grado di tenere testa al marito e non solo. Allo stesso tempo Marlowe rimane l'uomo dei miei sogni. Riesce sempre, con le sue azioni e le sue battute, a strapparmi un sorriso ( anche nei momenti più seri, ovviamente! ). Detto questo tornano personaggi come Lucy o King James. Devo dire che ho trovato questo secondo volume più interessante dal punto di vista storico. Fin dai primi capitoli se da una parte c'è la nave di Marlowe, dall'altra troviamo un negriero. Piccola lezione di storia su cosa sia un negreriero. Il negrerio era chi faceva parte dei traffici di neri. In questo caso si riferisce alla nave che porta i neri come schiavi in America per i lavori nelle piantagioni, ma non solo. Sicuramente questo dà molto peso alla storia scritta da Nelson, ma anche ai personaggi stessi. La tratta degli schiavi è una macchia nella storia di tutto il mondo. Uomini che vengono presi dalle loro terre, strappate dalle loro vite per essere trascinate oltre oceano. Detto questo, forse il personaggio che più si avvicina ai miei pensieri riguardo questa parte della storia è proprio Elizabeth. 

Saltò sul ponte a piedi nudi, con le gambe piegate per attutire il colpo. Era atterrato in un lago di sangue caldo e umido. C'era sangue dappertutto, densi rivoli sulla coperta bianca, pozze, schizzi sulla sovrastruttura.

Mi sono piaciute molto anche le scene di battaglia. Il modo in cui vengono descritte le scene più crude, ma anche quelle in grado di permettere al lettore di concepire meglio come un pirata si muove. Come si combatte contro una minaccia e via dicendo. Come sempre il potere e il denaro sono elementi importanti. Non credevo, ammetto, di trovare tanta corruzione e smania. Dunmore è un esempio di personaggio negativo (più del reverendo oserei dire) che proprio non sono riuscita a comprendere. L'ho trovato semplicemente sbagliato sia nelle sue azioni sia nei suoi desideri. Terribile. Il romanzo, tuttavia, mi ha dato la voglia di lottare. Lottare per le ingiustizie, contro quelle persone che cercano di approfittarsene e via dicendo. Non capisco, sono sincera, come determinate cose possano avvenire ancora. La storia dovrebbe insegnare. E i pirati? I pirati sono sempre stati visti come elementi negativi dei mari, ma in questa storia, i negrieri (e non solo) sono i veri cattivi. Come ho già detto sono stata davvero sorpresa in positiva e non vedo l'ora di parlarvi del terzo volume, quello conclusivo. Ammetto di non essere ancora pronta a lasciare questa saga! 

Alla prossima, 












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